Il gioco mobile Reversed Front: Bonfire di ESC Taiwan è stato bloccato a Hong Kong per un motivo quantomai grave: andava contro la propaganda cinese. Per fermarlo, la polizia ha fatto ricorso alle controverse leggi sulla sicurezza nazionale, che in passato hanno portato la popolazione a protestare in modo accesissimo, visti i poteri di censura che concedono alle autorità locali, ormai apertamente schierate con il governo cinese.
Questioni di indipendenza
Più precisamente, Reversed Front: Bonfire è stato letto come favorevole all'indipendenza di Hong Kong e di altri territori come Taiwan e il Tibet. Da qui è arrivata la rimozione dai negozi digitali.
Inoltre, chi lo scaricherà dal sito ufficiale della compagnia, dove è ancora disponibile, rischia di essere incarcerato per il possesso di "pubblicazione sediziosa", nel caso in cui venga scoperto. L'incriminazione potrebbe essere anche più grave, ossia quella di aver finanziato degli atti eversivi.
In Reversed Front: Bonfire ci sono diverse fazioni, tra le quali Hong Kong, Taiwan e il Tibet, che lottano per sconfiggere il regime comunista cinese e ottenere l'indipendenza. In realtà si può assumere anche il controllo delle Cina stessa, che però viene connotata come piena di incapaci incompetenti, nonchè come particolarmente brutale.
Come sottolineato dalla fonte, quella di Reversed Front: Bonfire è la prima censura di un videogioco motivata dalla leggi sulla sicurezza nazionale. Molti lo vedono come un caso parte dell'azione sempre più serrata del governo cinese per prendere il controllo completo del territorio, ancora teoricamente semi autonomo.
La Cina di suo, non si è fatta problemi a usare un videogioco come Black Myth Wukong per la sua propaganda.