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I vecchi giochi stanno uccidendo i nuovi? Giochiamo sempre alle stesse cose da anni

Uno dei problemi del mercato attuale è il perdurare dei vecchi giochi, che in molti casi stanno uccidendo i nuovi non lasciandogli spazio.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   04/10/2024
Un'immagine di Fortnite

Uno dei problemi più grandi di questi ultimi anni è l'eccessiva offerta dell'industria dell'intrattenimento, con il tempo delle persone che viene assaltato da ogni direzione. Si tratta di un problema che riguarda l'intero mondo della cultura, con le vecchie opere che pare non vogliano più lasciare spazio alle nuove, finendo per cannibalizzarle.

Poco tempo per troppi

Per il mondo dei videogiochi lo scenario è identico, almeno stando a quanto rilevato nel rapporto annuale sullo stato dell'industria pubblicato da Newzoo, che mostra una situazione diventata insostenibile: nel 2023 il 61% delle ore di gioco è stata trascorsa su titoli più vecchi di sei anni. Il 16% su titoli vecchi 3-5 anni e solo 23% su titoli con meno di tre anni.

Grafico che confronta i tempi di gioco
Grafico che confronta i tempi di gioco

Il trend è peggiorato rispetto al 2022, quando i numeri erano: 57% (6 anni e più), 24% (3-5 anni) e 19% (meno di tre anni); e lo è anche rispetto al 2021, quando i numeri erano 45% (6 anni e più), 34% (3-5 anni) e 21% (meno di tre anni).

Grafico con i tempi di gioco
Grafico con i tempi di gioco

Ma c'è anche di più, perché nel 2023 cinque titoli hanno catturato il 27% del tempo di gioco di tutto il mercato: Fortnite (8,4%), Roblox (5,9%), League of Legends (5,2%), Minecraft (4,3%) e Grand Theft Auto V (2,9%). Di questi il più vecchio è Roblox, che risale al 2006, mentre il più recente è Fortnite, che risale al 2017. Di fatto, giochi del genere vanno a comprimere il mercato, togliendo moltissimo spazio alle nuove uscite.

Altro grafico che mostra la ristrettezza del mercato
Altro grafico che mostra la ristrettezza del mercato

Ancora peggio, il 60% del tempo dedicato ai nuovi titoli va a serie affermate e molto note: Call of Duty (6,8%), EA FC/FIFA (3,9%), NBA 2K (1,7%), Madden (0,8) e The Show (0,4%). Le percentuali fanno ovviamente riferimento al tempo totale, non solo a quello del segmento dato.

In totale, ai giochi nuovi rimane solo l'8% del tempo di gioco totale. Una percentuale davvero ristretta, che fa capire quanto sia difficile affermarsi sul mercato attuale. I più giocati del 2023 sono stati: Diablo IV (1,4%), Hogwarts Legacy (0,8%), Baldur's Gate III (0,6%), Elden Ring (0,3%) e Starfield (0,3%). Da notare che soltanto due sono delle nuove proprietà intellettuali.

Poco tempo per molti
Poco tempo per molti

Il restante 4,5% del tempo è stato conteso tra i più di 14.000 giochi lanciati su Steam nel corso dell'anno, e quelli delle altre piattaforme, console incluse. Praticamente i videogiocatori sono come le vecchiette che guardano sempre gli stessi programmi in TV, gente dalla scarsa curiosità che si lega a certe comunità e si accontenta di quello.