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Il Game Boy Micro non era una buona idea per l'ex capo di Nintendo USA, Reggie Fils-Aime

Un altro retroscena svelato da Reggie Fils-Aime riguarda Game Boy Micro e il fatto che Nintendo of America fu "costretta a lanciarlo" pur essendo controverso.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   07/05/2022

Tra i vari segreti e retroscena svelati da Reggie Fils-Aime in questo periodo di comparsate mediatiche che precedono il lancio del suo nuovo libro, c'è stato spazio anche per rivelazioni interessanti su segreti e retroscena di Nintendo, come il fatto che il lancio del Game Boy Micro sembra sia derivato più che altro da una mancanza di comunicazione e coordinazione tra le varie divisioni della compagnia più che da una progettazione ben sviluppata.

In definitiva, emerge chiaramente l'opinione negativa di Fils-Aime sul Game Boy Micro, dispositivo che Nintendo of America fu di fatto "costretta a lanciare" in base alle direttive provenienti dalla divisione giapponese della compagnia, senza però riuscire a far affermare la console sul mercato.

Il Game Boy Micro in una foto
Il Game Boy Micro in una foto

La situazione era particolare perché si trattava di una nuova versione della console portatile ormai precedente a quella che era già stata lanciata sul mercato, ovvero Nintendo DS.

Di conseguenza, mentre Nintendo of America era concentrata sulla promozione di Nintendo DS, pensando a far fuori le ultime scorte di Game Boy Advance rimaste sul mercato con vari sconti e iniziative promozionali nel corso del 2005, dal Giappone arrivò invece l'idea del Game Boy Micro da lanciare proprio in quel periodo.

Secondo Fils-Aime, alcune divisioni occidentali di Nintendo probabilmente erano già a conoscenza del progetto, ma lui stesso che era a capo della sezione americana lo seppe soltanto nel 2005. "Dal mio punto di vista, il concetto del Game Boy Micro era da non lanciare", ha affermato, "L'hardware era straordinariamente piccolo ma i controlli erano difficili da utilizzare per un adulto di stazza media, e lo schermo era troppo piccolo. Questo in particolare andava contro tutti i trend dell'elettronica di consumo, che volevano invece gli schermi sempre più grandi".

A quanto pare, Fils-Aime parlò con Don James e Mike Fukuda di Nintendo of America sul fatto che il Micro doveva essere discusso in precedenza, ma alla fine furono comunque "costretti a lanciarlo", visto che la produzione era ben avviata. Tuttavia, si trattava di una "distrazione" rispetto a ciò su cui erano concentrati sul mercato, ovvero Nintendo DS. Se non altro, secondo l'ex-presidente di Nintendo of America questa situazione è servita per dimostrare come fosse necessaria una maggiore comunicazione e coordinazione tra reparti e divisioni di Nintendo, da lì in poi.

Tra le altre confessioni di Reggie Fils-Aime, abbiamo saputo che ha sempre odiato Donkey Konga e le discussioni per portare Mother 3 in occidente.