Clear Linux, distribuzione open source ottimizzata per le massime prestazioni su CPU x86, chiude ufficialmente. Ad annunciarlo è Intel, in seguito a un piano di ristrutturazione più ampio. Di conseguenza, non saranno più rilasciati aggiornamenti o patch. Vediamo tutti i dettagli in merito.
Intel chiude Clear Linux
Come già anticipato, l'annuncio arriva proprio da Intel e da alcune comunicazioni aziendali. Dopo oltre un decennio, infatti, è stata presa la decisione di chiudere Clear Linux, con il repository già archiviato in modalità di sola lettura. Proprio per questo motivo l'azienda suggerisce agli utenti di optare per un'altra distribuzione, dato che ha ufficialmente cessato qualsiasi tipo di aggiornamento o patch di sicurezza. Al momento Intel si trova in una fase di ristrutturazione globale, considerato il periodo complesso che sta affrontando.
In ogni caso si trattava di una distribuzione dedicata a contesti specifici, come il cloud computing e il DevOps, in grado di ottimizzare le prestazioni su architetture x86_64. Intel ha voluto sottolineare la disponibilità a collaborare con le principali distribuzioni e a contribuire a progetti open source. CachyOS, ad esempio, ha già ereditato alcune ottimizzazioni di Clear Linux.
"Intel continua a investire profondamente nell'ecosistema Linux, sostenendo e contribuendo attivamente a vari progetti open-source e distribuzioni Linux per abilitare e ottimizzare l'hardware Intel", si legge sul sito ufficiale. "Un sentito ringraziamento a tutti gli sviluppatori, utenti e collaboratori che hanno contribuito a creare Clear Linux OS negli ultimi 10 anni. Il vostro feedback e i vostri contributi sono stati inestimabili".
Una situazione complessa
L'azienda sta affrontando una fase molto delicata. Secondo alcune fonti, infatti, si starebbe preparando a un ulteriore round di licenziamenti, volto a ridurre i costi e ristrutturare il settore produttivo. Anche la strategia legata alla produzione è cambiata, infatti verranno approvati solo i progetti che promettono un margine lordo del 50%. Nel frattempo, Intel ha sviluppato uno strumento innovativo in grado di valutare in tempo reale la grafica dei videogiochi.