Shawn Layden, famoso ex-dirigente di PlayStation, ha spesso opinioni forti sul mercato videloudico e ora ha dimostrato di averne un'altra: a suo dire, i giochi live-service non sono veri videogiochi.
Dal suo punto di vista, non sono altro che "dispositivi di interazione ad azione ripetuta".
Cosa è un videogioco secondo Shawn Layden
Layden, parlando con The Ringer, ha spiegato che per far sì che un videogioco sia tale sono necessari tre elementi: "Ha bisogno di una storia, ha bisogno di un personaggio e ha bisogno di un mondo. E Horizon, God of War e Uncharted hanno tutte queste tre cose. Se crei un gioco live-service, hai solo bisogno di una azione ripetibile che la maggior parte delle persone sono in grado di completare, la possibilità di comunicare in quel mondo con persone simili a te e il desiderio del giocatore di farlo ancora e ancora".
Ricordiamo che Layden ha lasciato Sony nel 2019: non ha mai detto perché ha lasciato la compagnia, ma ha spiegato nell'intervista che i live-service "non erano parte del suo set di abilità". All'epoca Sony ha iniziato a investire nei live-service, puntando a una dozzina di giochi di tale categoria entro il 2026. Poi ha dimezzato il pronostico e alcuni dei giochi pubblicati hanno fallito, come Concord. Certo, ci sono esempi di successo come Helldivers 2.
Layden ha anche affermato che le aziende non dovrebbero puntare sui live-service per risollevare le proprie attività. "Se state cercando di entrare in questo settore perché avete l'illusione che vi garantirà guadagni facili per il resto della vostra vita, sappiate che nella maggior parte dei casi non è così", ha affermato.
Ricordiamo poi che il Game Pass trasforma gli sviluppatori in schiavi stipendiati, secondo Layden.