Marvel's Spider-Man 2 è la prossima grande esclusiva di PlayStation 5 e Insomniac Games ha lavorato per fare in modo che il gioco proponga la miglior qualità visiva possibile. Grazie a nuove informazioni da poco condivise, scopriamo anche i primi dettagli sulle modalità grafiche del gioco, parlando di frame rate, ray-tracing e del supporto al VRR.
James Stevenson ha infatti spiegato che Marvel's Spider-Man 2 supporterà modalità a 30 FPS, 40 FPS e 60 FPS, tutte con ray-tracing. Purtroppo per ora non sono state indicate le risoluzioni. Viene però confermato che sarà possibile sfruttare il VRR, se il vostro televisore lo supporta.
Marvel's Spider-Man 2: il confronto con il precedente gioco
Ricordiamo che Marvel's Spider-Man Miles Morales era disponibile una modalità grafica in 4K con riflessi ray-tracing, così come una modalità prestazioni senza ray-tracing e una "prestazioni ray-tracing". Il fatto che in tutte le modalità sia attivo il ray-tracing, quindi, è un passo in avanti a livello tecnologico.
Vi segnaliamo poi che abbiamo provato Marvel's Spider-Man 2, e vi abbiamo spiegato che "Marvel's Spider Man 2 è il più classico dei sequel diretti, un titolo che sa benissimo cosa vuole fare e riesce a farlo con grande scioltezza. Consapevole di essere un blockbuster destinato a un immenso pubblico di tutte le età, non ha la benché minima intenzione di stravolgere la sua semplice formula, puntando invece a renderla due volte più vasta, due volte più veloce e sorretta dal doppio delle meccaniche. L'alternanza fra Peter Parker e Miles Morales aumenta la varietà delle interazioni, mentre le modifiche apportate al sistema di combattimento lo rendono appetibile anche per gli utenti in cerca di una vera sfida. Al netto di una serie di attività secondarie per il momento estremamente banali, la resa e la navigazione della città di New York si presentano come sempre sensazionali, pronte a sorreggere quella che è la vera anima dell'esperienza. Indossare il costume da Spider Man e lanciarsi senza paura in mezzo al mare di grattacieli è sempre emozionante, ma trovarsi a farlo per la terza volta consecutiva rischia di aprire a un percettibile senso di deja-vu."