Il mercato console americano ha raggiunto l'apice nel 2008 ma non è poi più stato capace di tornare a quei livelli, e la cosa davvero preoccupante è che le nuove generazioni guardano altrove: lo riferisce il noto analista Mat Piscatella.
"Il mercato dell'hardware americano ha avuto un picco nel 2008. Da allora, la quota d'acquisto delle console si è progressivamente spostata sulle persone meno giovani, mentre la generazione Z ritiene questi dispositivi poco rilevanti e la generazione Alpha potrebbe dimenticarsene completamente", ha scritto Piscatella.
"Tutte le aziende di videogiochi stanno pensando a espandere il proprio business al di fuori delle console, e in effetti sono obbligate a farlo. Ciò significa portare i giochi su altre piattaforme, investire di più nello sviluppo dei mercati, tentare la strada di iniziative crossmediali, parchi tematici, giocattoli e qualsiasi altra cosa? Certo."
Le attuali strategie
Come sappiamo, gli attuali problemi dell'industria hanno generato mancanza di margini e vendite in declino, e pare che una soluzione comune sia proprio quella di adottare una strategia multipiattaforma più o meno aggressiva.
Nel caso di Sony ciò si tradurrà in una valorizzazione del mercato PC e in una riorganizzazione delle pipeline produttive per fare in modo che i giochi first party possano godere di un lancio in contemporanea su PS5 e Steam, mentre nel caso di Microsoft l'idea è di portare una selezione di esclusive sulle console della concorrenza.
Allo stato attuale, Nintendo sembra l'unica a non avere problemi nel ribadire il suo tradizionale modello di business, forte degli straordinari numeri di Switch e dei suoi giochi, nonché del chiacchierato lancio della sua prossima console nel 2025.