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Michelle Johnston Holthaus, responsabile dei prodotti, lascia Intel dopo 30 anni: altri cambiamenti in arrivo

Michelle Johnston Holthaus lascia Intel dopo 30 anni di attività, mentre altre figure rilevanti ricoprono nuovi ruoli con focus sul settore dei semiconduttori per clienti esterni.

NOTIZIA di Stefania Netti   —   09/09/2025
Michelle Johnston Holthaus di Intel

Michelle Johnston Holthaus lascia il suo incarico dopo ben 30 anni di attività in Intel. L'amministratrice delegata di Intel Products rimarrà infatti come consulente strategico, ma nell'azienda sono diversi i cambiamenti in atto, partendo dalla precedente carica di amministratore delegato di Lip-Bu Tan. Intel ha infatti annunciato diverse novità, tra cui la creazione di un gruppo centrale di ingegneri con focus sul settore dei semiconduttori per clienti esterni. Ci saranno anche delle new entry, come Kevork Kechichian in qualità di responsabile del gruppo data center. Facciamo il punto della situazione.

Intel rinnova i vertici: ecco i nuovi ruoli

Kevork Kechichian, come vi abbiamo già anticipato, è stato nominato responsabile del gruppo Data Center Group (DCG). Si tratta di una figura particolarmente rilevante che arriva da ARM, con oltre 30 anni di esperienza nel settore, e si occuperà principalmente delle soluzioni server e cloud su processori Intel Xeon. Michelle Johnston Holthaus si prepara a lasciare l'azienda, ma nei prossimi mesi continuerà a coprire il ruolo di consulente strategico, mentre Srinivasan "Srini" Iyengar guiderà il nuovo Central Engineering Group, che si occuperà di soluzioni custom nel settore hyperscale.

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Inoltre, Jim Johnson si occuperà del Client Computing Group (CCG) e supervisionerà il lancio di Panther Lake. Anche lui vanta ben 40 anni di carriera nell'azienda. Infine, Naga Chandrasekaran si occuperà di più servizi, quindi sviluppo, produzione e go-to-market. Ricordiamo che ricopre già il ruolo di COO e CTO in Intel Foundry.

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Il futuro dell’azienda tra investimenti e corsa ai chip

Nonostante Intel abbia speso circa 16 miliardi e 550 milioni di dollari nell'ultimo anno, l'azienda fatica a proporre soluzioni che possano competere con altri colossi come TSMC e Samsung. Ricordiamo, tra l'altro, che gli Stati Uniti hanno investito 8,9 miliardi di dollari in azioni ordinarie di Intel. Quest'ultimo aspetto è cruciale per il futuro dell'azienda, che potrebbe reagire positivamente ai rallentamenti riscontrati in precedenza. Per ora, i bilanci recenti mostrano perdite nella divisione produttiva, ma risultati più concreti dovrebbero arrivare con possibili clienti per i nodi 18A e 14A.