L'acquisizione di Activision da parte di Microsoft deve ancora essere vagliata dagli organi competenti, pertanto la compagnia ha pubblicato, come da standard, un documento ufficiale che riepiloga tutti gli eventi che hanno portato alla proposta da parte della casa di Redmond, consentendo di vedere come si sono svolte le cose.
Il documento pubblicato dal SEC consente di avere una cronologia precisa: si tratta di una lettura alquanto pesante ma può essere interessante per capire come si sia svolta quella che potrebbe essere l'acquisizione più grande nella storia dei videogiochi. Con l'FTC che esaminerà il caso, non è detto che la cosa vada in porto, visto anche il recente caso di Nvidia e ARM, ma la situazione tra Microsoft e Activision è alquanto diversa, dunque è difficile fare delle previsioni.
Intanto, risulta interessante vedere come si siano svolte le discussioni, anche perché emerge una strategia piuttosto precisa da parte di Phil Spencer. In base alla tempistica dei contatti con Activision, sembra piuttosto chiaro che il capo di Xbox abbia puntato a sfruttare un momento di debolezza del publisher in modo da poter raggiungere un accordo più favorevole e con maggiore possibilità di successo.
Sembra infatti che Phil Spencer abbia contattato Bobby Kotick tre giorni dopo l'uscita del famoso scandalo che vedeva il boss di Activision coinvolto nella questione degli abusi, riportato dal Wall Street Journal. Praticamente il giorno dopo in cui Phil Spencer aveva riferito di voler "rivalutare" il rapporto tra Microsoft e Activision, è arrivata la telefonata tra Spencer e Kotick per la possibile acquisizione.
In effetti, si è trattato decisamente di una "rivalutazione" dei rapporti, senza dubbio. In una situazione del genere, Activision Blizzard era ovviamente più propensa ad accettare l'acquisizione e soprattutto gli investitori potrebbero aver valutato molto più positivamente la prospettiva di un cambio totale di gestione, con uscita di scena programmata per Kotick.
Nella telefonata di Spencer sembra che il capo di Xbox abbia discusso "opportunità strategiche tra Activision Blizzard e Microsoft" e abbia riferito di una possibile chiamata da parte di Satya Nadella nel giorno successivo, cosa che avvenne infatti nella giornata di sabato con una proposta di acquisizione più esplicita e formale, dando il via a una serie di discussioni tra le compagnie.
Altro elemento interessante che emerge è il fatto che Activision Blizzard fosse già in contatto con altre 4 compagnie per una possibile acquisizione, ma queste non vengono esplicitate nel documento, che si riferisce a queste semplicemente come compagnie "A, C, D, ed E". Tra gli altri elementi curiosi c'è la conferma che Microsoft dovrebbe pagare tra i 2 e i 3 miliardi di dollari di compenso nel caso in cui l'acquisizione venisse bloccata dagli organi di antitrust, ma emerge anche il fatto che, se gli azionisti di Activision dovessero infine votare contro all'acquisizione, sarebbe la compagnia di Kotick a pagare 2,27 miliardi di dollari a Microsoft.