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Bungie smentisce che Microsoft avrebbe provato a comprare Bungie e Destiny 2

Bungie ha smentito che Microsoft avrebbe provato ad acquistare la compagnia e Destiny 2 e che il prezzo richiesto era troppo alto e non si sarebbe fatto nulla.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri e Luca Forte   —   14/09/2020

Stando a un resoconto di oggi pomeriggio, Microsoft avrebbe provato ad acquisire Bungie e Destiny 2, ma un prezzo troppo elevato, ha fatto saltare l'affare. A raccontarlo è stato Jeff Grubb nel suo podcast (trovate la registrazione in fondo alla notizia, per il momento esatto in cui si parla di Microsoft e Bungie, andate a 1:17:00), dove ha raccontato che la casa di Redmond avrebbe fatto più tentativi di acquisizione, tutti falliti a causa delle cifre troppo elevate richieste dai dirigenti dello studio di sviluppo.

Il resoconto di Grubb è avvincente, ma a quanto pare sarebbe falso. A smentire il tutto, infatti, arriva Pete Parsons, nientemeno che il CEO di Bungie. Con un semplice "è tutto falso" ha invalidato nella maniera più assoluta tutte le speculazioni di Grubb.

Cosa ne pensate?

Notizia originale - Microsoft negli ultimi anni è stata molto attiva nell'acquisizione di nuovi studi per i suoi Xbox Game Studios, tra i quali alcuni di grandissimo talento come Obsidian Entertainment (Grounded, Avowed), Ninja Theory (Hellblade), inXile (Wasteland 3) e Double Fine (Psychonauts 2), ma nessuno delle dimensioni di Bungie.

I rapporti tra le due compagnie sono sempre stati molto stretti, sin dai tempi in cui Bungie concesse Halo in esclusiva a Microsoft, facendolo diventare il franchise più potente di Xbox (e in generale dell'industria videoludica).

Da notare che Jeff Grubb stesso ha definito la cosa come normale, nel senso che le discussioni su possibili acquisizioni sono continue nell'industria dei videogiochi e spesso finiscono in un nulla di fatto. Si tratta semplicemente di affari. Inoltre, chi si stupisce della volontà di Bungie di vendersi alla giusta cifra deve considerare sempre che avere un colosso come Microsoft alle spalle può regalare una stabilità economica che l'indipendenza non garantisce, soprattutto in un settore instabile come il nostro.