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Microsoft si accorda con Musk: l'IA Grok arriva su Microsoft Azure

Microsoft Azure AI Foundry integra Grok AI di xAI, espandendo l'offerta di modelli e consolidando la posizione di Microsoft nell'hosting IA.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   20/05/2025
Elon Musk con Microsoft

Microsoft ha annunciato un'espansione significativa del suo servizio Azure AI Foundry, con l'integrazione dei modelli Grok 3 e Grok 3 mini sviluppati da xAI, l'azienda di intelligenza artificiale di Elon Musk. La mossa è stata svelata durante la conferenza per sviluppatori Microsoft Build e segna un passo importante nella strategia di Microsoft di posizionarsi come fornitore di riferimento per l'hosting di modelli IA.

L'integrazione dei modelli Grok in Azure AI Foundry non è una semplice aggiunta, ma una chiara indicazione della direzione strategica intrapresa da Microsoft. Andiamo a vedere in che modo.

L'accordo tra Microsoft e xAI

Alla conferenza per sviluppatori Build di Microsoft, l'azienda ha spiegato che si impegna a fornire accordi sul livello di servizio (SLA) per i modelli Grok, garantendo agli utenti di Azure la stessa affidabilità e supporto che si aspettano da qualsiasi altro prodotto. L'hosting e la fatturazione dei modelli Grok saranno gestiti direttamente da Microsoft, che li renderà disponibili sia ai propri team di prodotto interni sia ai clienti esterni attraverso il servizio Azure AI Foundry.

Questa decisione è stata accolta con un certo stupore all'interno del settore, alimentando discussioni sulle possibili implicazioni, soprattutto in relazione ai rapporti di Microsoft con il suo partner di lunga data, OpenAI. Nel corso dell'ultimo anno, Microsoft ha dimostrato un impegno crescente nello sviluppo del proprio business Azure AI Foundry, abbracciando attivamente modelli provenienti da una varietà di laboratori AI, molti dei quali sono in diretta competizione con OpenAI.

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Questa politica di apertura e diversificazione riflette la volontà di Microsoft di non dipendere esclusivamente da un unico fornitore, garantendo ai propri clienti una gamma più ampia di soluzioni AI. Un esempio lampante di questa strategia è emerso all'inizio dell'anno, quando il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha spinto per un rapido test e l'implementazione del modello DeepSeek R1 su Azure AI Foundry, in risposta al clamore mediatico generato dal modello.

Fonti interne suggeriscono che Nadella è un sostenitore attivo dell'hosting di Grok, mosso dal desiderio di consolidare la percezione di Microsoft come il principale provider di hosting per qualsiasi modello IA emergente o popolare.

E voi che cosa ne pensate? Diteci la vostra nei commenti qua sotto. Intanto i nuovi licenziamenti di Microsoft hanno colpito anche qualcuno in Xbox, da una prima testimonianza.