Microsoft sta aggiornando Visual Studio Code con una nuova funzione di selezione automatica dei modelli AI, pensata per scegliere in autonomia il modello più adatto per garantire "prestazioni ottimali". Tra i modelli disponibili per gli utenti di GitHub Copilot free, la funzione può selezionare tra Claude Sonnet 4, GPT-5, GPT-5 mini e altri.
Tuttavia, gli utenti paganti vedranno la piattaforma dare priorità a Claude Sonnet 4, il modello di Anthropic. Questa scelta rappresenta un chiaro segnale che Microsoft sta favorendo i modelli di Anthropic rispetto ai più recenti GPT-5 di OpenAI per lo sviluppo software e la programmazione.
Visual Studio Code: Microsoft incoraggia i propri sviluppatori ad usare Claude
Secondo fonti interne, Microsoft ha già da mesi incoraggiato i propri sviluppatori a utilizzare Claude Sonnet 4. In una email interna del giugno scorso, Julia Liuson, a capo della divisione sviluppatori di Microsoft, ha indicato Claude come modello consigliato per GitHub Copilot, confermando che le linee guida non sono cambiate nemmeno dopo l'arrivo di GPT-5.
L'azienda sta parallelamente investendo in modo significativo nella formazione dei propri modelli AI interni. Mustafa Suleyman, responsabile AI di Microsoft, ha dichiarato in un town hall interno che il modello MAI-1-preview è stato addestrato su appena 15.000 GPU H100, un cluster relativamente piccolo rispetto agli standard globali, ma segnale degli ambiziosi piani futuri dell'azienda.
Visual Studio Code e non solo
Oltre a Visual Studio Code, Microsoft starebbe considerando l'integrazione dei modelli Anthropic in alcune funzionalità di Microsoft 365, incluse app come Excel e PowerPoint, dopo aver rilevato che questi modelli superano GPT-5 in alcune performance specifiche. Nonostante il forte sostegno a Anthropic, Microsoft mantiene una collaborazione significativa con OpenAI.
La società ha investito più di 13 miliardi di dollari in OpenAI dal 2019 e ha un complesso accordo di revenue sharing. Recentemente, le due aziende hanno annunciato un nuovo accordo che potrebbe agevolare la futura offerta pubblica iniziale (IPO) di OpenAI.