Il Museo Nintendo, una celebrazione interattiva su due piani di tutto ciò che è Nintendo situata a Kyoto (Giappone), è il più recente grande progetto della grande N.
Potreste pensare che sia una bella celebrazione per la compagnia, ma in realtà c'è chi la pensa in un certo senso in modo diverso. Parliamo di Shigeru Miyamoto, creatore di Mario (e non solo) e fondamentalmente l'uomo che ora come ora un po' tutti considerano come il cuore di Nintendo.
Le parole di Miyamoto
"Si potrebbe dire che stiamo facendo qualcosa che non dovremmo fare", rivela Miyamoto. "Se [l'ex presidente di Nintendo Hiroshi] Yamauchi lo sentisse, credo che ci direbbe di smettere immediatamente!". A suo dire, il museo è la cosa più "non Nintendo" che la società abbia mai creato.
"Volevamo fare qualcosa di appropriato alla nostra identità", dice Miyamoto, parlando di come Nintendo abbia sempre un certo modo di fare le cose. In precedenza, l'azienda ha sempre evitato di parlare del suo passato. Con il panorama videoludico in continua evoluzione, però, ha deciso che era giunto il momento di celebrare tutti i suoi successi... ma solo a patto di sentirsi autenticamente Nintendo.
"Nintendo è un'azienda che si relaziona con i suoi consumatori attraverso i prodotti", spiega Miyamoto. "Non promuoviamo l'azienda in sé, ma solo i prodotti. Potremmo parlare di quanti anni ha compiuto Mario, ma non parliamo di quante unità ha venduto un certo gioco. Questo è ciò che Nintendo ha fatto tradizionalmente, ma l'ambiente è cambiato e abbiamo iniziato a rivedere questo pensiero".
"Non avevo mai creato un museo, quindi per me è stata un'esperienza piuttosto diversa", dice Miyamoto. "Ma a partire dalla fase intermedia abbiamo apportato costantemente correzioni, con una sensazione molto simile a quella di creare videogiochi".
"Ogni anno abbiamo circa cento o duecento nuovi dipendenti che entrano a far parte della nostra azienda e io ho un colloquio di oltre due ore con loro per spiegare che tipo di azienda siamo", racconta Miyamoto. "Tuttavia, dopo 20 anni, non ho più voglia di ripetere lo stesso discorso l'anno prossimo".
Il museo, quindi, intende offrire ai dipendenti - e ai visitatori - una versione del discorso di Miyamoto, pensata per essere accessibile a tutti: "Se volevamo dire ai nostri dipendenti che tipo di azienda è Nintendo, abbiamo pensato che sarebbe stato bene condividerlo anche con il pubblico".
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