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Monster Hunter, il film: Milla Jovovich voleva renderlo nuovo agli occhi dei giocatori

Milla Jovovich ha parlato in un'intervista del suo tentativo di rendere il film di Monster Hunter qualcosa di fresco e nuovo anche agli occhi dei giocatori.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   01/03/2021

Il film di Monster Hunter sarebbe dovuto sembrare qualcosa di nuovo anche agli occhi dei giocatori della serie, o almeno è ciò che ha cercato di rappresentare Milla Jovovich, protagonista della pellicola basata sull'hunting game Capcom.

Primo al box office americano, il film di Monster Hunter prova a portare sul grande schermo i tradizionali mostri del franchise e alcuni coraggiosi guerrieri determinati ad affrontarli, fra cui il personaggio interpretato dalla Jovovich.

"Quando nel film vengo trasportata nel mondo di Monster Hunter, posso vederlo con gli stessi occhi con cui ho visto per la prima volta il gioco", ha detto l'attrice. "Volevamo davvero che gli spettatori si sentissero come se stessero giocando per la prima volta con Monster Hunter."

"Mi è piaciuto molto il concetto di utilizzare ogni parte delle bestie uccise, senza sprecare nulla", ha aggiunto, riferendosi a uno degli aspetti tradizionali del gioco rappresentato anche nel film. "Mi sono piaciute anche le doppie spade, nonché alcune delle manovre che utilizzano questo strumento e che volevamo inserire."

"All'inizio mi sembrava che lo stile di combattimento mio e del personaggio di Tony Jaa fossero troppo simili, nel senso che il coreografo ci stava fornendo delle mosse spettacolari ma che sembravano troppo legate all'universo delle arti marziali."

"Pensavo che il mio personaggio non dovesse essere capace di eseguire un calcio a farfalla, non era stata addestrata in quel modo. Come soldato, era invece abituata ad affrontare scontri più ravvicinati, mentre le arti marziali di Tony fornivano un effetto più cinematografico."

"Mi è sembrato giusto lasciare a lui quel tipo di coreografie, così da fare in modo che i due personaggi potessero utilizzare stili di lotta molto differenti. Alla fine è più realistico, ma sono convinta che risulti anche più interessante per i nostri personaggi."