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Naughty Dog: licenziamenti e nuovo gioco bloccato, che succede al diamante di PlayStation Studios?

Alla luce delle ultime notizie e voci di corridoio, viene da chiedersi cosa stia succedendo a Naughty Dog, lo studio di punta di PlayStation.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   05/10/2023
Naughty Dog: licenziamenti e nuovo gioco bloccato, che succede al diamante di PlayStation Studios?

Siamo abituati ad associare Naughty Dog a una notevole infallibilità, vista la quantità di successi accumulati dal team di PlayStation Studios ormai da diversi anni, dunque le ultime notizie e voci di corridoio che tratteggiano una presunta situazione difficile all'interno dello studio risultano quasi difficili da credere, generando una notevole curiosità su cosa stia succedendo. Facendo un rapido riepilogo, lo scorso maggio il team aveva riferito che il progetto The Last of Us Multiplayer aveva bisogno di una maggiore quantità di tempo e non era ancora pronto per essere mostrato, cosa che aveva già suscitato dei sospetti considerando che si tratta di un titolo annunciato ormai da anni e la cui lavorazione dovrebbe essere iniziata già dai tempi di The Last of Us Parte II, uscito nel 2020.

A distanza di poche ore, il solito ben informato Jason Schreier aveva riferito che, in base ad alcune fonti interne, aveva saputo che il progetto era stato "rimandato" (nel senso scolastico) da Bungie, diventata una sorta di centro di controllo per i numerosi titoli live service in sviluppo presso Sony, perché non raggiungeva gli standard qualitativi previsti. Di conseguenza, era stato anche ridotto di dimensioni. Già questa sarebbe stata una notizia di notevole entità, considerando che da un team prestigioso come Naughty Dog è difficile aspettarsi una bocciatura del genere, ma col tempo i tasselli emersi sembrano confermare il disegno tratteggiato dal giornalista di Bloomberg nel suo report. Gli ultimi indizi sono arrivati proprio in questi giorni, con i licenziamenti effettuati di recente per diversi sviluppatori a contratto, che si concretizzeranno verso la fine del mese, e uno dei principali designer del progetto che sembra aver lasciato il team.

I licenziamenti e il gioco bloccato

Anche The Last of Us Parte I su PC ha incontrato alcuni problemi
Anche The Last of Us Parte I su PC ha incontrato alcuni problemi

Il sito Kotaku, che ha riportato di questi licenziamenti in base ad alcune testimonianze interne, ha anche riferito che il progetto multiplayer di The Last of Us non è stato cancellato ma è di fatto bloccato, messo "in ghiaccio" in attesa forse di una riorganizzazione generale. A questo punto, qualche sospetto sull'effettivo arrivo a destinazione del gioco comincia a sorgere, anche perché si tratta di un titolo che sembra non essere proprio nelle corde del team, da sempre specializzato in giochi single player cinematografici a trazione narrativa, nonostante delle ottime modalità multiplayer realizzate sia per la serie Uncharted che per il primo The Last of Us. Anche qui è facile dar la colpa alla nuova spinta di Sony verso i live service, che sembra essere diventata l'origine di tutti i mali per i fan ma che di fatto deriva da una necessità fisiologica per sopravvivere nel mercato attuale, come abbiamo più volte riferito. Alcuni fan di vecchia data hanno visto con grande preoccupazione anche l'uscita di scena di Evan Wells e l'accentramento di tutto il "potere" nelle mani di Neil Druckmann, dopo l'abbandono di Bruce Straley.

In mezzo a tutto il caos ci possiamo mettere anche la versione PC di The Last of Us Parte I uscita in condizioni tecniche alquanto pietose, a sottolineare un periodo che non è, evidentemente, proprio uno dei migliori per Naughty Dog. C'è comunque da dire che il team in questione ha dimensioni enormi, avendo superato i 400 dipendenti in organico solo qualche mese fa, cosa che ci può dare almeno due certezza: la prima è che i licenziamenti effettuati, sebbene dolorosi e forse anche ingiusti nelle modalità riportate, riguardano al momento solo una piccola parte del gruppo, l'altra è che lo studio, con ogni probabilità, non sta lavorando solo al nuovo gioco multiplayer di The Last of Us ma avrà sicuramente avviato anche altri progetti in parallelo. Tra questi potrebbe esserci anche The Last of Us 3, ma a prescindere da quali titoli siano già in sviluppo è indubbio che il futuro dei giochi single player nel loro stile classico sia assicurato.