Stando a un report pubblicato dal giornalista Stephen Totilo, Netflix avrebbe chiuso Team Blue, uno studio con sede nella California del Sud fondato meno di due anni fa con l'obiettivo di realizzare giochi tripla A che avrebbero dovuto permettere alla compagnia di espandersi nel mercato videoludico.
Secondo le informazioni ottenute da Totilo, lo studio stava adottando una strategia che includeva giochi multipiattaforma dal budget elevato e aveva arruolato tra i propri ranghi sviluppatori veterani come Chacko Sonny (ex executive producer di Overwatch), Rafael Grassetti (ex art director di Sony Santa Monica, il team di God of War) e Joseph Staten (head of creative di 343 Industries durante lo sviluppo di Halo Infinite). Il profilo X di quest'ultimo afferma che sta (o stava) lavorando a "un nuovo gioco multipiattaforma AAA e un'IP originale".
Netflix punta tutto sul mobile?
Se le informazioni condivise da Totilo sono corrette, Netflix ha fondamentalmente chiuso lo studio prima ancora che riuscisse a completare il suo primo progetto. Non sono chiari i motivi dietro a questa decisione, ma non è escluso che la compagnia abbia deciso di rivedere la propria strategia in ambito videoludico, forse concentrando i suoi sforzi perlopiù nell'ambito mobile. Infatti, pare che al momento non ci siano stati tagli o manovre drastiche per altri studi proprietari focalizzati su questo settore, come Spry Fox, Next Games e Boss Fight Entertainment.
A luglio, la compagnia aveva annunciato di avere in cantiere oltre 80 giochi che andranno ad espandere il catalogo di giochi inclusi nell'abbonamento alla piattaforma di streaming, che già ora conta più di 100 titoli per device mobile, con l'obiettivo di poter pubblicare almeno un nuovo gioco proprietario al mese. A settembre i titoli inclusi in Netflix Games hanno superato quota 210 milioni di download, dei quali 36,6 milioni grazie alla trilogia composta da GTA 3, Vice City e San Andreas.