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Netflix cambia il capo della sezione videogiochi: nuova direzione con l'uscita di scena di Verdu

Secondo quanto riportato da Game File, pare che Netflix abbia attuato un netto cambio al vertice della divisione videoludica, portando anche a una nuova strategia nell'ambito.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   13/03/2025
Alcuni loghi di giochi Netflix

Come riportato da Stephen Totilo sulle pagine di Game File, Netflix ha effettuato un cambio al vertice per quanto riguarda la divisione videogiochi della compagnia, con l'uscita di scena di Mike Verdu che significa anche un netto cambio di direzione.

Verdu era entrato a far parte di Netflix nel 2021 con il preciso intento di lanciare la divisione videoludica della compagnia e plasmare l'offerta di videogiochi all'interno del servizio in abbonamento, sia avviando una distribuzione di giochi mobile già presenti sul mercato sia facendo partire anche un vero e proprio sviluppo interno di progetti.

In questa fase, Netflix si era lanciata anche in una serie di acquisizioni di team vari tra i quali anche Night School di Oxenfree e altri studi che sono andati a costituire una scuderia first party per Netflix, in grado di lanciare anche delle vere e proprie esclusive.

Un cambio di direzione

Nel periodo più recente, però, Verdu sembra aver mollato progressivamente la presa: nonostante la produzione di videogiochi prosegua, è emersa una direzione diversa, rimarcata dall'ascesa di un altro personaggio all'interno di Netflix, ovvero Alain Tascan.

Mike Verdu
Mike Verdu

Quest'ultimo, veterano di Epic Games, EA e Ubisoft, è stato arruolato dalla compagnia nel luglio del 2024 e sembra aver dato una spinta differente dalla divisione videoludica, mentre Verdu si è spostato nel ruolo di VP of Generative AI per i giochi di Netflix, anche se non è chiaro se tale ruolo sia ancora attivo.

Non ci sono ancora commenti ufficiali da parte della compagnia o di Verdu sul cambio al vertice della sezione videogiochi, ma nel frattempo le operazioni hanno dimostrato un certo cambio di strategia, con la chiusura anche del Team Blue che stava sviluppando il primo gioco tripla A per Netflix e la cancellazione di vari altri progetti.