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Nintendo Switch: il prezzo della console potrebbe aumentare in futuro

Nintendo potrebbe considerare un aumento dei prezzi di Nintendo Switch in futuro, stando a quanto dichiarato durante l'ultimo incontro con gli azionisti.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   08/11/2022

Nintendo potrebbe valutare un aumento dei prezzi delle console Nintendo Switch in futuro, contrariamente a quanto promesso in passato, come riportato dal giornalista Takashi Mochizuki di Bloomberg su Twitter, sulla base delle dichiarazioni fatte dai portavoce della compagnia durante l'ultimo incontro con gli azionisti.

Come riporta Mochizuki, Nintendo per il momento non ha in programma nessun rincaro, dunque i prezzi di Nintendo Switch, Lite e OLED rimarranno stabili nei prossimi mesi. Tuttavia la compagnia continuerà a monitorare attentamente la situazione del mercato globale e valuterà eventualmente l'idea di gonfiare i prezzi delle sue console.

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Ad agosto Nintendo aveva dichiarato che non avrebbe aumentato i prezzi di Nintendo Switch, in risposta ai dubbi e le preoccupazioni suscitate dalla scelta di Sony di gonfiare i prezzi di PS5 Standard e Digital di 50 euro.

Anche Microsoft aveva dichiarato in estate che non erano in programma rincari per Xbox Series X e S. Tuttavia poche settimane fa Phil Spencer ha spiegato che la compagnia di Redmond non sarà in grado di mantenere stabili i prezzi dei suoi prodotti per sempre, suggerendo così dei possibili aumenti per console, Game Pass e giochi.

Siamo in un periodo critico per il mercato globale e in particolare per i prodotti tecnologici e i beni di lusso, in cui rientrano anche videogiochi e console, che probabilmente perdurerà ancora per molto tempo. Da questo presupposto è chiaro che Nintendo ora preferisca prendere una posizione meno netta sulla questione, come Microsoft, in quanto il mercato potrebbe evolversi in maniera imprevedibile in futuro. D'altro canto un aumento di prezzo per Switch nel 2023 potrebbe essere considerata una decisione piuttosto controversa, considerando che la console è ormai sul mercato dal 2017.