Con la prossima uscita delle GeForce RTX 4050, sembrerebbe che la line-up di NVIDIA per questa generazione sia probabilmente al completo e, per quest'anno e probabilmente anche per il prossimo, non vedremo arrivare sul mercato delle vere e proprie nuove schede grafiche. È notizia di pochi giorni fa la cancellazione della GeForce RTX 4090 Ti, GPU che avrebbe dovuto rappresentare l'apice della gamma attuale, di cui però si sapeva ben poco e forse non è mai stata realmente nei piani dell'azienda californiana, a causa di un andamento non proprio favorevole in termini di vendite della serie 40.
Se in casa NVIDIA davvero si è pensato ad una versione potenziata della RTX 4090, molto probabilmente questa subirà lo stesso percorso della RTX 4080, che è diventata successivamente l'attuale RTX 4070 Ti. In questo caso, però, tutto il progetto si sposterà sulla serie successiva, le future GeForce RTX 5000, e seppure apparentemente lontane da un annuncio ufficiale, le voci che gravitano attorno alle specifiche sono già numerose.
Nuova generazione, nuova architettura
Il primo elemento che potrebbe contraddistinguere la prossima generazione di GPU risiede nell'architettura, un cambiamento che abbiamo visto intraprendere da NVIDIA ad ogni nuova serie. Si sta già parlando, infatti, di "Ada-Next", un appellativo che al momento può significare sia un'evoluzione dell'attuale Lovelace o un più profondo cambiamento per adattarsi ad importanti novità.
Come accennato nella notizia della cancellazione della GeForce RTX 4090 Ti, la prossima scheda di punta di NVIDIA, che presumiamo essere la RTX 5090, potrebbe basarsi su un'interfaccia bus a 512 bit. Tale numero, ad oggi, risulta piuttosto impressionante in quanto l'attuale RTX 4090 ferma la conta a 384 bit per un totale di capacità di memoria di 24 GB fino ad un massimo di 48 GB; con un'interfaccia bus a 512 bit, tale capacità potrebbe arrivare a 32 GB con un massimo teorico di 64 GB di memoria.
Troppa potenza?
Un'altra indiscrezione che emerge in rete è relativa alla possibilità che le nuove GPU di NVIDIA accolgano i nuovi moduli GDDR7 da 24 GB, probabilmente costruiti da Micron o Samsung; entrambe le società hanno dichiarato di avere in produzione tali DRAM, e il debutto non dovrebbe essere poi così lontano. Con le GDDR7, la VRAM potrebbe tranquillamente raggiungere i 48/96 GB, un numero senza dubbio fuori scala e onestamente, per le produzioni e gli utilizzi attuali, fin troppo eccessivo.
Se si prendessero in considerazione solamente 32 GB di VRAM, si potrebbero ottenere fino a 2 TB/s di larghezza di banda, che passerebbero a 2,3 TB/s se si sale a 36 GB con i die potenziati. Rimane anche possibile un passaggio di architettura nel corso della generazione, ovvero le nuove GPU NVIDIA non adotteranno le GDDR7 fin dal debutto, ma potrebbero impiegare le attuali GDDR6X, che con un'interfaccia bus a 512 bit garantirebbero una larghezza di banda a 1,5 TB/s per poi fare il salto a metà del ciclo di vita. Così facendo sarebbe garantito comunque un incremento del 50% rispetto alle prestazioni attuali della GeForce RTX 4090.