Diversi attori, studi, nonché il sindacato SAG-AFTRA hanno espresso serie preoccupazioni per la diffusione di deepfake in Sora 2. Lo strumento di generazione video IA sta ottenendo un successo non indifferente, ma vengono diffusi anche video che mostrano celebrità senza consenso. Questi contenuti, oltre a sfruttare l'immagine altrui senza il loro permesso, possono anche comportare rischi concreti. Bryan Cranston (Breaking Bad) non ha particolarmente apprezzato questa situazione e, insieme al SAG-AFTRA, sta collaborando con OpenAI per rafforzare le misure di sicurezza.
Maggiore controllo
In seguito alle segnalazioni dell'attore e del sindacato, OpenAI ha annunciato diverse misure di sicurezza aggiuntive che dovrebbero tutelare i diritti d'immagine. Le organizzazioni hanno infatti lamentato una mancanza di tutela nei confronti di attori, cantanti o comunque personaggi che non hanno in alcun modo dato il loro consenso all'utilizzo della loro immagine (e voce). OpenAI ha ammesso che alcuni contenuti hanno riprodotto voce e aspetto di Cranston senza il suo consenso, in particolare poco dopo il debutto di Sora 2.
Sebbene fosse già presente una politica di opt-in per l'uso dell'immagine di persone reali, OpenAI ha intenzione di rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza. Non sappiamo esattamente in che modo, ma la collaborazione con SAG-AFTRA, insieme a United Talent Agency, Creative Artists Agency e Association of Talent Agents sembra stia dando i suoi frutti.
Lo stesso Cranston ha voluto ringraziare OpenAI per il lavoro svolto dopo le preoccupazioni espresse: "Ero profondamente preoccupato non solo per me stesso, ma per tutti gli artisti il cui lavoro e la cui identità possono essere utilizzate in modo improprio in questo modo", ha detto.
"Sono grato a OpenAI per la sua politica e per aver migliorato le sue misure di sicurezza, e spero che loro e tutte le aziende coinvolte in questo lavoro rispettino il nostro diritto personale e professionale di gestire la riproduzione della nostra voce e della nostra immagine".
Le proteste
Ricordiamo che poco fa OpenAI ha annunciato di aver sospeso anche la generazione di video raffiguranti Martin Luther King, su richiesta dei suoi familiari. "Sebbene vi sia un forte interesse alla libertà di espressione nella rappresentazione di personaggi storici, OpenAI ritiene che i personaggi pubblici e le loro famiglie dovrebbero avere il controllo finale sull'uso della loro immagine", ha scritto su X. I controlli sul copyright, ora più rigidi, dovrebbero offrire ai titolari dei diritti d'autore maggiore controllo sui video generati dall'IA.