Xbox Series X è più potente di PS5, nonostante i test abbiano mostrato alcuni giochi multipiattaforma comportarsi meglio con la seconda che con la prima. Si parla spesso di differenza minime, quasi risibili, ma comunque presenti. Allora perché la console di Microsoft non riesce a esprimersi al meglio con i primi titoli next-gen?
I motivi emersi sembrano essere sostanzialmente due, entrambi credibilissimi e, soprattutto, uno causa diretta dell'altro. Il principale è che, a differenza di PS5, l'architettura di Xbox Series X è RDNA 2 piena (a differenza della console di Sony ha tutte le caratteristiche reali dell'RDNA 2, a parte l'Infinity Cache che però serve solo alle schede grafiche PC, quindi non aveva senso includerla, mentre per PS5, cui mancano molte caratteristiche fondamentali di RDNA 2, fonti interne a Sony stessa parlarono di RDNA "1.5", poi diventata 2 in via ufficiale, probabilmente per motivi di marketing). Parliamo quindi di un'architettura si più moderna e performante, ma anche più giovane e meno conosciuta dagli sviluppatori.
Il secondo, come detto derivante dal primo, è che gli sviluppatori non hanno semplicemente avuto tempo per per ottimizzare al meglio su Xbox Series X. Si parla di kit di sviluppo finali consegnati a giugno 2020, quindi pochi mesi fa. Probabilmente nella maggior parte dei casi hanno lavorato sulle specifiche tecniche partendo dalle informazioni non ancora definitive fornite da Microsoft.
Quindi la colpa è di Microsoft che non ha fornito i kit di sviluppo con il giusto anticipo? Sinceramente in questo caso parlare di colpe fa sorridere. Sony è semplicemente partita da un'architettura più vecchia e, quindi, rodata, e ha potuto giocare d'anticipo da questo punto di vista, Microsoft ha optato per un'architettura più moderna, avendo la sfortuna di incrociare anche una pandemia, quindi ha avuto i tempi più contingentati, legati anche a quelli di AMD (il produttore del chipset della console).
Inoltre gli sviluppatori stessi hanno avuto dei problemi dovuti ai vari lockdown, che hanno di fatto reso più complicato il processo di apprendimento della nuova architettura.
Più che di colpe parleremmo quindi di scelte, che magari sono controproducenti per l'avvio della generazione, ma che vedrete si riveleranno lungimiranti già nei prossimi mesi / anni. Del resto è francamente difficilissimo vedere differenze tra le versioni next-gen dei giochi già ora, quindi le lamentele lasciano abbastanza il tempo che trovano.