126

PS5 e Xbox Series X: siamo sicuri che i Teraflops siano il modo migliore per capire la next-gen?

Parlando di PS5 e Xbox Series X solitamente saltano fuori i Teraflops. Un dato utile per riassumere la potenza delle macchine, ma siamo sicuri siano il modo migliore per capire la next-gen?

NOTIZIA di Luca Forte   —   28/02/2020

Parlando di PS5 e Xbox Series X solitamente saltano fuori i Teraflops. Un dato utile per riassumere in maniera sintetica la potenza di calcolo di una macchina da gioco, ma siamo sicuri siano il modo migliore per capire la next-gen? E soprattutto che sarà la potenza di calcolo l'elemento che deciderà quale sarà la macchina da comprare nella prossima generazione di console?

Molte delle recenti discussioni sulla next-gen si esauriscono sul mero calcolo della potenza di calcolo di PlayStation 5 e Xbox Series X. È una tendenza naturale quella di voler sempre comprare l'oggetto più "potente", non importa che sia una console o una tagliaerba. Si vuole far fruttare i propri risparmi nella maniera migliore e magari non pentirsi dopo poche settimane per la scelta effettuata.

Sicuramente i Teraflop prodotti sono un dato capace di sintetizzare le capacità di una macchina, ma siamo proprio sicuri che ci sia così tanta differenza tra 12,2 e 11,9 TF? E soprattutto quante volte nella storia la mera potenza tecnica ha vinto una generazione? Basti pensare al Game Boy, al Wii o a Switch o in maniera meno marcata a PlayStation 2: sono i giochi a vendere l'hardware, non viceversa. E se l'hardware è costruito intorno a una o più concetti, allora è anche più semplice per gli sviluppatori creare esperienze uniche e memorabili.

Quindi è vero che una bella grafica è la cosa che colpisce immediatamente, ma saranno i tempi di caricamento più veloci garantiti dagli SSD e i tanti effetti a schermo possibili grazie alle velocissime memorie GDDR6 le cose che ci faranno "sentire" nel futuro. Ma è la stessa sensazione che si prova quando si aggiunge memoria e si sostituisce il vecchio HDD con un SSD nei PC più datati. L'hardware è il medesimo, ma sembrerà di avere tra le mani una macchina completamente nuova.

Inoltre da che mondo e mondo gli sviluppatori sono in grado di spremere le macchine man mano che gli strumenti di sviluppo diventano più maturi.

Quindi non vediamo l'ora di vedere il ray-tracing promesso da PlayStation 5 e Xbox Series X, ma quello che però darà la sensazione di essere in un'era differente saranno probabilmente caratteristiche quali i grilletti aptici del DualShock 5, la possibilità di estendere il proprio gioco su più schermi come Projekt xCloud o la capacità di farci riscoprire i classici del passato automaticamente migliorati dall'IA. O il Dynamic Latency Input, una recente tecnologia di Microsoft che potrebbe rivoluzionare i giochi più competitivi.

Saranno queste le cose che marcheranno maggiormente le differenze con l'attuale generazione di console. Dietro una grafica più bella ci saranno mondi più ampi, controlli più precisi, esperienze più integrate e cucite intorno ad ognuno di noi. E saranno queste cose alle quali non potremo più rinunciare.