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Quali sono gli schermi migliori per gli occhiali smart con IA, MicroLED o LCoS? Pro e contro per i vari usi

Meta e i colossi cinesi rilanciano gli occhiali intelligenti: il confronto tra LEDoS e LCoS di UBIResearch apre la sfida del futuro.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   08/09/2025
Ray-Ban Meta

L'integrazione tra intelligenza artificiale e realtà aumentata sta accelerando lo sviluppo di una nuova categoria di dispositivi: gli occhiali intelligenti. Dopo i primi annunci dello scorso anno, il 2025 sembra destinato a consolidare questo trend, con le principali aziende tecnologiche pronte a presentare modelli sempre più evoluti. Meta è tra i protagonisti attesi: in occasione della conferenza Meta Connect, fissata per il 17 settembre negli Stati Uniti, dovrebbe svelare la nuova generazione di occhiali "Hypernova", noti anche come Meta Celeste e che potrebbero costare meno del previsto. Secondo indiscrezioni, il dispositivo adotterebbe un microdisplay LCoS, soluzione che permette di mantenere un design leggero e un'applicazione in stile head-up display. Le specifiche parlano di una risoluzione 720×720, standard diffuso per questa categoria. La scelta potrebbe derivare dalle difficoltà legate alla resa cromatica dei pannelli LEDoS, che richiedono la combinazione di tre pannelli monocromatici RGB, con maggiori complessità produttive. In questo contesto, Meta avrebbe confermato la collaborazione con il fornitore cinese JBD, già noto nel settore dei microdisplay.

Ray-Ban Meta
Ray-Ban Meta

Ma non è solo l'azienda statunitense a muoversi. In Cina l'interesse per gli occhiali AR con funzioni di IA è in forte crescita. Lo scorso luglio Alibaba ha presentato a Shanghai i Quark Glasses, con un'uscita prevista entro fine anno sul mercato interno. In questo caso il design punta su un display Micro-LED monocromatico verde abbinato a un'ottica a guida d'onda, sempre con JBD come fornitore. Il prodotto è pensato soprattutto per l'uso in esterni, grazie alla leggerezza e al basso consumo energetico, caratteristiche considerate fondamentali per la diffusione di massa.

Occhiali smart: LCoS contro LEDoS

La competizione tra le due tecnologie è stata al centro del Display Strategy Seminar organizzato da UBI Research. L'analisi comparativa ha messo in evidenza pregi e limiti delle soluzioni adottate per gli occhiali AR. Per i dispositivi pensati soprattutto come HUD o strumenti di traduzione e visualizzazione di informazioni, con risoluzioni fino a 1080p, i microdisplay Micro-LED risultano particolarmente competitivi in termini di consumo, contrasto e qualità dell'immagine. La loro capacità di integrare leggerezza e buona visibilità li rende adatti a un uso quotidiano.

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Tra i player emergenti Rokid, per esempio, ha annunciato numeri significativi: oltre 40.000 unità vendute nei primi cinque giorni di preordini online, avviati il primo settembre. In questo caso la tecnologia adottata è basata su Micro-LED monocromatico e guide d'onda diffrattive, con l'obiettivo di migliorare la leggibilità in diversi contesti e mantenere il dispositivo compatto. Questi risultati confermano l'attenzione crescente del mercato cinese verso prodotti sviluppati con componenti locali, in particolare pannelli LEDoS, visti come alternativa credibile agli LCoS.

Grazie ai continui progressi della tecnologia LEDoS, si prevede insomma che l'adozione di pannelli LEDoS piccoli, leggeri e di alta qualità si diffonderà nel giro di pochi anni. Per i futuri visori e occhiali AR immersivi con risoluzione intorno ai 2K, ci dovrebbe comunque essere una certa competizione tra le diverse tecnologie, poiché ciascuna cercherà di compensare le lacune dell'altra. I produttori di occhiali smart dovrebbero scegliere i micro-display in base a fattori come il prezzo, le partnership strategiche o le considerazioni sulla catena di approvvigionamento.