Secondo quanto annunciato da Google di recente, alcuni smartphone Android possono far funzionare Quick Share con AirDrop. Ciò significa che è possibile trasferire e scambiare file tra iPhone e dispositivi Android. In questo caso si parte dalla serie Pixel 10, quindi non tutti i telefoni sono compatibili. È bene però fare una precisazione importante, come vi abbiamo anticipato: Google ha sviluppato questa funzione internamente, quindi non ha in alcun modo collaborato con Apple. Vediamo meglio i dettagli.
Un’implementazione non concordata
The Verge ha chiesto a Google se la funzione fosse stata sviluppata coinvolgendo Apple. Alex Moriconi, portavoce di Google, ha confermato che la funzione è stata realizzata internamente, quindi non c'è stata alcuna collaborazione. "Abbiamo realizzato questa funzione attraverso la nostra implementazione. È stata accuratamente verificata dai nostri team addetti alla privacy e alla sicurezza e abbiamo anche coinvolto una società di sicurezza di terze parti per testare la soluzione."
Quando è stato chiesto quale sarebbe stata la reazione di Apple, secondo Google, Moriconi si è limitato a rispondere: "Siamo sempre disponibili a collaborare per risolvere i problemi di interoperabilità tra iOS e Android". Apple potrebbe non essere entusiasta di questa novità ma, secondo alcune fonti, potrebbe non reagire. Una possibile spiegazione è che la nuova Siri sarà alimentata da Gemini e che le due aziende hanno stretti legami economici. Apple paga 1 miliardo di dollari all'anno per usare la tecnologia IA di Google, mentre quest'ultima paga 20 miliardi di dollari all'anno per rimanere il motore di ricerca predefinito su Safari e altri servizi Apple. In pratica, una sinergia reciproca.
Ora come ora, agire potrebbe significare incrinare i rapporti con Google, partner chiave per alcuni servizi (chiaramente si tratta di ipotesi da prendere con le pinze).
Anche Nothing punta ad AirDrop
Nel frattempo, anche Nothing si appresta a introdurre il supporto alla condivisione di file multipiattaforma.
Come vedete, a confermarlo è stato proprio il CEO Carl Pei, quindi potremmo aspettarci una compatibilità sempre più ampia tra dispositivi diversi. E voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.