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Quick Share compatibile con AirDrop: i Pixel 10 possono ora scambiare file con iPhone

Alcuni smartphone Android possono ora scambiare file con iPhone grazie alla compatibilità tra Quick Share e AirDrop. Tuttavia, non c'è stata alcuna collaborazione ufficiale tra Apple e Google.

NOTIZIA di Stefania Netti   —   21/11/2025
Android Quick Share

Secondo quanto annunciato da Google di recente, alcuni smartphone Android possono far funzionare Quick Share con AirDrop. Ciò significa che è possibile trasferire e scambiare file tra iPhone e dispositivi Android. In questo caso si parte dalla serie Pixel 10, quindi non tutti i telefoni sono compatibili. È bene però fare una precisazione importante, come vi abbiamo anticipato: Google ha sviluppato questa funzione internamente, quindi non ha in alcun modo collaborato con Apple. Vediamo meglio i dettagli.

Le novità di Quick Share

"Molte persone ci hanno comunicato di desiderare un modo più semplice per condividere file tra dispositivi", ha scritto Google. Proprio per questo motivo è stato introdotto un nuovo modo per far funzionare Quick Share a 360 gradi, in questo caso con AirDrop, rendendo possibile lo scambio di file tra iPhone e dispositivi Android. Come anticipato, i primi ad accogliere questa novità saranno i Pixel 10.

"Abbiamo sviluppato questa funzione mettendo la sicurezza al centro, proteggendo i tuoi dati con solide misure di sicurezza testate da esperti indipendenti. È solo un altro modo in cui stiamo migliorando la compatibilità tra i sistemi operativi, come richiesto dagli utenti".

Per poter inviare i file da un telefono Pixel, il proprietario del dispositivo Apple dovrà dapprima modificare le impostazioni affinché il suo dispositivo sia rilevabile da chiunque. Di conseguenza, l'utente Pixel potrà vedere lo smartphone Apple utilizzando Quick Share, per poi poter inviare il file.

Stando a quanto spiegato da Google, "questa funzione non utilizza soluzioni alternative; la connessione è diretta e peer-to-peer, il che significa che i tuoi dati non vengono mai instradati attraverso un server, i contenuti condivisi non vengono mai registrati e non vengono condivisi dati aggiuntivi."

Un’implementazione non concordata

The Verge ha chiesto a Google se la funzione fosse stata sviluppata coinvolgendo Apple. Alex Moriconi, portavoce di Google, ha confermato che la funzione è stata realizzata internamente, quindi non c'è stata alcuna collaborazione. "Abbiamo realizzato questa funzione attraverso la nostra implementazione. È stata accuratamente verificata dai nostri team addetti alla privacy e alla sicurezza e abbiamo anche coinvolto una società di sicurezza di terze parti per testare la soluzione."

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Quando è stato chiesto quale sarebbe stata la reazione di Apple, secondo Google, Moriconi si è limitato a rispondere: "Siamo sempre disponibili a collaborare per risolvere i problemi di interoperabilità tra iOS e Android". Apple potrebbe non essere entusiasta di questa novità ma, secondo alcune fonti, potrebbe non reagire. Una possibile spiegazione è che la nuova Siri sarà alimentata da Gemini e che le due aziende hanno stretti legami economici. Apple paga 1 miliardo di dollari all'anno per usare la tecnologia IA di Google, mentre quest'ultima paga 20 miliardi di dollari all'anno per rimanere il motore di ricerca predefinito su Safari e altri servizi Apple. In pratica, una sinergia reciproca.

Ora come ora, agire potrebbe significare incrinare i rapporti con Google, partner chiave per alcuni servizi (chiaramente si tratta di ipotesi da prendere con le pinze).

Anche Nothing punta ad AirDrop

Nel frattempo, anche Nothing si appresta a introdurre il supporto alla condivisione di file multipiattaforma.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

Come vedete, a confermarlo è stato proprio il CEO Carl Pei, quindi potremmo aspettarci una compatibilità sempre più ampia tra dispositivi diversi. E voi che ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti.