PS5 Pro infine è arrivata nelle mani delle redazioni di tutto il mondo ed è stata testata con vari giochi, sia quelli "Enhanced" che supportano nativamente la console con modalità grafiche cucite su misura , che su titoli che non hanno ricevuto interventi diretti da parte degli sviluppatori.
Il verdetto? Volendo sintetizzare in pochissime parole, in sostanza PS5 standard rimane ancora la scelta migliore per il giocatore medio e occasionale interessato all'universo PlayStation. Chi cerca qualcosa di più e vuole il minor numero di compromessi possibili in termini di prestazioni e/o fedeltà visiva, rimanendo nell'ambito delle console casalinghe, c'è l'opzione PS5 Pro, ma a un prezzo ben più elevato (praticamente il doppio di quanto si trova una PS5 Slim Digital senza chissà quali offerte) che non sembra andare di pari passo rispetto alle miglorie riscontrate.
Il prezzo decreterà il flop commerciale di PS5 Pro?
Intanto, se volete saperne di più su tutte le caratteristiche della console, cosa la differenzia dal modello base e volete sapere le nostre impressioni, vi rimandiamo alla nostra recensione di PS5 Pro. Tornando al discorso prezzo, i pareri arrivati da un po' tutte le testate internazionali confermano quello che già un po' tutti sapevamo: Sony considera PS5 Pro un hardware premium e viene venduto come tale, puntando a una fascia di utenza ben diversa da quella del pubblico tipico di PS5.
Se i veri guadagni della console base derivano dalle royalties incassate dai giochi e contenuti acquistati, con questa versione potenziata di metà generazione entrano in gioco dinamiche differenti. Infatti, PS5 Pro non mira ad allargare il bacino di pubblico e non vuole essere un prodotto per tutti, piuttosto punta a una nicchia (ad esempio, dopo il lancio, PS4 Pro ha rappresentato il 20% del totale delle PS4 vendute) e, di conseguenza , deve risultare profittevole soprattutto come prodotto a sé stante.
C'è poi da considerare che il mercato è profondamente cambiato negli ultimi anni, portando a una situazione unica in cui console lanciate nel 2020, non solo non hanno ancora ricevuto un taglio di prezzo, ma hanno addirittura subito un rincaro. Insomma, siamo in una situazione ben differente rispetto a quando PS4 Pro venne lanciata a 400 euro (410 euro nei nostri lidi), mentre PS4 base subiva una riduzione di ben 100 euro.
Infine, entrano purtroppo in gioco la forza del brand PlayStation e l'assenza di concorrenza. Con un pubblico estremamente fidelizzato e senza una potenziale "Xbox Series X Pro" a porsi come alternativa e, in generale, con un'Xbox ai minimi storici in ambito console, Sony può fare davvero un po' quello che le pare con PS5 Pro e avere comunque successo. E questa sorta di monopolio (si, c'è Nintendo Switch, ma gioca in una lega a parte) dovrebbe davvero preoccupare: se questo è il risultato con PS5 Pro, immaginate una possibile PS6 in una situazione di mercato dove Microsoft sembra sempre più intenzionata a smarcarsi quanto più possibile dal concetto di hardware casalingo tradizionale.
Chiaramente l'analisi di queste e tutte le altre dinamiche che potrebbero o meno aver portato all'impressionante cifra di 799 euro per PS5 Pro non dovrebbero neppure interessare al consumatore e non cambia di una virgola il fatto che anche in sede di recensione il prezzo è stato generalmente percepito come troppo alto rispetto a quanto offerto. Ciò fa di PS5 Pro una pessima console? I test fatti confermano piuttosto il contrario, con differenze più o meno sostanziali in base al gioco preso in esame e l'impegno da parte degli sviluppatori. Più che di una "pessima console", forse parliamo di un "pessimo prezzo" per il mercato di riferimento. Solo il tempo ci dirà se effettivamente e in quale misura ciò si dimostrerà un ostacolo al successo della console. Dopo PlayStation Portal, personalmente ci andrei cauto a pronosticare un possibile flop commerciale. E voi? Parliamone.