Dopo anni difficili, la divisione semiconduttori di Samsung sembra pronta a voltare pagina. La produzione di massa dei wafer a 2 nanometri con architettura GAA (Gate-All-Around) è iniziata alla fine di settembre e, secondo quanto riportato, i primi chip a sfruttare questa tecnologia saranno quelli dell'imminente Exynos 2600. L'avvio di questa fase rappresenta un passaggio cruciale per l'azienda coreana, che da tempo cerca di recuperare terreno su TSMC nel mercato delle fonderie.
Durante un recente incontro presso l'Ufficio Presidenziale sudcoreano, diversi dirigenti del settore hanno discusso delle prospettive del comparto. Tra questi, Song Jae-hyuk, presidente e CTO della divisione Device Solutions di Samsung, ha sottolineato i progressi significativi raggiunti con il nodo produttivo a 2 nm.
L'avanzamento del processo produttivo a 2nm
Secondo quanto riportato dal quotidiano Chosun, l'obiettivo di rendimento del processo a 2nm GAA di Samsung è stato recentemente rivisto al rialzo: dal 50% iniziale al 70% entro la fine dell'anno. Si tratta di un segnale di fiducia nelle capacità produttive della compagnia, che mira non solo a consolidare la propria posizione, ma anche a insidiare il ruolo di leader nel mercato globale delle fonderie. Il progresso tecnologico raggiunto suggerisce che il nodo di prossima generazione è ormai pronto per essere implementato su larga scala.
Durante l'incontro, Song Jae-hyuk avrebbe espresso l'intenzione di riportare Samsung al primo posto nel settore, superando TSMC grazie al nodo a 2nm. Fonti vicine all'azienda riferiscono che il design di seconda generazione del processo GAA è già stato completato, mentre lo sviluppo della versione successiva, denominata SF2P+, dovrebbe concludersi entro due anni. Il tutto mentre TSMC pensa al nuovo processo produttivo, con i primi lavori per i chip a 1,4 nm già nel 2025.
Anche SK hynix, altra protagonista dell'industria coreana dei semiconduttori, ha riconosciuto la portata di questo traguardo. Il presidente della società, Song Hyun-jong, ha definito l'adozione del nodo a 2nm un "punto di svolta" per l'intero settore, evidenziando la necessità di un forte sostegno governativo per affrontare sfide legate alle tecnologie emergenti e alla carenza di risorse umane qualificate. La collaborazione tra imprese e istituzioni si rivela quindi essenziale per sostenere la competitività nazionale nel lungo periodo.
Un portavoce anonimo, citato dai media locali, ha confermato che il processo produttivo sta procedendo in linea con gli obiettivi prefissati: "Con l'avvicinarsi della produzione di massa dei chip a 2nm, i risultati ottenuti dimostrano che Samsung sta raggiungendo in modo stabile i target di resa e di prestazioni." Tanto che Qualcomm e MediaTek starebbero valutando di cambiare fornitore per i chip a 2nm: da TSMC a Samsung.
Sul fronte dei prodotti, l'Exynos 2600 sarà il primo chip commerciale basato sulla tecnologia a 2nm GAA. I test interni iniziali indicano prestazioni superiori rispetto alle soluzioni concorrenti, tra cui l'A19 Pro di Apple e lo Snapdragon 8 Elite Gen 5 di Qualcomm. Naturalmente, i risultati finali potranno variare nelle versioni destinate al mercato, ma le premesse suggeriscono che Samsung abbia compiuto un notevole salto qualitativo rispetto alle generazioni precedenti.