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Sony, Jim Ryan: l'accordo con Microsoft era necessario per contrastare Google Stadia

Jim Ryan conferma l'intenzione di Sony di continuare a puntare sull'hardware, tenendo però lo sguardo puntato sulle evoluzioni in atto nel mercato.

NOTIZIA di Davide Spotti   —   05/06/2019

In una nuova intervista pubblicata da CNET, Jim Ryan di Sony ha confermato che l'accordo con Microsoft in materia di cloud gaming è stato necessario per contrastare l'arrivo sul mercato di Google Stadia.

A tal proposito, il dirigente afferma che il percorso di avvicinamento alla prossima generazione di console sarà "probabilmente più interessante di qualsiasi altra che abbiamo visto in passato", proprio perché debutterà sul mercato un nuovo competitor.

"Ovviamente abbiamo un nuovo concorrente annunciato di recente nel settore dei videogiochi, e c'è la possibilità che ne arrivino altri", ha aggiunto Ryan. "Il panorama sta cambiando rapidamente. Se ci limitiamo a fare affidamento sul mondo che abbiamo conosciuto negli ultimi 25 anni, c'è il rischio che gli eventi attorno a noi ci colgano di sorpresa. Dobbiamo quindi avere una mentalità aperta e cercare di fare le cose seguendo un approccio che non abbiamo avuto in passato."

Ryan dice anche che l'intesa siglata con Microsoft è una manifestazione del nuovo approccio di Sony per il futuro del marchio PlayStation. L'accordo è stato firmato il mese scorso, sebbene i dettagli debbano ancora essere definiti.

Sony, spiega Ryan, intende portare il servizio PlayStation Now "al livello successivo", nell'intento di renderlo una valida alternativa a Stadia e a Project xCloud di Microsoft. Nel prossimo futuro il principale pilastro del business di Sony continuerà ad essere l'hardware, che rimane una necessità per gli obiettivi e le ambizioni della casa giapponese.

"Qualsiasi transizione sarà costante e graduale", ha concluso Ryan in merito alla rivoluzione promessa dal cloud. "Ho creato aziende PlayStation in tutto il mondo, posso raccontarvi dell'infrastruttura di cui disponiamo in alcune parti del pianeta dove abbiamo mercati molto importanti, e non saranno favorevoli a un modello interamente in streaming ancora per diversi anni".