Amettiamolo, lo State of Play di ieri sera non è stato un granché. Anzi, forse è stato il peggiore di sempre (secondo alcuni se la batte con quello di Star Ocean, che risale a fine 2021, ma secondo chi scrive è stato peggiore questo). Si è trattato di un evento trascurabile, con annunci deboli che non necessitavano di un palco simile per essere fatti e che in condizioni diverse avrebbero avuto addirittura maggior rilievo.
Lo State of Play precedente è datato 14 settembre e anch'esso era senza grandi nuovi annunci. C'era comunque God of War Ragnarok in arrivo, quindi non fu male perché consentì di dare uno sguardo più approfondito alla nuova avventura di Kratos. Da quel momento però è sceso un grosso silenzio, lancio di Ragnarok a parte. Nei mesi successivi gli sforzi di Sony si sono concentrati nella promozione di PlayStation VR2, il suo visore per la realtà virtuale di nuova generazione, senza però grossi eventi dedicati. Naturalmente non tutti quelli che possiedono PS5 sono interessati a questa periferica, che oltretutto costa più della console stessa. Sony di suo ha dovuto per forza provare a concentrare l'attenzione su di essa, lasciando però tutti i disinteressati a bocca quasi asciutta. Di fatto, se non si guarda a PlayStation VR2, per adesso nel 2023 l'unica esclusiva PlayStation Studios di peso annunciata è Marvel's Spider-Man 2 di Insomniac Games, di cui comunque si sa poco o nulla.
Ora, dopo sei mesi di presenza discreta sulle scene, mettiamola così, a febbraio 2023 era lecito attendersi da Sony uno State of Play non diciamo effervescente, ma quantomeno che non fosse di nuovo incentrato da una parte sulla VR e dall'altra solo su giochi già ben conosciuti. Per dire, Tchia e Humanity sono deliziosi, Resident Evil 4 è sicuramente attesissimo, Goodbye Volcano High può rivelarsi più che interessante e l'arrivo su console di Baldur's Gate 3 è a suo modo una grande notizia. Purtroppo non c'è niente che dia una prospettiva concreta sui prossimi mesi (non anni) della console. La selezione effettuata sembra una raccolta di titoli casuali messa insieme per organizzare uno spettacolo riempitivo, che in condizioni normali andrebbe anche bene, ma dopo così tanti mesi di "calma" è naturale che fomenti sentimenti non proprio positivi nei videogiocatori.
Mettiamoci anche che il piatto forte della serata, Suicide Squad: Kill the Justice League, si è rivelato molto deludente (far fare un looter shooter live service al team degli Arkham è un po' una forzatura, per usare un eufemismo) e ha l'amaro in bocca a tanti osservatori. Quindi, il gioco che più di tutti avrebbe dovuto galvanizzare la platea, si è rivelato quello che l'ha depressa maggiormente.
Ora non rimane che aspettare il vociferato showcase generale PlayStation che sarebbe in preparazione per i prossimi mesi, così da sapere una volta per tutte se il 2023 di PS5 sarà solo questo. Come terzo anno della nuova console, non sarebbe proprio il massimo, a dirla tutta e mostrerebbe ancora una volta in modo plastico quanto questa generazione stia faticando a ingranare rispetto alle precedenti.