to a T non ha venduto bene, tanto che Keita Takahashi sta pensando seriamente a cosa fare del suo futuro, aprendosi all'ipotesi di lasciare l'industria dei videogiochi.
L'autore di Katamari Damacy non sa se c'è più spazio per giochi strani e originali come i suoi in ambito videoludico, stando a quanto ha raccontato in un'intervista concessa alla testata GamesRadar+.
Marginalizzato
Dopo aver parlato del suo lavoro e della sua esperienza, l'intervistatore ha chiesto a Takahashi se gli piace lavorare per delle nicchie o se ha mai desiderato puntare a qualcosa di più "grande".
"Non credo che qualcuno provi davvero a creare giochi di nicchia." ha spiegato l'autore giapponese, proseguendo: "L'etichetta "gioco di nicchia" è solo un risultato. So che i miei giochi sono lontani dal mainstream. Di recente sono tornato in Giappone, e uno dei motivi è stato che to a T non ha venduto bene. Questo è uno dei rischi dell'essere indipendenti, e sono disposto ad accettarlo, ma non penso che sia una questione di nicchia o tradizione: è una questione di piacere o meno alle persone."
"Credo che ci sia ancora spazio per nuove idee e, sfortunatamente, To a T semplicemente non era una buona combinazione. Ma la situazione è quella che è." Ha concluso con una certa amarezza.
Parlando del suo prossimo progetto, Takahashi è stato ancora più amaro: "Il mio prossimo obiettivo è sostenere i miei figli e trovare per loro una scuola in Giappone. Poi, se sentirò di non appartenere all'industria dei videogiochi, dovrò cercare altro."
Purtropo non è sicuro che l'industria abbia ancor aspaizo per giochi strani e sperimentali come i suoi: "Non ne sono sicuro, ma per me sta decisamente diventando più difficile."
Takahashi sarebbe anche aperto a tornare a lavorare sulla serie Katamari Damacy, con nuove idee. Ma chissà com'è andato l'ultimo episodio, Once Upon A KATAMARI, visto che non se n'è parlato moltissimo.