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TotalBiscuit: moglie vuole rimuovere tutti i video da YouTube a causa dell'intelligenza artificiale

Genna Bain, la moglie di John "Totalbiscuit" Bain, pensa di rimuovere tutti i suoi video da YouTube perché teme l'uso che potrebbero farne con l'intelligenza artificiale.

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   13/03/2023
TotalBiscuit: moglie vuole rimuovere tutti i video da YouTube a causa dell'intelligenza artificiale

Genna Bain la moglie del compianto critico videoludico John "Totalbiscuit" Bain, sta pensando di rimuovere tutti i video del marito da YouTube, perché teme l'uso che potrebbero farne tramite l'intelligenza artificiale. Più precisamente, pare che qualcuno possa aver addestrato un'intelligenza artificiale usando la voce di John Bain, per poi usarla in post di commento sociale e politico.

La donna non vuole che ciò che resta di suo marito sia conservato e manipolato in questo modo.

Al momento X/Twitter ha dei problemi
e non è possibile caricare il post

John "Totalbiscuit" Bain è morto di cancro nel 2018, all'età di 33 anni. La sua eredita di video, con recensioni, podcast, interviste e molti altri contenuti editoriali, è rimasta su YouTube, gestita proprio dalla moglie Genna.

Purtroppo molti temono che gli sforzi della donna per impedire alle intelligenze artificiali di appropriarsi della voce del marito siano vani. Nel subreddit r/Cynicalbritofficial tutti sono empatici verso la sua situazione, ma non credono che serva a molto togliere i video da YouTube, perché ciò che è apparso una volta su internet sarà su internet per sempre. Tradotto: anche se la Bain rimuoverà i video, è certo che qualcuno li abbia già archiviati e conservati, per i fan e proprio a uso e consumo delle intelligenze artificiali.

Va detto che in casi del genere le nuove tecnologie basate sul machine learning mostrano il loro volto più inquietante e cinico, che consente il furto dell'identità di persone morte a fini economici, senza alcun rispetto per chi se n'è andato e per chi rimane.

Del resto i recenti provvedimenti, come quello dell'Copyright Office USA, che ha stabilito come le immagini generate dalle intelligenze artificiali non possano essere coperte dal diritto d'autore, non sono serviti a molto per fermare la marea. In particolare i siti che offrono voci create con le IA, di solito copiate da celebrità di tutto il mondo, si sono dimostrati particolarmente rapaci.