Come saprete, Il CEO di Ubisoft, Yves Guillemot, ha istituito un "Comitato per la Trasformazione" della compagnia, dove ha piazzato anche sui figlio Charlie, che ha l'obiettivo di guidarne l'evoluzione per rivitalizzarla, dopo gli insuccessi degli ultimi anni. L'emittente francese BFM Tech & CO ha avuto modo di leggere una recente email interna, scritta da Guillemot senior, in cui viene detto che il comitato, composto da dieci persone e scelto direttamente da Guillemot, avrà 100 giorni di tempo per tracciare una nuova direzione per le operazioni future di Ubisoft.
Tra le prime iniziative, si parla di una riduzione dei costi fissi di circa 100 milioni di dollari nei prossimi due anni, che potrebbe tradursi in licenziamenti di massa tra i vari studi.
La lettera
"Abbiamo appena superato un momento monumentale nella storia di Ubisoft che, rafforzato da questo accordo e dal successo di Assassin's Creed Shadows, beneficerà di una nuova linfa vitale", ha scritto Guillemot. "Il futuro richiede nuova energia e passione per i giochi, che rispecchi il momento attuale."
La lettera conferma di fatto l'aggiunta di Charlie Guillemot al comitato, che co-dirigerà il gruppo insieme a Marie-Sophie de Waubert, Chief Studios & Portfolio Officer di Ubisoft. Charlie aveva precedentemente ricoperto il ruolo di Studio Manager presso Owlient (sussidiaria di Ubisoft e sviluppatore di Howrse), ma lasciò l'azienda nel 2021 dopo le critiche ricevute per aver approvato l'associazione di simboli appartenenti al movimento Black Lives Matter alla fazione malvagia UMBRA in Tom Clancy's Elite Squad.
Oltre a Charlie Guillemot e Marie-Sophie de Waubert, il Comitato per la Trasformazione sarà composto da:
- Alain Corre (Direttore Esecutivo per Europa, Medio Oriente e Asia-Pacifico)
- Cécile Russeil (Chief Legal Officer)
- Christophe Derennes (Direttore Generale di Ubisoft Montréal)
- Jean Guesdon (Brand Content Manager della serie Assassin's Creed, Direttore Creativo di Black Flag e Origins)
- Michaël Montaner (VP della Trasformazione)
- Nicolas Rioux (Co-fondatore e Direttore Generale di Ubisoft Québec)
- Sébastien Froidefond (Chief People Officer)
- Stéphanie Perotti (SVP dei Servizi Online)
Le polemiche non mancano per le scelte di Guillemot senior che, pressato dalla stampa, ha affermato che Charlie non guiderà il comitato, affermando l'esatto contrario di quanto viene scritto nella lettera:
"Per aiutarmi a portare nuova linfa vitale nell'azienda, ho deciso di proporre a mio figlio Charlie Guillemot di partecipare alle riflessioni sulla trasformazione dei nostri brand e studi. Insieme a Marie-Sophie de Waubert, sarà responsabile del Comitato per la Trasformazione."
Oltre al compito di "rivitalizzare" le operazioni di Ubisoft, il comitato avrà anche il compito di guidare le strategie interno, come confermato nel Rapporto Finanziario 2024-2025, che prevede una riduzione dei costi fissi di almeno 100 milioni di euro entro i prossimi due anni, che seguono i 200 milioni di risparmi ottenuti nel 2024 chiudendo tre studi (Leamington Studio, Ubisoft Reflections e lo studio di supporto di Düsseldorf/Stockholm) e licenziando personale.
Il ritorno di Charlie non sembra essere visto di buon occhio dai dipendenti di Ubisoft, che lo vedono come vero e proprio nepotismo, ossia come il tentativo di passare la compagnia al figlio, stando a quanto riportato dalla testata. Inoltre, molti dei nomi coinvolti nel comitato sono dei fedelissimi di Guillemot, visti come i fautori del declino di Ubisoft, quindi come incapaci di far recuperare terreno alla compagnia. Inoltre, l'email non sarebbe ancora stata inviata agli studi di sviluppo, per non gettare benzina sul fuoco dell'attuale incertezza, già altissima.