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Ubisoft: il CEO Yves Guillemot risponde alla lettera di protesta dei dipendenti, rassicurandoli

Il CEO di Ubisoft, Yves Guillemot, risponde alla lettera di protesta dei dipendenti con una email: ecco le sue parole.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   30/07/2021

Ieri, circa 500 sviluppatori ed ex-sviluppatori di Ubisoft hanno firmato e pubblicato una lettera di protesta contro Ubisoft, Activision Blizzard e l'intera industria videoludica, relativa alle pessime condizioni di lavoro e alle sistematiche molestie che molti sviluppatori (prima di tutto donne) hanno dovuto subire nel corso degli anni. Ora, il CEO della compagnia francese, Yves Guillemot, ha risposta con una email, condivisa su Twitter da Stephen Totilo.

Ecco a voi la traduzione della email inviata da Guillemot:

"Ciao a tutti,
Come molti di voi sanno, ieri è stata pubblicata una lettera aperta firmata da attuali ed ex membri del team Ubisoft. Per quelli di voi che non l'hanno vista, potete trovare l'articolo qui insieme alla nostra dichiarazione esterna. Questa lettera ha espresso un forte sostegno per gli sviluppatori di Activision Blizzard e ha chiesto un cambiamento su larga scala nel nostro settore. Ha anche sollevato preoccupazioni su Ubisoft e sulla nostra cultura. Abbiamo esaminato questa lettera come team di leadership, e prendiamo seriamente le questioni che solleva. Per questo motivo, voglio ribadire personalmente il nostro impegno a creare un cambiamento reale e duraturo in Ubisoft.

Abbiamo fatto importanti progressi nell'ultimo anno. Dalla scorsa estate abbiamo implementato nuovi strumenti di segnalazione anonima, rinnovato i nostri processi HR tra cui nuove politiche globali per prevenire e gestire la discriminazione, le ritorsioni, le molestie, installato un nuovo codice di condotta, lanciato una formazione obbligatoria, istituito un gruppo di revisione dei contenuti e stiamo portando una nuova leadership nei principali studi, HR, D&I, Editoriale e Produzione. Questi sono importanti passi avanti, ma questo è un lungo processo, e c'è ancora più lavoro da fare. La lettera di ieri esprime la preoccupazione dei dipendenti che vogliono rendere Ubisoft un posto migliore.

Abbiamo capito chiaramente da questa lettera che non tutti hanno fiducia nei processi che sono stati messi in atto per gestire le segnalazioni di cattiva condotta. Questa è una priorità assoluta per Anika [ndr. Anika Grant], che continua a garantire che tali processi siano solidi e indipendenti. Oltre ai nostri processi attuali, stiamo reclutando un nuovo VP Global Employee Relations.

Ho sempre apprezzato la libera espressione in Ubisoft, e credo fortemente che questo sia fondamentale per noi. Ecco perché l'anno scorso abbiamo avviato più di 300 sessioni di ascolto con più di 1500 membri del team, così come il sondaggio a livello aziendale e l'audit globale. Il feedback di queste iniziative è stato prezioso per portare avanti il nostro piano, e offriremo nuove sessioni per tutti voi per condividere ulteriori pensieri e feedback su questi argomenti. Un nuovo sondaggio aziendale (precedentemente noto come Express Yourself) sarà lanciato prima della fine dell'anno. Continueremo anche a potenziare la rete del nostro Employee Resource Group (ERG), creando più visibilità e supporto alla leadership per continuare a portare nuove idee e iniziative al tavolo.

Potete aspettarvi un altro aggiornamento nel terzo trimestre, compresi i prossimi passi sul progetto Valori, D&I e la nostra roadmap HR. Vi incoraggio a continuare a condividere i vostri feedback e le vostre esperienze; potete mettervi in contatto con me personalmente, parlare con il vostro management o condividere commenti su Mana. Io e l'intero team di leadership siamo impegnati a costruire una Ubisoft migliore per tutti noi.

Yves"

A questo indirizzo, invece, potete leggere la lettera originale dei dipendenti di Ubisoft. Diteci, cosa ne pensate della risposta di Guillemot?