Ubisoft ha confermato di aver licenziato 45 posizioni nell'ambito della sua ultima tornata di tagli. I posti di lavoro sono stati tagliati per "riorganizzare le nostre strutture centrali di Global Publishing e Asia-Pacifico" e per "migliorare la nostra efficienza collettiva".
Ubisoft ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Negli ultimi mesi, ogni team di Ubisoft ha esplorato i modi per snellire le nostre operazioni e migliorare la nostra efficienza collettiva in modo da essere meglio posizionati per il successo a lungo termine. In questo contesto, oggi abbiamo annunciato un'ulteriore riorganizzazione delle nostre strutture centrali Global Publishing e APAC per adattarle all'evoluzione del mercato con un approccio più efficiente e agile. Questi cambiamenti avranno un impatto complessivo su 45 posizioni. Non si tratta di decisioni prese alla leggera e stiamo fornendo un supporto completo ai nostri colleghi colpiti. Vogliamo inoltre condividere la nostra massima gratitudine e il nostro rispetto per i loro numerosi contributi all'azienda".
I tanti licenziamenti dell'industria videoludica
Questa ondata è solo la più recente per i licenziamenti di massa che proseguono dallo scorso anno.
Ubisoft ha licenziato oltre 1.000 lavoratori nel 2023. Nel gennaio 2024, Microsoft ha tagliato 1.900 persone dalla sola divisione Xbox (Bethesda, Activision comprese). A febbraio, Sony ha licenziato 900 persone. Anche Twitch e GameStop hanno registrato licenziamenti di massa.
Se aggiungiamo Epic, EA, Amazon, Embracer e i tanti altri team mondiali che hanno licenziato i propri dipendenti, secondo le stime si parla di oltre 6.000 licenziamenti nel solo 2023.