Ubisoft ha deciso per la chiusura di Ubisoft Italia, ma senza toccare lo studio di sviluppo Ubisoft Milan, a cui si deve la serie Mario + Rabbids. Di fatto si tratta di due compagnie differenti, pur facendo parte della stessa multinazionale e avendo sede nello stesso territorio. A essere coinvolto sarebbe infatti unicamente la filiale di Ubisoft che si occupa della distribuzione, pubbliche relazioni e marketing in Italia.
La decisione arriva a seguito dell'annunciata ristrutturazione globale della compagnia, che inevitabilmente ha toccato anche il nostro paese. In queste ore sta circolando su altre testate italiane l'indiscrezione sulla chiusura totale di Ubisoft in Italia, informazione in buona parte inesatta.
A confermare la notizia, viene anche il registro delle imprese, dove Ubisoft Italia risulta in liquidazione dal 23 febbraio 2023.
Multiplayer.it ha contattato Ubisoft per un commento, ricevendo la seguente dichiarazione ufficiale: "La divisione di Publishing di Ubisoft sta lavorando a una riorganizzazione delle sue filiali europee. Si tratta di un processo attualmente in corso e non abbiamo ulteriori dettagli da condividere in questa fase. Si prega di notare che, in quanto parte del ramo di Ubisoft dedicato allo sviluppo, Ubisoft Milan non è coinvolta in tale riorganizzazione".
Sebbene la comunicazione non scenda nei dettagli, stando a quanto emerso in occasione della chiusura della sede del Benelux, l'obiettivo sarebbe quello di ridurre i costi fissi non necessari, come l'occupazione di uffici e magazzini, smantellando l'ala della compagnia che si occupa della distribuzione fisica dei giochi, un mercato che a detta dei vertici di Ubisoft è in grossa crisi e che non giustificherebbe più una presenza così capillare su ogni territorio.
Ubisoft nasce nel 1986 dai cinque fratelli Guillemot, che all'epoca erano interessati soprattutto alla distribuzione dei giochi USA in Francia e alla pubblicazione di giochi sviluppati internamente. Forte di successi come Rayman e la serie Assassin's Creed, Ubisoft è cresciuta enormemente nel corso degli anni, raggiungendo i 21.000 dipendenti e diventando uno dei maggiori editori mondiali di videogiochi.
A settembre 2022, il colosso cinese Tencent ha acquisito il 49,9% delle quote della compagnia Guillemot Brothers spendendo 300 milioni di euro tra azioni (200 milioni di controvalore) e aumento di capitale (100 milioni di controvalore), ottenendo così anche il 5% dei diritti di voto in Ubisoft.
Recentemente Ubisoft ha annunciato che gli ultimi risultati finanziari sono stati al di sotto delle aspettative, comunicando la cancellazione di diversi progetti e il rinvio di Skull and Bones. Tra le strategie di ricrescita della compagnia francese figurano una forte enfasi sulla serie Assassin's Creed e il taglio di costi superflui.