Un capo graphic designer di uno studio di videogiochi giapponese, ha svelato che i candidati per ruoli artistici vengono obbligati a disegnare dal vivo durante il colloquio di lavoro, per dimostrare le loro capacità, a causa dell'aumento dell'uso dell'intelligenza artificiale generativa. Il rischio è quello di assumere dei brocchi bravi solo con i prompt.
La storia viene dalla testata giapponese Daily Shinko, in cui viene raccontata la decisione di un'associazione turistica di cancellare un concorso attivo da vent'anni, perché ormai è diventato impossibile distinguere le opere realizzate da esseri umani da quelle generate dall'IA.
I brocchi armati di IA
L'articolo analizza altri modi in cui l'IA generativa sta influenzando il mondo del lavoro e cita il suddetto studio giapponese di videogiochi, di medie dimensioni, che ha cambiato il suo modo di valutare i potenziali dipendenti proprio per contrastare l'eccesso di falsi artisti che ormai circolano sul mercato.
Secondo una fonte, che si è fatta chiamare Mr B, capo graphic designer dello studio, chiunque si candidi a una posizione artistica deve realizzare un'opera direttamente durante il colloquio, invece di presentare semplicemente un portfolio dei lavori passati.
"Molte persone sostengono che le immagini generate dall'IA siano delle creazioni proprie", ha spiegato B. "Ci è capitato di assumere persone del genere, per poi scoprire che non erano produttive, e questo ha causato diversi problemi."
"Per questo abbiamo cambiato il processo di assunzione: ora richiediamo ai candidati di disegnare qualcosa di persona durante il colloquio, così possiamo verificarne le reali competenze. Per chi si occupa di selezione del personale è un'enorme seccatura, e sembra quasi un ritorno al passato, ma so che molte altre aziende stanno facendo lo stesso."
La fonte aggiunge che, sebbene questa sia la situazione attuale, potrebbe cambiare in futuro, visto che la dirigenza continua a chiedersi se "sia davvero necessario assumere creativi quando l'IA generativa funziona già bene" oppure se "sia il caso di assumere persone esperte nell'uso dell'IA generativa".
Mr B afferma di essersi opposto costantemente a questa idea, ma di percepire che la sua posizione all'interno dell'azienda si sta gradualmente indebolendo. "Anch'io uso l'IA generativa come strumento di supporto nel mio lavoro", dice. "Ma credo fermamente che solo i creatori umani possano realizzare da zero personaggi e grafica davvero coinvolgenti. È proprio per questo che continuo a dire alla dirigenza che dovremmo assumere persone talentuose. Eppure l'azienda sembra orientarsi sempre più verso la promozione dell'IA generativa. Sono preoccupato che non colgano davvero il mio punto di vista."
Purtroppo non è stato svelato il nome dello studio di sviluppo, ma il discorso fatto è abbastanza chiaro. Ormai, sempre più studi utilizzano l'IA generativa per i loro titoli, che se vogliamo è il grande tema del nostro tempo.