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Gli USA creano una task force per l'IA insieme a OpenAI e Microsoft

Due procuratori generali USA hanno creato una task force sull'IA con OpenAI e Microsoft per sviluppare salvaguardie comuni.

NOTIZIA di Raffaele Staccini   —   14/11/2025
Task Force USA

Negli Stati Uniti cresce il dibattito sulla necessità di regolamentare l'uso dell'intelligenza artificiale. L'assenza di un quadro normativo federale lascia ampi margini di incertezza, in particolare per quanto riguarda la tutela dei minori e la gestione dei contenuti sensibili. Due procuratori generali, uno democratico e uno repubblicano, hanno quindi unito le forze per colmare questo vuoto con una vera e propria "task force".

Alla loro iniziativa hanno già aderito due dei principali attori del settore, offrendo la possibilità di sviluppare linee guida comuni su sicurezza e responsabilità. L'obiettivo è individuare rischi emergenti e definire misure preventive in un settore che evolve più rapidamente delle norme. La proposta non sostituisce un intervento legislativo nazionale, ma rappresenta un tentativo di creare una base condivisa sulle pratiche da adottare, in un momento in cui anche le stesse aziende mostrano approcci divergenti alla gestione dei contenuti e alla protezione degli utenti.

l'AI Task Force

La costituzione della AI Task Force è stata annunciata dal procuratore generale della Carolina del Nord Jeff Jackson e dal procuratore generale dello Utah Derek Brown. Entrambi sottolineano come il gruppo di lavoro miri a costruire salvaguardie minime per gli sviluppatori, con un'attenzione particolare verso i soggetti vulnerabili. OpenAI e Microsoft sono i primi firmatari, ma l'iniziativa è aperta a ulteriori adesioni di regolatori statali e imprese del settore. La scelta arriva in un Paese che, a livello federale, non dispone ancora di una normativa organica sull'IA. Negli ultimi mesi alcuni parlamentari hanno persino proposto restrizioni alla possibilità di introdurre nuove regole, una linea che avrebbe limitato la capacità degli Stati di far valere le proprie leggi. Jackson e Brown avevano già contribuito a bloccare un emendamento che avrebbe imposto una moratoria decennale sull'applicazione delle norme locali. L'unica legge federale recente è quella dedicata ai deepfake non consensuali, un ambito molto circoscritto rispetto alle sfide più ampie poste dalla tecnologia.

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La crescente attenzione alla sicurezza è legata anche ai casi riportati negli ultimi mesi, in cui alcuni sistemi di IA avrebbero influenzato negativamente gli utenti, contribuendo a disinformazione, comportamenti problematici o esposizione a contenuti inappropriati. Parallelamente, diverse piattaforme stanno intensificando gli sforzi per limitare l'accesso dei minori al materiale per adulti. Questi episodi hanno rafforzato la percezione che gli strumenti di controllo siano ancora insufficienti.

Il dibattito riguarda anche le differenze tra i principali sviluppatori. La posizione espressa dal CEO di OpenAI, favorevole a permettere interazioni destinate esclusivamente agli adulti dopo verifiche appropriate, contrasta con quella di Microsoft, che mantiene un'impostazione più restrittiva e orientata a una fruizione "family-friendly". Divergenze di questo tipo mostrano come il settore non abbia ancora definito un quadro comune sulle responsabilità nella progettazione dei modelli.

Secondo i promotori, la task force potrà offrire un contributo anche nella cooperazione tra Stati, facilitando la condivisione di informazioni sui rischi emergenti e su eventuali pratiche dannose da parte dei fornitori. Pur essendo volontarie, le linee guida del gruppo potrebbero influire sulle valutazioni dei procuratori generali in caso di azioni congiunte, rafforzando la capacità di intervento delle giurisdizioni locali.

Dalla posizione dei due procuratori emerge però anche la convinzione che il compito non possa ricadere soltanto sui regolatori statali. La mancanza di interventi federali strutturati viene descritta come un vuoto che rischia di lasciare gli Stati senza strumenti adeguati per affrontare un fenomeno che supera i loro confini. La task force diventa quindi una misura provvisoria destinata a contenere un problema più ampio.