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Valorant, Riot Games fa causa a NetEase per Hyper Front: è un clone spudorato

Riot Games porterà NetEase in tribunale con l'obiettivo di far chiudere Hyper Front, a suo avviso un sosia di Valorant, di cui è stato infranto il copyright.

Valorant, Riot Games fa causa a NetEase per Hyper Front: è un clone spudorato
NOTIZIA di Stefano Paglia   —   10/12/2022

Riot Games ha intentato una causa legale contro NetEase per via di Hyper Front, uno sparatutto mobile che a suo avviso è un sosia spudorato di Valorant. Il suo obiettivo è quello di portare alla chiusura dei server del gioco e ottenere un risarcimento per danni.

L'avvocato di Riot Games, Dan Nabel, ha dichiarato a Polygon che la causa verrà discussa nei tribunali di Regno Unito, Germania, Brasile e Singapore. I documenti dell'azione legale cambiano in base alla legislazione del paese, ma fondamentalmente il minimo comune denominatore è il fatto che il titolo della compagnia cinese "copia parti sostanziali di Valorant".

Hyper Front, come Valorant, è uno sparatutto free-to-play in prima persona dove squadre di cinque giocatori si danno battaglia di varie mappe e modalità. Valorant è disponibile dal 2020 su PC, con una versione mobile in arrivo, e ha oltre 14 milioni di giocatori attivi al mese. Hyper Front invece è stato lanciato quest'anno su Android e iOS, ma non negli USA. Non ci sono dati ufficiali, ma solo su Google Play Store ha oltre un milione di download.

Secondo Riot Games, Hyper Front e Valorant hanno numerosi elementi in comune, come personaggi, mappe, armi, skin per armi, amuleti. Addirittura NetEase viene perfino accusata di aver copiato le statistiche di alcune bocche da fuoco. Potrete vedere alcuni esempi nella galleria sottostante.

A quanto pare NetEase ha modificato alcuni elementi dopo le prime lamentele di Riot Games, ma secondo la compagnia statunitense ciò non basta e tutt'ora persiste il reato di infrazione di copyright. Da qui la decisione di avviare un'azione legale su larga scala.

"Tutte le nostre scelte creative si rispecchiano nel gioco di NetEase", ha detto Nabel, l'avvocato di Riot Games. "Non pensiamo che cambiare il colore di un'abilità del personaggio o modificarne leggermente l'aspetto visivo cambi il fatto che si tratta di una violazione del copyright. È come quel vecchio detto: "Puoi mettere il rossetto su un maiale, ma rimane pur sempre un maiale".

Nabel ha detto a Polygon che la società sta contestando la questione in più tribunali perché "il copyright è territoriale", con leggi diverse in diverse aree del mondo. Come accennato in apertura, Riot Games punta di far chiudere il Hyper Front e ottenere un risarcimento da NetEase, seppur non viene specificato di quanto.

A proposito di Valorant, lui e altri giochi di Riot Games a breve saranno inclusi nel catalogo di Xbox Game Pass.