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Xbox e Activision: Microsoft ritratta l'accusa di incostituzionalità mossa all'FTC

Microsoft ha deciso di addolcire la propria posizione nei confronti dell'FTC, ritrattando le accuse di incostituzionalità mosse in precedenza.

Xbox e Activision: Microsoft ritratta l'accusa di incostituzionalità mossa all'FTC
NOTIZIA di Giorgio Melani   —   06/01/2023

Microsoft ha deciso di addolcire la propria posizione contro la Federal Trade Commission (FTC, l'antitrust americana) ritrattando l'accusa di incostituzionalità che aveva mosso precedentemente all'ente in questione, nei momenti immediatamente successivi alla decisione della commissione di portare la compagnia in tribunale per bloccare l'acquisizione di Activision Blizzard.

In un comunicato ufficiale, il portavoce David Cuddy di Microsoft ha spiegato che l'affermazione precedente è sbagliata e ammette che l'accusa di incostituzionalità non ha fondamento, riconoscendo invece l'importanza dell'FTC nella protezione della competizione e dei consumatori.

"L'FTC ha una missione importante nella protezione della competizione e dei consumatori e abbiamo aggiornato la nostra risposta per omettere alcune affermazioni che portavano ad accuse riguardanti la sua funzione rispetto alla Costituzione. Abbiamo inizialmente valutato tutti i potenziali argomenti sul tavolo internamente e avremo dovuto abbandonare alcune posizioni prima di andare in tribunale. Abbiamo apprezzato il feedback ricevuto sulle nostre difese e stiamo comunicando direttamente con coloro che stanno esprimendo dubbi per rendere chiara la nostra posizione".

Sembra trattarsi di una notevole riduzione dell'aggressività da parte di Microsoft, chiaramente per creare un clima più distensivo prima della battaglia legale che è appena iniziata con l'udienza preliminare di questa settimana.

In precedenza, Microsoft aveva riferito, in risposta all'accusa dell'FTC, che "la procedura della Commissione viola i diritti di Microsoft a portare avanti l'operazione secondo il Quinto Emendamento", andando anche oltre e definendo "la struttura stessa di queste procedure amministrative" una violazione di tale emendamento e della Costituzione americana. A quanto pare, queste posizioni sono state giudicare un po' eccessive da parte della stessa Microsoft nei giorni seguenti, portando a una rimozione delle derive più estreme.

Nel frattempo, la CMA britannica ha rimandato la propria valutazione sull'acquisizione di Activision Blizzard, con una risposta che potrebbe arrivare il 26 aprile 2023. Secondo diversi analisti, l'acquisizione dovrebbe comunque andare in porto, anche se è probabile che Microsoft debba sottostare ad alcune concessioni ulteriori.