Xbox Series X e Project xCloud sono stati protagonisti di varie sessioni all'interno di Microsoft Game Stack Live, ovvero la serie di panel che la compagnia aveva organizzato per la GDC 2020 ma che, con lo spostamento di questa, sono stati poi trasmessi in streaming.
Anche in questo caso, come per la conferenza di presentazione di PS5 da parte di Mark Cerny di ieri, si è trattato di eventi dedicati soprattutto agli sviluppatori, anzi nel caso di Microsoft ancora più esplicitamente dedicati a questi, dunque non si tratta di informazioni rilevanti per il pubblico di massa, ma diversi dettagli interessanti per tutti sono comunque emersi.
Tra le varie cose, è emerso che lo sviluppo di Xbox Series X è iniziato nel 2016, prima dell'uscita di Xbox One X. Già da alcuni anni Microsoft ha portato avanti una profonda indagine sulle soluzioni tecnologiche da adottare, sperimentando anche diversi prototipi.
Molte tecnologie che sono state progettate per Xbox Series X verranno portate anche su PC e poi in ambito cloud gaming, con Microsoft che ha fatto presente come nello sviluppo anche dei giochi si tenga sempre in mente l'ambiente cloud, in modo da poter piazzare facilmente i titoli su xCloud senza dover stravolgerne gli elementi tecnici.
Nel corso dell'evento sono state mostrate le server blade di Project xCloud, che potete vedere in alcune immagini riportate qui sotto: a quanto pare per dimostrare il potenziale del servizio agli sviluppatori, Microsoft mostra semplicemente i giochi andare su piattaforme mobile e risulta sempre particolarmente impressionante la semplicità con cui viene effettuato il setup per far funzionare i titoli su cloud.
In generale, l'ambiente cerca di essere unificato, nel senso che i giochi sviluppati in ambito Xbox sono generalmente pronti per funzionare su xCloud, ma nel caso gli sviluppatori vogliano possono procedere anche a un'ottimizzazione ulteriore dei giochi in streaming. Da questo punto di vista, è spesso necessario agire su alcuni elementi di contorno come la visualizzazione dell'interfaccia e dell'HUD.
Il principio fondamentale di Microsoft per la next gen è l'unificazione dell'ambiente di sviluppo: la compagnia ha elaborato tecnologie e soluzioni creative per garantire la maggiore facilità possibile nel creare giochi per PC, Xbox e Project xCloud, facendo in modo che gli sviluppatori possano scegliere su quale macchina concentrarsi (Xbox Series X o PC, principalmente) e poi trasferire ed eventualmente scalare i giochi facilmente per farli funzionare bene su tutte le piattaforme dell'ecosistema.
In sostanza, l'idea è di far sfumare la tecnologia sullo sfondo e renderla un mero strumento nelle mani degli sviluppatori, cercando di eliminare il più possibile i colli di bottiglia tecnici che emergono spesso nel corso dello sviluppo. Anche in questo senso, la potenza di Xbox Series X è voluta per creare un "parco giochi" per la libera espressione del potenziale creativo degli sviluppatori, potenziando non solo la GPU ma anche la CPU per la costruzione di mondi quanto più possibile vivi e reattivi.
Tutto questo arriva dopo la rivelazione delle caratteristiche hardware di Xbox Series X, che ovviamente hanno consentito di effettuare un confronto con le specifiche tecniche di PS5.