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Age of Empires Mobile, la recensione dell'adattamento mobile della storica serie

Dopo una quantità di tempo sorprendentemente lunga, arriva anche Age of Empires Mobile, l'immancabile adattamento della storica serie di Microsoft: vediamo com'è andata.

RECENSIONE di Giorgio Melani   —   24/10/2024
La copertina di Age of Empires Mobile
Age of Empires Mobile
Age of Empires Mobile
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Un adattamento mobile di Age of Empires da parte Tencent: cosa potrebbe mai andare storto? Purtroppo anche in questo caso non possiamo fare a meno di notare come i pregiudizi vengano perfettamente confermati, in quanto Age of Empires Mobile rappresenta un po' tutto quello che i fan della serie temevano all'annuncio di questo progetto: un classico strategico da smartphone dalla scarsa profondità e che punta fortemente sulle micro-transazioni, con una caratterizzazione che vorrebbe richiamare qualcosa della storica serie di Ensemble e World's Edge, ma si ritrova al massimo a rappresentarne una sorta di parodia. Già nei primi minuti di gioco è possibile capire come i timori di chi paventava la trasformazione di Age of Empires in un anonimo RTS fantasy dal gusto un po' gacha a matrice asiatica siano decisamente fondati, nell'introduzione della storia.

La serie non ha mai avuto grandi velleità documentaristiche, ma i riferimenti storici ne sono sempre stati un elemento fondante. Ritrovarsi in questo caso alla prese con l'affascinante e fortissima principessa guerriera Josephine che fugge da un impero (pseudo-romano, si direbbe) in macerie a causa di invasioni barbariche, per poi allearsi con Giovanna D'Arco e altri personaggi del genere per cercare una spada sacra e dare vita a una nuova era di prosperità è veramente un po' troppo distante dagli standard classici.

Se non altro, questo primo impatto mette subito le cose in chiaro e fa capire come questo gioco non sia destinato ai fan di Age of Empires, ma al pubblico abituato agli RTS mobile, che potrebbero trovare affascinante l'associazione con un titolo leggendario nel genere. Dobbiamo dunque anche tenere in considerazione questa particolare ottica nel valutare il gioco in questa recensione di Age of Empires Mobile.

Battaglie psuedo-storiche

La meccanica del combattimento viene illustrata per prima in Age of Empires Mobile, e a prima vista riprende quella classica, solo che si presenta in forma estremamente semplificata.

La gestione della città ricorda la serie originale
La gestione della città ricorda la serie originale

Si tratta di creare e selezionare unità e inviarle contro il bersaglio, guardandole agire in maniera automatica e con esiti che dipendono sostanzialmente dai valori numerici, ovvero le dimensioni dell'esercito e la forza raggiunta, mentre mancano tutte le sfaccettature tipiche che nell'RTS di riferimento consentivano di organizzare l'azione delle singole squadre in maniera tattica e concertata. Anche qui, voler confrontare le due esperienze è probabilmente fuorviante, perché questo è un gioco sostanzialmente diverso, solo che alla lunga non riesce comunque ad essere coinvolgente in quanto troppo automatizzato e troppo legato al grinding, che ovviamente ha molto a che fare con la struttura free-to-play e le relative microtransazioni.

La possibilità di utilizzare Josephine e gli altri personaggi principali come degli eroi in battaglia, dotati di poteri peculiari, modifica un po' l'andamento classico degli scontri, con tanto di mosse speciali alquanto folli ma scenografiche. Manco a dirlo, questi personaggi devono essere sbloccati attraverso il solito sistema gacha, con tutte le questioni che ne conseguono in termini di bilanciamento, tra rarità dei combattenti, risorse richieste per ottenere i più forti e l'eventuale sfogo sulle micro-transazioni.

La navigazione tra le isole nelle 'tattiche insulari'
La navigazione tra le isole nelle "tattiche insulari"

Ribaltando la prospettiva e considerando questo essenzialmente come un titolo gacha, si può dire che la caratterizzazione risulta comunque interessante e un ottimo stimolo a cercare di evocare nuovi combattenti, in quanto il loro impatto sugli scontri è significativo. Anche la gestione degli eroi rientra pienamente nel canone dell'RPG mobile, con la possibilità di investire le risorse raccolte per incrementare le statistiche, cosa che risulta fondamentale per vincere gli scontri più avanti, in quanto tutto si basa essenzialmente sui valori numerici degli avversari più che sull'impostazione strategica.

Costruzione ed evoluzione

Qualche collegamento più solido alla tradizione di Age of Empires si riscontra nella costruzione e gestione della base, che richiama le dinamiche standard della serie sebbene risulti estremamente lineare e guidata.

Strutture e unità ricordano quelle classiche
Strutture e unità ricordano quelle classiche

Si ritrovano qui le classiche strutture e la creazione delle unità tipiche, con la possibilità di far evolvere progressivamente le singole costruzioni e la base centrale fino al passaggio da un'era all'altra, come da tradizione. Il problema è dato dal solito gioco delle attese che si innesca in questi frangenti quando si ha a che fare con i titoli free-to-play, che in questo caso trova terreno particolarmente fertile vista la quantità di elementi da curare a far progredire. Dopo una prima fase relativamente dinamica, presto si incappa in attese che possono durare varie ore e possono essere superate velocemente solo utilizzando ingenti quantità di risorse, cosa che ovviamente costringerebbe a rivolgersi alle microtransazioni.

Anche su questo fronte c'è chi si scandalizza e chi invece è ormai assuefatto a un sistema di gioco che è entrato nella consuetudine, e parlando di un gioco mobile bisogna trovare un equilibrio tra i due punti di vista, tuttavia è indubbio che un soluzione del genere snaturi alquanto la meccanica che dovrebbe essere propria di un Age of Empires, anche se in formato mobile.

La fase in stile Auto Chess dei combattimenti sulle isole
La fase in stile Auto Chess dei combattimenti sulle isole

Un bizzarro diversivo nelle fasi di costruzione è costituito dalla sezione delle "tattiche insulari", il cui collocamento nel gioco risulta un po' incomprensibile: si tratta di sezioni sullo stile di Auto Chess, che ci vedono affrontare vari eserciti all'interno di singole isole disposte in maniera progressiva. Qui la battaglia è ancora più automatizzata ma, se non altro, diventa fondamentale la corretta collocazione delle unità sulla scacchiera prima dell'avvio, con un minimo senso tattico che comunque risulta secondario rispetto al semplice confronto matematico tra le statistiche delle forze in campo.

Un bell'aspetto

Un elemento su cui si possono esprimere poche riserve è la grafica di Age of Empires Mobile, che risulta davvero di ottimo livello.

Gestione ed evoluzione dei personaggi
Gestione ed evoluzione dei personaggi

La caratterizzazione generale richiama quella classica della serie, soprattutto per quanto riguarda il design delle strutture nel corso dei secoli, e c'è una notevole cura nella costruzione di mappe e scenari, che appaiono molto dettagliati e ben costruiti, sebbene piuttosto "chiusi" come estensione. Molto affascinanti anche i modelli 3D di eroi e personaggi storici, per quanto lo stile un po' da RPG asiatico tenda a emergere qui come nella storia generale, con una certa più o meno celata tendenza alla rappresentazione di waifu di cui fare incetta utilizzando il sistema dei gacha. Funzionale anche l'interfaccia, sebbene la quantità di tasti da premere sia soverchiante, come spesso accade a questa tipologia di gioco, richiedendo un po' di tempo per capire precisamente ogni elemento dei menù.

Conclusioni

Versione testata Android, iPad
Digital Delivery App Store, Google Play
Prezzo Gratis
Multiplayer.it
5.5
Lettori (30)
4.7
Il tuo voto

Ci sarebbe piaciuto poter dire di abbandonare i pregiudizi che emergono naturali pensando a un adattamento mobile di Age of Empires da parte di Tencent, ma purtroppo non è questo il caso: Age of Empires Mobile incarna praticamente il cliché delle operazioni di questo tipo, prendendo l'illustre titolo dalla serie e applicandolo su uno strategico che si porta dietro tutte le caratteristiche deteriori del free-to-play moderno per smartphone. Non è tutto da buttare, a dire il vero: al di là dell'ottima realizzazione tecnica, c'è qualcosa che risulta in linea con la tradizione nella costruzione della città e anche negli scontri, ma il problema maggiore è che tutto risulta incanalato in un percorso che punta solo all'incremento numerico delle statistiche piuttosto che a un approccio strategico alle battaglie. Tralasciando la serie di riferimento, Age of Empires Mobile può piacere a chi apprezza l'RTS mobile e non disdegna attese e meccaniche gacha, ma è difficile non pensarla come un'occasione totalmente sprecata.

PRO

  • C'è qualcosa di Age of Empires nella costruzione e gestione della base
  • Di cose da fare ce ne sono sempre molte
  • Buona realizzazione tecnica

CONTRO

  • Non c'è un vero approccio strategico
  • Tutto troppo lineare e costretto lungo un percorso prestabilito
  • I riferimenti storici sono quasi inesistenti
  • Il meccanismo spinge inesorabilmente verso le microtransazioni