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Ball x Pit, la recensione del videogioco che non riuscirete a smettere di giocare

Alla base di questo irresistibile roguelite ci sono due classici come Breakout e Arkanoid, ma quella pallina ha molto altro da dire.

RECENSIONE di Fabio Di Felice   —   29/10/2025
Ball x Pit di Kenny Sun è un roguelite ispirato ad Arkanoid

Capire da dove arriva un videogioco non è sempre una semplice dissezione delle fonti d'ispirazione primarie. A volte, anzi, questa ricerca dà vita a storie sorprendenti e imprevedibili. Quando Kenny Sun ha avuto modo di parlare delle ispirazioni per Ball x Pit, il nuovo roguelite pubblicato da Devolver Digital - che mi sta togliendo il sonno da un bel po' di giorni - tutti hanno pensato che avrebbe parlato di Breakout o di Arkanoid. Il suo Ball x Pit è in effetti un videogioco che prende da certi meccanismi nati con i classici del 1976 e del 1986, ma li eredita "di rimbalzo". Sun ammette infatti di aver guardato non alla fonte primaria, ma a un gioco per mobile: PunBall. Ovviamente era quest'ultimo a pescare da Arkanoid. Sun ha poi fatto lo stesso per quanto riguarda le irresistibili meccaniche roguelite: sono l'eredità di altri videogiochi, tra cui Vampire Survivors di Poncle.

È interessante anche studiare rapidamente l'evoluzione di Ball x Pit, per cercare di decifrare il suo carattere magnetico. Pochi giorni fa, Kenny Sun e Devolver Digital hanno pubblicato un video intitolato "From prototype to full release", che ripercorre le tappe del progetto dai primi esperimenti a oggi: da un clone spudorato di Arkanoid, con il personaggio che si muove solo in orizzontale e la pallina che rimbalza senza variazioni da una parte all'altra, fino allo strano e affascinante titolo che è oggi. Il DNA è rimasto lo stesso, ma le ibridazioni si sono accumulate le une sulle altre: meccaniche GDR, una persistenza a schermo dei proiettili che rimanda ai bullet hell, la componente da city builder e la ricorsività del roguelite.

Far rimbalzare le sfere sulle pareti permette di colpire di rimbalzo gli avversari
Far rimbalzare le sfere sulle pareti permette di colpire di rimbalzo gli avversari

Il risultato è un serpente tentatore: all'inizio ti fa una certa impressione, sembra immensamente più semplice di quanto non si riveli dopo cinque, dieci, quindici partite, quando comincia a mescolare le carte in tavola. Lungo l'infinita discesa nella fossa che dà il titolo all'opera, continuano ad aggiungersi idee, a volte perfino così rivoluzionarie da cambiare l'identità stessa del gioco. Sempre più in profondità, senza paura.

Breakout all'infinito

Kenny Sun è un narratore minimalista. Gli bastano tre frasi in croce per raccontarci l'incipit della storia: "Ballbylon è caduta. Al suo posto resta una fossa profonda. E ora dei cacciatori di tesori scendono per arricchirsi." Tanto basta per dire tutto: una comunità che è sprofondata, la voglia di ricostruire, ma anche di esplorare cosa c'è lì sotto, che si è preso le vite e i tesori di un'intera civiltà. Lo stesso Sun definisce il tono della narrazione "epic but goofy", epico ma goffo. Non c'è molta ironia nelle descrizioni degli edifici che costruiremo e nemmeno dei personaggi che manderemo in missione; c'è però in altri elementi: i lavoratori in città che rimbalzano come palline impazzite da una parte all'altra per raccogliere risorse e costruire palazzi, il design assurdo delle palle speciali e dei nemici. È un gioco di contrasti, anzi, di scontri.

Di scontri si parla a tutti gli effetti: si sceglie un cacciatore di tesori - ognuno dotato di una palla speciale e di certe statistiche - e si scende nella voragine, dove file di nemici cominceranno ad avanzare dall'alto verso il basso, cercando di raggiungere il nostro personaggio. Il cacciatore può muoversi liberamente in tutto il livello e sparare delle palle che rimbalzeranno sulle pareti e sui nemici, infliggendo un certo danno. Bisogna impedire agli avversari di toccare la fila più in basso, altrimenti ci attaccheranno, intaccando la riserva di energia. Ball x Pit è tutto qui: Breakout, si diceva, Arkanoid. Ci sono però delle differenze molto evidenti che saltano all'occhio. La prima è legata alla palla. Nel gioco ci sono oltre quindici palle speciali, ognuna con delle proprietà uniche. Alcune possono congelare i nemici e impedirne il movimento, altre li avvelenano, li fanno sanguinare, li bruciano. Altre ancora hanno meccaniche molto sofisticate: palle fantasma che passano attraverso le file nemiche, palle che lanciano laser orizzontali o verticali capaci di fulminare un'intera riga o un'intera colonna.

Ogni nemico sconfitto lascia cadere delle gemme di esperienza che permettono al nostro personaggio di passare di livello. Al momento del level up ci viene data la possibilità di aggiungere una palla al nostro arsenale o di scegliere un bonus passivo. Scegliendo la prima opzione, il rateo di fuoco aumenta, così come gli effetti che siamo in grado di infliggere ai nemici. Scegliendo la seconda, otteniamo delle agevolazioni: mini palline che fanno danno velocemente, oppure un bonus ai danni, un incremento della percentuale di attacchi critici o magari la possibilità di generare, tra le unità nemiche, un candelotto di dinamite.

A volte la situazione si fa parecchio caotica...
A volte la situazione si fa parecchio caotica...

La partita procede con questo ritmo sostenuto, con due fasi intermedie rappresentate da nemici d'elite, e infine da un boss che chiude il livello. Bisogna mettere in chiaro una cosa: inizialmente Ball x Pit è cattivissimo. I nemici scendono rapidi (si può cambiare in tempo reale la velocità della partita) e inesorabili, i potenziamenti non arrivano abbastanza velocemente. Vi ritroverete costantemente a mettere le pezze su una fila o sull'altra, cercando di non farli scendere troppo. Si muore spesso, con partite che durano anche solo uno, due o tre minuti. Quando - miracolosamente - riuscirete a proseguire, il campo si allargherà e i nemici diventeranno più numerosi, ma anche i potenziamenti cominceranno ad accumularsi, rendendo ciò che succede a schermo ipnotico. Ci vogliono però almeno una decina di partite prima di capire bene come muoversi. La fase d'avvio prima della soddisfazione è lunga.

Evoluzione e fusione

Quando si passa di livello si può anche scegliere di potenziare una delle palle speciali che abbiamo a disposizione. Inizialmente se ne possono equipaggiare quattro, e altrettanti power up passivi. Tutto può essere portato fino al livello 3 e, raggiunto questo tetto, succede qualcosa che rende Ball x Pit ancora più difficile da mettere giù. Alcuni nemici lasceranno cadere un power up che permette di ottenere dei potenziamenti casuali, ma anche di fondere o far evolvere le palle speciali che hanno raggiunto il massimo livello. E qui si apre un mondo.

Alcune delle sfere più letali passano tra i nemici come una lama rovente nel burro
Alcune delle sfere più letali passano tra i nemici come una lama rovente nel burro

La fusione dà vita a una nuova palla a partire da due, unendo le caratteristiche di una e dell'altra. Oltre a liberare uno slot di equipaggiamento, con un po' di oculatezza si può dar vita a delle combo talmente forti da ribaltare la partita. Un esempio calzante in merito può essere la fusione di una palla che scatena dei laser sulla riga di nemici colpita e di quella che passa attraverso gli avversari. In questo modo, penetrando in tutta la colonna, i laser si propagheranno senza fermarsi. Altre combinazioni interessanti prevedono palle che si dividono all'impatto con altre esplosive. Questo trasforma il campo di battaglia in una polveriera. Le combo sono decine, centinaia forse, e nemmeno noi le abbiamo ancora scoperte tutte. Poi ci sono le evoluzioni.

Le evoluzioni si ottengono dall'unione di due determinate sfere di livello 3. A differenza delle fusioni, non si limitano a combinare gli effetti di una e dell'altra, ma hanno caratteristiche uniche che le rendono devastanti. Ce ne sono più di quaranta: alcune, come Nosferatu, generano dei pipistrelli a ogni rimbalzo che mordono gli avversari e li trasformano in vampiri; altre, come la Nuclear Bomb, danno vita a esplosioni in grado di sbalzare via le unità e di provocare dei fallout radioattivi che intaccano le difese di tutti i nemici sullo schermo. Ce ne sono che creano vortici di ghiaccio, mosche assassine che succhiano energia ai nemici e la restituiscono al giocatore.

Alla fine di ogni livello un enorme boss vi sbarrerà la strada
Alla fine di ogni livello un enorme boss vi sbarrerà la strada

Fusioni, evoluzioni e bonus passivi fanno parte di un intreccio che coinvolge anche le abilità dei singoli personaggi, a volte capaci persino di stravolgere le regole del gioco. Non vogliamo svelarvi tutti i modi sorprendenti in cui Ball x Pit si reinventa di continuo, ma ce ne sono alcuni molto curiosi: cercatori di tesori che scendono in campo solo in coppia, lanciando il doppio delle sfere; altri ancora che eliminano i rimbalzi, o che sono dotati di un enorme scudo che avvicina ancora di più il gioco ad Arkanoid. Ball x Pit è veramente un videogioco pieno di creatività, e potenzialmente ogni partita è profondamente diversa dalle altre. A volte, con alcuni protagonisti, sembra di giocare a un altro titolo.

C'era una casa tanto carina...

Tra una partita e l'altra si torna in superficie, sulle sponde dell'enorme voragine che rappresenta ciò che resta di Ballbylon. Qui si porta avanti la costruzione della città, forse la meccanica meno riuscita del gioco. Tutto è molto semplice: c'è un terreno a nostra disposizione sul quale possiamo far crescere campi di grano, foreste o costruire miniere che danno accesso alle risorse necessarie per edificare. Sullo stesso terreno (che possiamo allargare pagando moneta sonante) si possono piazzare anche edifici con proprietà speciali: alcuni sbloccano l'accesso a nuovi personaggi, altri ci conferiscono bonus alle statistiche, altri ancora aggiungono una vita extra per tornare in piedi quando si muore in partita. Si arriva anche qui a piegare le meccaniche base del videogioco. Nelle fasi avanzate, infatti, è possibile scegliere palle extra all'inizio della partita o scendere in campo con due personaggi anziché con uno solo, combinandone le abilità.

Con l'avanzare delle partite, la situazione del villaggio si fa sempre più complessa da gestire
Con l'avanzare delle partite, la situazione del villaggio si fa sempre più complessa da gestire

È proprio la meccanica di costruzione a lasciare un po' a desiderare: gli abitanti che si occupano di raccogliere le risorse e di costruire gli edifici possono essere lanciati come fossero delle palline da flipper. Ogni rimbalzo fa avanzare la realizzazione degli edifici. Ben presto, però, l'area diventa talmente affollata che gli incastri dei palazzi sembrano usciti da una partita di Tetris, e per far rimbalzare correttamente gli abitanti ci tocca costantemente spostare, girare, preparare percorsi. L'adrenalina di voler scendere in campo per superare i livelli è però talmente alta che questa fase finisce per rallentare un po' il ritmo, e alla lunga diventa difficile capire cosa abbiamo costruito e dove si trovi quell'edificio che vogliamo spostare o far passare di livello. A parte questo, lo scambio tra il sotto e il sopra nel loop di gioco è magnifico: in battaglia troviamo i progetti per i nuovi edifici, e in superficie costruiamo strutture che ci potenziano in battaglia. Tutto si incastra alla perfezione.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Microsoft Store, Nintendo eShop
Prezzo 14,99 €
Multiplayer.it
8.5
Lettori (9)
8.1
Il tuo voto

Ball x Pit ha infestato per giorni la nostra console, come uno spettro che non voleva schiodare, prendendosi sempre più spazio, sempre più tempo. È uno degli esempi più spietati di quei videogiochi che ti fanno dire: "ancora una partita e smetto", salvo che poi non si smette mai. Ogni scontro è stimolante, ogni costruzione del personaggio ti afferra per la mano e ti trascina in partite dalla durata perfetta, che quasi sempre - anche quando si perde - ti lasciano qualcosa di utile per il tentativo successivo. È un meccanismo machiavellico. Merito sì della meccanica super collaudata del roguelite, ma anche dell'estro dimostrato nell'ideare power up, palle speciali e personaggi. Ball x Pit è una gioia, irresistibile e ammaliante come il canto delle sirene.

PRO

  • Impossibile smettere di giocare
  • Tanti personaggi che cambiano significativamente l'esperienza
  • Le palle speciali possono essere fuse, evolute in molti modi

CONTRO

  • La parte gestionale del villaggio è un po' ingessata
  • Ci vuole pazienza: le prime partite sono terribili
  • Alcuni personaggi sono divertenti ma poco efficaci