MindsEye è la concentrazione di gran parte dei problemi che affliggono l'industria videoludica contemporanea. Non solo è arrivato nelle mani dei giocatori in uno stato tecnico pietoso, ma racconta una storia generica, ha un open world completamente vuoto, combattimenti noiosi e, una volta finita la campagna, le promesse di essere un "GTA killer" si scontrano con la realtà dei fatti: non c'è niente da salvare.
Analizzare MindsEye, quindi, diventa quello che la politica americana chiama un "post-mortem", ovvero ripercorrere tutti gli errori fatti durante una campagna elettorale finita in sconfitta per costringersi a imparare le lezioni necessarie affinché lo sbaglio non si ripeta.
Non sono bastati il pedigree e l'investimento multimilionario, il nuovo gioco del producer di Grand Theft Auto Leslie Benzies e del suo studio, Build A Rocket Boy, fallisce in tutti gli aspetti dove è possibile fallire. Anche se sono accomunati dal fatto che PlayStation ha effettuato il rimborso in automatico a tutti coloro che hanno acquistato il gioco, almeno Cyberpunk 2077 aveva un videogioco vero sotto l'oceano di bug, lo stesso non si può dire per MindsEye.
Andare oltre i problemi tecnici
Il protagonista del gioco è Jacob Diaz, un ex militare con un misterioso impianto neurale, il MindsEye, che si trasferisce a Redrock City (una versione alternativa di Las Vegas) perché un suo caro amico gli ha trovato un lavoro. Fin dal prologo, filmati compresi, è evidente che il periodo di testing o è stato saltato o i risultati sono stati completamente ignorati perché tra cali di frame, glitch dell'audio e personaggi che si spaghettificano, è stato difficile anche solo capire cosa stessero dicendo i vari personaggi.
Un paio di giorni dopo il lancio è arrivato un aggiornamento che ha reso l'esperienza almeno giocabile, non certo stabile, e così inizia la nostra avventura di circa 15 ore tra complotti di società multimiliardarie, amministrazioni cittadine, gang e rivalità decennali. Nelle prime tre o quattro ore della campagna, gameplay a parte, la storia sembra avere qualcosa da dire. I temi trattati sono molto rilevanti per la nostra contemporaneità e vanno dalla sorveglianza continua delle big tech americane alla militarizzazione della polizia.
Purtroppo, però, i dialoghi sono scritti in modo così superficiale e datato che il sentimento prevalente mentre si gioca è l'imbarazzo tanto per chi li ha scritti quanto per chi li ha dovuti recitare. Nonostante questo, i filmati hanno un certo gusto registico che ricorda i primi film di Jason Statham, ma finiscono per deludere costantemente perché, invece che criticare il sistema di miliardari monopolisti alla Elon Musk a cui il gioco fa chiaramente riferimento, si lanciano in un'avventura fantascientifica di serie C con cattivi e alleati poco credibili e irritanti.
Nonostante le promesse di essere un nuovo GTA, il gioco offre veramente poco altro oltre alla campagna principale. Ci sono missioni secondarie semi obbligatorie (perché nascondono dettagli "importanti" della trama), ma sono fatte talmente male che dopo le prime sei abbiamo evitato il resto come la peste visto che sono tutte l'ennesima versione di: "entra, spara, guida, spara".
I peggiori combattimenti degli ultimi anni
Dimenticate i problemi tecnici e la storia mal scritta e mal recitata, il vero buco nero di MindsEye sono i suoi combattimenti. L'impostazione è quella di uno sparatutto in terza persona con le coperture e le sparatorie dovrebbero essere (visto che avvengono contro mercenari "d'élite") uno scontro tattico tra chi si sporge per primo e chi si muove nel modo più strategico. Invece sono tutte una sorta di lista della spesa: gli avversari emergono dai loro ripari uno alla volta, non sparano per qualche secondo e si fanno prendere subito in testa.
Come se non bastasse, nel momento in cui si resta scoperti per abbastanza tempo, i nemici sono programmati per uscire dalle loro coperture e correrti incontro, rigorosamente uno alla volta. Le armi, poi, sono tutte uguali tra loro fatta eccezione per il cannone laser che si sblocca verso la fine. Non ci sono granate o esplosivi di sorta, l'unica cosa interessante nell'arsenale del protagonista è un drone con abilità che si sbloccano nel corso del gioco. Questo gadget, però, non basta a rendere i molti combattimenti anche solo moderatamente noiosi.
A livello di gameplay, la sola parte riuscita abbastanza bene è il modello di guida a due pulsanti (acceleratore e freno) che rende, quando funziona, le automobili abbastanza divertenti da guidare. Purtroppo, il sistema di gestione del traffico è un disastro con le auto da inseguire che si schiantano agli incroci mandando in crash la missione o ingorghi che si accumulano al punto da far scendere il framerate sotto i 10 fps.
A chiudere il cerchio delle vere ragioni per cui questo gioco è da evitare come la peste, c'è il design delle missioni che, escluso qualche momento di rarissima originalità quando bisogna usare i droni, hanno sempre la stessa struttura: guida, spara, guida, spara, filmato. Giocare a MindsEye è una sofferenza perché il gioco è un concentrato di tutti i più grandi difetti delle produzioni ad alto budget degli ultimi anni: scrittura pessima, combattimento noioso, problemi tecnici a non finire e sistemi di gioco che non hanno senso.
Redrock non è un bel posto
Di giochi con un mondo aperto vuoto ne abbiamo visti parecchi, ma MindsEye potrebbe essere il primo titolo che scoraggia attivamente il giocatore a non esplorare la città che fa da sfondo alla storia. Visto che i viaggi in macchina sono sempre spesi a telefonare, se durante una missione oserete deviare dal percorso del navigatore, il vostro interlocutore inizierà a prendervi a male parole dicendo che "non c'è tempo da perdere" o che "mia nonna guida più veloce di te".
Non c'è un momento nella campagna principale di 15 ore in cui girare per Redrock City è anche solo permesso senza che si arrivi a una schermata di Game over, perché la missione vi voleva da un'altra parte. Quando la storia principale finisce con un colpo di scena molto telefonato, la città si rivela per quello che è: una scatola vuota che doveva fare da semplice sottofondo alla missione principale.
L'ultima cosa che MindsEye poteva sbagliare era il suo ecosistema di contenuti generati dagli utenti e anche qui il gioco manca completamente il bersaglio. Usando l'editor sviluppato da Build A Rocket Boy, è possibile creare esperienze all'interno del mondo di Redrock City e condividerle coi pochi giocatori online in quel momento. Queste sono, indovinate un po', sparatorie in varie ambientazioni e inseguimenti in auto. In più, lo strumento di creazione, soprattutto con il controller, è forse la cosa peggio ottimizzata del gioco ed è possibile combinare qualcosa solo e soltanto con un discreto investimento di tempo.
La domanda che non possiamo non porci è: come è possibile che questo gioco sia stato fatto uscire in questa forma? Come è possibile che a nessun livello dello sviluppo e del controllo qualità ci siano state abbastanza persone concordi nel dare il via libera? GTA 6 esce l'anno prossimo, quindi perché sviluppatori ed editore non si sono presi almeno altri sei mesi per evitare l'effetto meme?
Non c'era l'attesa incontenibile come nel caso di Cyberpunk 2077 e non c'erano decine di migliaia di fan scalpitanti in attesa dell'uscita. Tra qualche anno sapremo i retroscena di questo fiasco, per ora non possiamo fare altro che usare MindsEye come memento per ricordarci di tutti gli sbagli più clamorosi che si possono commettere sviluppando un videogioco.
Conclusioni
MindsEye non va giocato, va studiato. Questo gioco deve fare da esempio alle generazioni presenti e future di game designer perché è raro che così tanti errori fatali siano concentrati in una singola esperienza. La storia è scritta male perché da premesse interessanti ha paura di impegnarsi e finisce nel cliché. Il combattimento è una copia senz'anima e senza originalità di quello di GTA. I nemici hanno routine di ingaggio senza senso. Le armi sono tutte uguali. I veicoli, di per sé decenti, vivono in un algoritmo di gestione del traffico difettoso. L'open world è privo di senso e completamente vuoto. I problemi tecnici abbondano e gli "strumenti" per far creare contenuti agli utenti sono sciatti e complicati. MindsEye non può essere salvato, speriamo che il suo sacrificio (insieme a quello della reputazione del suo creatore) non sia stato vano e che l'industria dei AAA impari qualcosa da questo disastro.
PRO
- La storia ha premesse interessanti
- Il modello di guida è passabile
CONTRO
- Combattimenti brutti e noiosi
- Open world vuoto
- Dialoghi scritti male
- Problemi tecnici a non finire
- Strumenti di creazione terribili