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Resident Evil 4: la recensione della versione PC dell'horror di Capcom

Vi presentiamo una recensione incentrata sugli aspetti tecnici e prestazionali della versione PC di Resident Evil 4, il remake dell'horror di Capcom.

Resident Evil 4: la recensione della versione PC dell'horror di Capcom
RECENSIONE di Mattia Armani   —   23/03/2023

Accolto con scetticismo nell'ormai lontano 2005, Resident Evil 4 ha rappresentato un cambio di passo per la serie, virando verso quella componente action che ha scatenato timori e critiche da parte degli appassionati dei survival horror nudi e crudi. Col passare degli anni, però, le cose sono cambiate quando il titolo è arrivato effettivamente su GameCube. L'azione spesso smodata del quarto capitolo della celebre serie Capcom non ha ammaliato proprio tutti ma giocabilità, design e comparto tecnico hanno convinto milioni di giocatori a comprarlo e le cose sono andate avanti tra conversioni, remaster in alta definizione e ora con un vero e proprio remake per PS5, Xbox Series X|S e PC. Quest'ultima versione è la protagonista della nostra recensione di Resident Evil 4 per PC, incentrata prevalentemente sui suoi aspetti tecnici.

Di storia, gameplay e novità strutturali, infatti, abbiamo già parlato in modo approfondito nella recensione console redatta da Aligi Comandini. In questa sede, invece, ci concentriamo sulle opzioni grafiche della versione PC, sul frame rate e, più in generale, sulla qualità dell'esperienza con un PC di fascia molto alta, per quanto non di ultima generazione. Ma la NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti del desktop Lenovo Legion T7 che abbiamo ricevuto proprio in occasione di questa review, non è troppo distante in potenza bruta da una RTX 4070 Ti e ci dà quindi modo di vedere come gira su una soluzione di fascia alta, ma non top di gamma un titolo che in questa riedizione si è radicalmente trasformato dal punto di vista tecnico, sfoggiando anche riflessi in ray tracing.

Il remake di un cult Inatteso

La qualità di Resident Evil 4 è evidente anche nelle scene di intermezzo che possono essere impostate in risoluzione 4K
La qualità di Resident Evil 4 è evidente anche nelle scene di intermezzo che possono essere impostate in risoluzione 4K

Con l'arrivo nel 2005 di Resident Evil 4, nella serie Capcom non è stato solo il ritmo di gioco a cambiare. L'asfalto di Raccoon City ha lasciato il posto alla rurale El Pueblo, un paese piccolo ma pieno di segreti, baie, capanni, radure e caverne, tutto per la prima volta interamente in tre dimensioni. Ed ecco che è diventata possibile una visuale alle spalle del protagonista, spina dorsale del gameplay di un gioco d'azione tridimensionale ben più concitato dei predecessori, seppur fedele alla serie per impronta, avanzamento e spirito. Ma le orde di nemici, le risorse in abbondanza, il corpo a corpo e le fughe a rotta di collo hanno cambiato in modo importante il ritmo dell'esperienza e questo ha scatenato, almeno sulle prime, le lamentele dei puristi.

Le lamentele che hanno anticipato l'uscita di Resident Evil 4, l'ultimo firmato da Shinji Mikami, si sono poi trasformate in profezie con il capitolo successivo, estremamente divertente come gioco d'azione eppure per molti troppo lontano dallo spirito originale della serie. Ma è indubbio come il quarto episodio abbia avuto una grossa influenza sull'evoluzione del genere survival horror, stampandosi nella memoria dei giocatori anche grazie a un lavoro di design magistrale e ulteriormente valorizzato da un comparto tecnico per l'epoca eccellente. Quando si parla di tecnologia il tempo è implacabile e il suo impietoso scorrere si è visto con una HD Remaster abbastanza deludente, ed è per questo motivo che abbiamo guardato con grande ottimismo al remake fin dal suo annuncio. Un titolo ricostruito, rivisto e migliorato in ogni aspetto sulla scia di quanto fatto da Capcom con i primo due capitoli della serie.

La ristrutturazione di Resident Evil 4 passa anche per le animazioni e la modellazione dell'ambiente
La ristrutturazione di Resident Evil 4 passa anche per le animazioni e la modellazione dell'ambiente

Basato sul versatile RE Engine, Resident Evil 4 è rimasto fedele all'originale, un titolo per molti versi già moderno, ma è passato attraverso una trasformazione radicale nella veste grafica, un lavoro di rifinitura delle meccaniche che include la quasi totale eliminazione dei QTE, una revisione della storia ora più coesa e matura, l'introduzione di nuove zone, l'aggiunta di nuovi combattimenti e l'utilizzo di tecnologie di ultima generazione come il ray tracing, la tecnica per la simulazione fisica di luci e rifrazioni che al momento gode della maggiore attenzione, seppur non sempre in chiave positiva. Qualcuno infatti temeva un'implementazione frettolosa e utile solo per castrare le prestazioni, nonostante possa essere ovviamente disattivata. Ma la demo PC ci ha già rassicurato per quanto riguarda il peso dell'illuminazione, spaventandoci però da un altro punto di vista.

Capcom deve aver commesso qualche errore di troppo con la demo di Resident Evil 4, azzeccata in quanto a contenuti ma flagellata da crash improvvisi, dallo stuttering tipico di parecchie conversioni su PC di titoli nipponici e persino da un supporto non ottimale per mouse e tastiera. Partiamo quindi da qui e lo facciamo con una buona notizia: tutto, almeno sulla nostra configurazione, nel gioco finale funziona sufficientemente bene da non porre alcun ostacolo a quella che è un'ottima esperienza di gioco. Le opzioni per l'assegnazione dei comandi della tastiera, così come quelle per tarare la sensibilità di mira e visuale con il mouse, ci sono tutte e funzionano senza problemi.

I dettagli cruenti di Resident Evil 4 al massimo dello splendore
I dettagli cruenti di Resident Evil 4 al massimo dello splendore

Non c'è nulla, in sostanza, che ci trattenga dal passare a parlare degli aspetti prettamente tecnici della versione PC, in verità non troppo dissimili da quelli per console. La differenza, come di consueto, riguarda le opzioni che consentono di ritoccare quasi ogni aspetto della grafica, con la gradita presenza di immagini comparative che mostrano i cambiamenti effettivi determinati dalle varie impostazioni per la resa visiva del gioco. Inoltre è possibile cambiare le impostazioni del ray tracing e quelle dell'FSR grazie a svariati settaggi. Capcom non si è limitata, infatti, a implementare l'FSR in versione 2, quella di riferimento in attesa dell'FSR 3, ma ha incluso l'FSR 1, più limitato dal punto di vista della qualità visiva ma per questo capace di restituire prestazioni più elevate.

La versione PC di Resident Evil 4 Remake

Il lavoro fatto da Capcom su Resident Evil 4 è senza alcun dubbio di alto livello
Il lavoro fatto da Capcom su Resident Evil 4 è senza alcun dubbio di alto livello

Sulle console di ultima generazione le opzioni grafiche di Resident Evil 4 includono alcune opzioni tra cui il ray tracing e la qualità della resa dei capelli, ma girano principalmente intorno alla selezione di due modalità: quella risoluzione che garantisce il 4K effettivo e quella prestazioni che mantiene i 60 FPS riducendo leggermente il numero di pixel a schermo. Nel caso della versione PC Windows del titolo Capcom, invece, abbiamo a disposizione un gran numero di opzioni per adattare l'esperienza alla nostra configurazione o ai nostri gusti.

Con tutte le impostazioni grafiche al massimo, escludendo il budget per la memoria video impostato a 4 GB, la resa della versione PC è impeccabile, anche se la differenza rispetto alle versioni console riguarda più che altro texture più definite e una pulizia dell'immagine leggermente superiore. Per il resto il colpo d'occhio è quello della modalità risoluzione delle console di ultima generazione anche se su PC, come anticipato, è chiaramente possibile mettere mano alle opzioni che includono tutto quello che ci si aspetta da una conversione realizzata con attenzione. Non proprio una tipicità delle versioni Windows dei titoli orientali.

La sequenza del lago di Resident Evil 4 è radicalmente trasformata con la nuova grafica che include onde volumetriche
La sequenza del lago di Resident Evil 4 è radicalmente trasformata con la nuova grafica che include onde volumetriche

Le opzioni includono qualità delle ombre, occlusione ambientale, riflessi screen space, trasparenza della pelle, risoluzione di rendering effettiva, abilitazione della cache per le ombre dinamiche e svariate altre impostazioni tipiche di un titolo ad alto profilo tecnico. Non siamo ai livelli dei pesi massimi di ultimissima generazione, soprattutto per quanto riguarda la qualità degli shader dell'acqua, la plasticità delle animazioni facciali e i modelli di alcuni nemici, ma siamo comunque di fronte a una trasformazione completa che dal punto di vista tecnico è superiore a quella dei due remake precedenti e che in alcuni casi, come nelle miniere, regala scorci di altissimo livello.

La ristrutturazione è radicale e comprende edifici dettagliati e credibili, strutture complesse e articolate, alberi zeppi di foglie, modelli principali di alta qualità, sangue in quantità, modellazione realistica delle rocce, panorami ricchi di dettagli, distanza visiva elevata, elementi dello scenario dinamici, una valanga di fonti di luce impreziosite dalle ombreggiature diffuse dell'ottima occlusione ambientale FidelityFX CACAO, nebbia convincente, utilizzo raffinato del depth of field, interni pieni zeppi di dettagli e onde volumetriche che vanno a trasformare radicalmente la sequenza del lago. Il tutto con sequenze di intermezzo ad alto impatto visivo, con un incredibile lavoro sulle animazioni di Leon, con una fisica raffinata e con lo stile realistico, umidiccio e viscerale del RE Engine che esalta l'alta qualità della maggior parte delle texture.

Il lavoro sull'illuminazione di Resident Evil 4 è eccellente
Il lavoro sull'illuminazione di Resident Evil 4 è eccellente

Tra le incertezze del comparto tecnico troviamo invece ciuffi d'erba poco convincenti, alcune texture non all'altezza di quelle invece eccellenti delle strutture in legno, qualche asset riciclato, il fastidio del vedere il cambiamento di dettaglio quando ci si avvicina ad alcuni elementi ambientali, alcuni rari cali di framerate e qualche sezione della mappa meno curata di altre.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Lenovo Legion T7
  • Processore: Intel Core i9-12900K
  • Scheda video: NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti 12 GB
  • Memoria RAM: 32 GB
  • Sistema operativo: Windows 11

Requisiti minimi

  • Processore: AMD Ryzen 3 1200 o Intel Core i5-7500
  • Scheda video: AMD Radeon RX 560 4 GB o NVIDIA GeForce GTX 1050 Ti 4 GB
  • Memoria RAM: 8 GB
  • Sistema operativo: Windows 10 (64 bit)

Requisiti consigliati

  • Processore: AMD Ryzen 5 3600 o Intel Core i7-8700
  • Scheda video: AMD Radeon RX 5700 o NVIDIA GeForce GTX 1070
  • Memoria RAM: 16 GB
  • Sistema operativo: Windows 10 a 64-bit o Windows 11

Ray tracing e FSR

I riflessi Screen Space di Resident Evil 4 sono di alta qualità e il ray tracing aggiunge dettagli e realismo
I riflessi Screen Space di Resident Evil 4 sono di alta qualità e il ray tracing aggiunge dettagli e realismo

A quanto sopra, inoltre, va aggiunta una delle novità tecniche più discusse e rilevanti degli ultimi anni, anche se il suo impatto dipende molto da come viene implementata e ottimizzata. Parliamo ovviamente del ray tracing, l'illuminazione basata sulla fisica che, in Resident Evil 4 Remake è utilizzata per i riflessi e ha un peso sulla resa grafica del titolo Capcom nelle zone piene di specchi d'acqua e ancor di più negli interni del castello di Salazar, dove i pavimenti di marmo restituiscono riflessi molto realistici degli oggetti in scena. Si tratta però di situazioni specifiche per una tecnologia che ha un peso sulle prestazioni, impegna una buona fetta di memoria video ed è rinunciabile di fronte a un un comparto tecnico che gode di riflessi tradizionali eccellenti, privi di alcuni dettagli, ma comunque sfruttati in modo efficace per riflettere pareti e dettagli su pozzanghere e pavimenti lucidi. Va anche detto che l'impatto del ray tracing sulle prestazioni, come vedremo, non è molto elevato, ma può avere un peso sull'esperienza di gioco con PC di fascia media.

Nel caso in cui, invece, il ray tracing sia imprescindibile, pur avendo una configurazione relativamente modesta, per alleggerire il carico di lavoro è possibile ricorrere all'upscaling FSR che tra l'altro è disponibile sia in versione FSR 2, che garantisce una qualità visiva leggermente migliore, sia in versione FSR 1 che restituisce un'immagine meno pulita, ma offre un incremento prestazionale superiore. Nello specifico, come risulta dallo screenshot di confronto, l'FSR 1 ha un impatto evidente sulla definizione anche in modalità qualità, mentre l'FSR 2 se la cava decisamente meglio da questo punto di vista. Per intenderci, su uno schermo da scrivania da 32 pollici la fedeltà dell'immagine resta decisamente elevata. Quest'ultima risulta quindi l'impostazione preferibile e quella che abbiamo utilizzato per i test sulla nostra configurazione.

Prestazioni

Abbiamo provato Resident Evil 4 Remake con un Lenovo Legion T7 equipaggiato con Intel Core i9-12900k, NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti e 32 GB di RAM DDR5
Abbiamo provato Resident Evil 4 Remake con un Lenovo Legion T7 equipaggiato con Intel Core i9-12900k, NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti e 32 GB di RAM DDR5

Più che soddisfatti dalla resa estetica di quello che è senza dubbio uno dei migliori remake in circolazione, possiamo passare alle prestazioni misurate con la nostra configurazione di prova: un desktop Lenovo Legion T7 equipaggiato con Intel Core i9-12900K e NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti. Un sistema decisamente potente che, spinto in modalità prestazioni, permette di giocare anche in 4K con ray tracing alle massime impostazioni, ad eccezione del budget per la memoria delle texture impostato su 4 GB e il filtro anisotropico in modalità 8X, e senza bisogno di attivare l'FSR. Tutto questo senza che ci siano i fenomeni di stuttering lamentati da parecchi giocatori nel caso della demo e con oltre 60 FPS di media in 4K anche nel bel mezzo del villaggio, dove una grossa pozzanghera chiama in causa il ray tracing. Ma, come anticipato, la tecnologia di illuminazione ha un impatto relativo sulle performance e si fa sentire in modo rilevante solo in risoluzione 1080p. In 1440p infatti, disattivandola si guadagnano pochi frame e diventa quasi insignificante in 4K. Buona implementazione, quindi, per un titolo solido che se la cava anche dal punto di vista dell'ottimizzazione. Questo al netto di un paio di crash in modalità finestra che si è rivelata poco stabile anche su una seconda configurazione equipaggiata in modo simile. Nessun problema, invece, in modalità a schermo intero.

Con l'FSR in modalità Qualità con risoluzione 4K, è necessario uno zoom importante per notare la perdita di qualità su uno schermo da 27 pollici
Con l'FSR in modalità Qualità con risoluzione 4K, è necessario uno zoom importante per notare la perdita di qualità su uno schermo da 27 pollici
Con l'FSR in modalità Qualità con risoluzione 1080p la perdita di qualità è subito evidente
Con l'FSR in modalità Qualità con risoluzione 1080p la perdita di qualità è subito evidente

Per i nostri test abbiamo effettuato anche una batteria di prove con l'upscaling FSR 2 in modalità qualità riscontrando una perdita di definizione decisamente visibile in 1080p. Come risulta evidente dalla nostra immagine di confronto, l'immagine risulta sfocata nonostante la modalità Qualità che tra l'altro garantisce un guadagno limitato. Ed è in parte responsabilità della CPU che nonostante la potenza rappresenta un ostacolo con una risoluzione di rendering effettiva di 720p. Da qui un guadagno minimo che si fa appena più ampio in 1440p, con una risoluzione di rendering nativa 960p e una qualità dell'immagine che si fa migliore ma risulta comunque leggermente sfocata.

Guadagno netto, invece, in 4K, una risoluzione che permette dall'algoritmo di upscaling AMD di lavorare meglio e garantisce una qualità ottimale per l'FSR 2 sul nostro pannello da 27 pollici. A guardar bene, però, permane un po' di sporcizia e questo può diventare un fastidio su schermi di grandi dimensioni.

Conclusioni

Multiplayer.it
9.0
Lettori (24)
8.2
Il tuo voto

La versione PC di Resident Evil 4 Remake è un gran bel vedere ed è anche un gran bel giocare, per quanto la nostra esperienza sia stata turbata da un paio di crash in modalità finestra che ci hanno fatto temere una situazione simile a quella della poco stabile demo. Ma il timore ha lasciato spazio a un gran sollievo passando alla modalità schermo intero che ci ha permesso di godere senza problemi di un'esperienza intensa e suggestiva, esaltata da un'illuminazione di alto livello, un fattore determinante che esalta il lato inquietante di un titolo quasi perfettamente in equilibrio tra azione e orrore. Alcuni elementi, va detto, risentono del retaggio passato e ci ricordano che alla base c'è un gioco che si porta quasi due decadi sulle spalle, ma il gran lavoro fatto da Capcom ha trasformato il passare del tempo in maturità mettendoci tra le mani quello che è con tutta probabilità il miglior remake della serie Resident Evil, anche dal punto di vista tecnico.

PRO

  • Il lavoro fatto da Capcom è eccezionale
  • La versione PC offre l'immagine più pulita
  • Il ray tracing è stato implementato in modo intelligente

CONTRO

  • Non è ancora perfettamente stabile
  • Qualche elemento è meno curato di altri
  • L'uso dell'FSR è consigliabile solo in 4K