Doveva succedere prima o poi: data la struttura imperante ormai nell'RPG mobile, imperniata sempre più sul collezionare personaggi attraverso le dinamiche gacha, farli evolvere e poi scontrare in battaglie a turni, non poteva mancare una reinterpretazione di Skylanders basata su questo meccanismo. Ecco dunque Skylanders: Ring of Heroes, protagonista di questa recensione, perfetto rappresentante del connubio tra il suddetto RPG mobile e la serie Activision, che nel frattempo sta attraverso un periodo di lontananza dalle scene videoludiche maggiori in attesa di capire cosa ne sarà di lei dopo la crisi del concept toys-to-life. Viene quasi da chiedersi perché ci abbia messo così tanto ad arrivare, ma c'è da dire che giungendo nel periodo di maturità di questo particolare sotto-genere, il gioco in questione può sfruttare la precisa codifica del canone che si è sviluppato in questi anni, risultando infatti ben bilanciato e strutturato, sebbene tanto "canonico" da risultare alquanto derivativo.
Nel caso in cui non abbiate ben presente la tipologia di gioco, potete prendere come punti di riferimento svariati titoli tipo RPG recensiti nei mesi scorsi su piattaforme mobile come, per rimanere tra i più recenti, Epic Seven, Brave Frontier: The Last Summoner o digressioni a tema tipo Looney Tunes: Il Mondo del Caos, con cui Skylanders: Ring of Heroes condivide la maggior parte degli aspetti ma aggiungendo l'ormai ricco universo relativo alla serie, che si incastra alla perfezione in questa struttura così incentrata sul collezionare molti personaggi. Anche in questo caso ci troviamo di fronte a una storia molto semplice e lineare, che sostanzialmente serve a dare il via a una lunga sequela di quest senza sviluppi narrativi approfonditi ma tutte incentrate sugli scontri a turni, dove la raccolta e l'evoluzione dei personaggi hanno il sopravvento sugli altri aspetti del gioco, che appare comunque molto sfaccettato nelle sue varie componenti gestionali e ruolistiche.
Acchiappali tutti
Essendo nata come toys-to-life (dopo Spyro, ovviamente), la serie Skylanders si è sempre basata sul collezionare personaggi e sul confronto fra questi e le loro diverse abilità. Questa sovrastruttura si incastra alla perfezione con la meccanica dell'RPG mobile qui presente, dove le diverse caratteristiche delle creature da raccogliere vengono impiegate tutte in battaglia, nella formazione di party quanto più potenti ed equilibrati possibile da inviare nella lunga serie di quest. Tale predisposizione fornisce già un netto vantaggio a Skylanders: Ring of Heroes, perché il carisma e il design dei personaggi sono elementi basilari per il successo di un gioco di questo tipo, insieme a un'ambientazione che risulti in qualche modo interessante e sviluppata in maniera coerente a tutta l'infrastruttura del gioco, che altrimenti rischia di appiattirsi nei meccanismi spesso farraginosi della raccolta e gestione delle creature. Il sistema di combattimento è qualcosa di estremamente semplificato: si tratta di scegliere tre personaggi da schierare e semplicemente toccare in sequenza i tasti corrispondenti alle varie abilità speciali calcolando i tempi di ricarica e il consumo di mana, in sostanza aspettando i vari cooldown per poter eseguire nuovamente le mosse.
Ben presto ci si trova, come spesso accade, ad attivare semplicemente l'auto-battle e velocizzare il tutto per archiviare subito la pratica-scontro, tanto per far capire come la battaglia non sia propriamente il cuore del gameplay. Questo si trova piuttosto nell'evocazione delle creature e nella loro evoluzione, che come prevedibile coinvolgono anche tutta una serie di valute in-game in grado di aprire la porta a numerose micro-transazioni, anche al di là della classica energia ad esaurimento che riguarda ogni quest intrapresa e che, rispetto agli upgrade e ai materiali per le evocazioni, non rappresenta nemmeno un grosso problema. Nelle prime ore non si avverte una particolare necessità a ricorrere agli acquisti in-app ma il gioco è chiaramente strutturato sul grinding, dunque sul lungo termine il rischio del pay-to-win è concreto. Per il resto, ci si trova a gestirsi tra numerosi menù di configurazione del party, rappresentati peraltro con un'interfaccia piuttosto chiara e piacevole, con l'aggiunta (a dire il vero anche piuttosto superflua) dell'ormai standardizzata sezione in stile gestionale che consente di costruire strutture e dedicarsi ad alcune attività collaterali, tra le quali la maggiore è sicuramente il multiplayer PvP. È chiaramente dalle creature e relativa gestione ed evoluzione che Skylanders: Ring of Heroes trae la sua forza, anche se il fatto di avere a che fare con una collezione "virtuale" disperde buona parte del fascino originale di Skylanders.
Conclusioni
Non si può dire che Skylanders: Ring of Heroes non sia un prodotto ben confezionato, inoltre rappresenta un ottimo sbocco mobile e alla moda per un brand che trova in questo genere, curiosamente, un incastro perfetto. Il problema è che non offre praticamente nulla di più di quanto è possibile trovare in svariati altri RPG mobile del momento, con un'ambientazione graficamente ottima ma meno ispirata di altre e storia ed atmosfere forse più indicate per un pubblico molto giovane, che tuttavia potrebbe trovarsi spiazzato di fronte alla quantità di menù e parametri da gestire. Skylanders: Ring of Heroes fatica a trovare il suo pubblico ideale e il suo ricco sostrato di creature da scoprire - indubbiamente il punto forte di tutto il gioco - rischia di non bastare a compensare uno scarso coinvolgimento tra sistema di combattimento e grinding eccessivo.
PRO
- Creature numerose ed ottimamente caratterizzate
- Interfaccia complessa ma sembra piuttosto chiara
- Lo spirito di Skylanders c'è tutto
CONTRO
- Sistema di combattimento poco coinvolgente
- Il non appassionato della serie non subirà granché il suo fascino
- Estremamente derivativo