Sword Art Online è un serie recente, ma già altamente complessa. In occidente ha iniziato a far parlare di sé, riscuotendo un notevole successo, grazie alla diffusione dell'anime, avviata nel 2012; ma seguirne il filo conduttore, tra videogiochi, anime e prodotti secondari, non è semplice quanto si creda. Basti pensare che - a parte la linea narrativa principale della serie animata - esiste ormai un filone completamente parallelo, legato all'Underworld ed esplorato anche dal medium videoludico almeno a partire da Sword Art Online: Alicization Lycoris.
In effetti, SWORD ART ONLINE Last Recollection non è un titolo dal quale dovreste cominciare, almeno dal punto di vista narrativo: perché è il seguito ufficiale di Alicization Lycoris e la storia ricomincia proprio da lì. È un prodotto pensato per i fedelissimi che già padroneggiano bene il mondo di Sword Art Online, in tutta la sua complessità, e che possono quindi godere maggiormente sia delle sfumature legate all'evoluzione dei personaggi, sia di quelle vincolate al gameplay (anche quest'ultimo, in effetti, è cambiato rispetto al capitolo precedente).
Entriamo quindi nel dettaglio - ed entriamo pure nel mondo della realtà virtuale e simulata - con la recensione di SWORD ART ONLINE Last Recollection.
Trama: evitare la guerra dell’Underworld
La trama di SWORD ART ONLINE Last Recollection ricomincia esattamente laddove si era conclusa quella di Lycoris. Nonostante le battaglie recenti, le rivelazioni fondamentali (tra le quali la scoperta di un'arma di distruzione di massa contro l'umanità, costruita appositamente nell'universo alternativo di SAO) e l'incontro con una pletora di personaggi e guerrieri di supporto, lo scontro a tappeto con il Dark Territory sembra ormai inevitabile. Ciò coinvolgerebbe l'intervento su vasta scala di Cavalieri dell'Integrità e di tutti gli eserciti degli umani, comportando naturalmente la morte di migliaia di soldati e civili.
Kirito, da solo, non può sperare di fermare un conflitto simile. Per fortuna, quindi, non è davvero solo. Un alleato insperato arriva proprio dal territorio nemico. Dorothy, Cavaliere Oscuro dal passato misterioso e accompagnata da un'altrettanto misteriosa ragazzina, riesce a superare il Cancello ad Est, cioè il valico di frontiera tra umani e abitanti del Dark Territory. Giunge da Kirito con la speranza di un accordo di pace: pare infatti che non tutti tra i dieci lord nemici siano interessati al conflitto; alcuni vorrebbero evitarlo e sarebbero disposti persino a trattare. Fidarsi o non fidarsi? Considerando il numero di vite che sarebbe possibile salvare da ambo le parti, Kirito, Asuna, Eugeo e tutti gli altri, debitamente accompagnati da Dorothy in qualità di ambasciatrice, decidono di superare il Cancello e di addentrarsi nei territori inesplorati, pericolosi e ostili.
L'avventura principale di SWORD ART ONLINE Last Recollection richiede dalle venti alle trenta ore per essere portata a termine, in base al livello di difficoltà scelto (ce ne sono tre, e tutti sufficientemente accessibili) e dal tempo che scegliere di dedicare all'esplorazione e alle missioni secondarie (queste ultime particolarmente dimenticabili). Lungo la strada vi ritroverete ad eseguire a ripetizione due azioni: esplorare piccole porzioni di territorio e combattere orde di nemici. Se riuscirete a convincere i boss del Dark Territory e ad evitare il conflitto, dipenderà solo da voi. Nel frattempo, alcuni personaggi, su tutti quello di Dorothy, inizieranno a farsi conoscere molto meglio, e a subire un'evoluzione caratteriale notevole.
Gameplay più fluido, ma mondo ancora spoglio
Di base la formula ludica di SWORD ART ONLINE Last Recollection non si discosta minimamente da quella dei titoli precedenti: siamo ancora alle prese con un gioco di ruolo in stile nipponico fortemente incentrato sulla versatilità nei combattimenti, i quali ricordano molto da vicino, visivamente, quelli degli MMO. Rispetto a Lycoris, però, il sistema di combattimento è stato innegabilmente rivisto e raffinato, in modo da garantire maggiore fluidità, più possibilità di personalizzazione e - laddove possibile - una riduzione dei tempi morti. Quest'ultimo aspetto è stato centrato solo in parte: è vero che rispetto al passato organizzare il gruppo (che comprende un massimo di quattro guerrieri) è più intuitivo e appagante. D'altro canto, non si capisce bene per quale motivo, ogni singolo mostro di SWORD ART ONLINE Last Recollection possieda una barra della vita incomprensibilmente elevata, il che comporta un notevole dispendio di tempo per concludere anche gli scontri secondari. Per questo motivo, la tentazione di evitare battaglie inutili è fortissima da subito, e questo è un problema evidente in un JRPG in cui salire di livello e potenziarli costituisce la chiave per la progressione.
Tra i punti di forza, merita sicuramente menzione l'introduzione delle Arti tattiche, le quali evitano di dover intervenire manualmente, durante gli scontri, su ogni singolo membro del party (per curarlo, per attivare oggetti, per eseguire azioni specifiche). Le Arti tattiche permettono infatti di impostare determinate azioni prima di entrare in battaglia: per esempio, potrete comandare la cura di un determinato alleato se la salute di quest'ultimo scenderà al di sotto di una precisa percentuale; ed è solo un esempio, perché si può fare molto di più complesso con un po' di pratica e studio. Anche l'esecuzione di combo e mosse finali è diventata più appagante, grazie a una serie di abilità secondarie personalizzabili e richiamabili in ogni momento, durante le battaglie, grazie ai menù contestuali. Già il solo personaggio di Kirito possiede uno sproposito di combinazioni offensive basate sull'uso delle doppie spade: e considerando che SWORD ART ONLINE Last Recollection propone una decina di strumenti offensivi differenti, tra spade, spadone, picche e via dicendo, immaginate le possibilità di combinazione...
L'aspetto profondamente deludente della produzione è invece il mondo da esplorare. L'Underworld in generale, e il Territorio Oscuro in particolare, avrebbero potuto dare molto di più in termini di resa artistica: gli ambienti sono invece spogli, se non del tutto desolati, e anche piuttosto ristretti, aspetti che certo non incentivano l'esplorazione e non soddisfano quasi mai il colpo d'occhio generale. Anche la rigiocabilità, a parte attività legate al postgame, è praticamente assente: le missioni secondarie presenti, ripetitive e noiose, possono essere del tutto ignorate. Spesso appaiono decisamente assurde: perché mai un guerriero del calibro di Kirito dovrebbe perdere tempo a trovare in giro oggetti di nessun valore persi da personaggi tutti uguali, per poi riconsegnarli ai legittimi proprietari? Per fortuna che la storia principale è invece, almeno lei, interessante e approfondita.
Conclusioni
SWORD ART ONLINE Last Recollection è al momento il capitolo conclusivo delle avventure di SAO, almeno per quanto riguarda la saga dell'Underworld. Tutti i giocatori del capitolo precedente dovrebbero per forza di cose dargli una possibilità, anche solo per concludere l'arco narrativo in questione. Comunque, resta un titolo valido anche solo per gli estimatori del genere che non hanno mai considerato particolarmente rilevante la storia dei personaggi: i miglioramenti nel sistema di combattimento sono evidenti e le possibilità di personalizzazione delle battaglie garantiscono una marcia in più rispetto al passato. Restano i difetti di contorno: il mondo spoglio, il comparto tecnico ancorato alla scorsa generazione, e una localizzazione non sempre brillante. Del resto, quella di Sword Art Online è una realtà alternativa. Scegliete voi se preferirla o meno al mondo reale.
PRO
- Storia interessante e personaggi ben caratterizzati
- Fedele all'anime (pur nella sua linea alternativa)
- Sistema di combattimento migliorato
CONTRO
- Comparto tecnico obsoleto
- Mondo di gioco spoglio
- I combattimenti richiedono tanto tempo, anche con nemici deboli