I giocatori un po' attempati sanno bene cosa vuol dire dover attendere anche anni prima di poter giocare, in Occidente, l'ultimo titolo della propria serie preferita, appena pubblicato nel Paese del Sol Levante; ci sono stati tempi in cui alcuni neppure arrivavano nel negozio della propria città. Ecco, grazie al cielo il periodo di transizione, necessario a localizzare i vari prodotti, si è accorciato sempre di più. Ne è prova l'ultimo capitolo della nota saga targata Nihon Falcom, Ys X: Nordics, del quale - come vi sarete probabilmente accorti - state leggendo la recensione.
Almeno due sono i punti a favore di questo gioco, prima ancora di analizzarlo nel dettaglio. Innanzitutto, è arrivato "subito", rispetto a conversioni che abbiamo già recensito per voi in passato - e stiamo pensando almeno a Ys VIII Lacrimosa of Dana e al più recente Monstrum Nox. Inoltre, mai come in questo caso ci ritroviamo alle prese con un soggetto perfetto per iniziare ad avventurarsi nell'universo narrativo di riferimento. Molti di voi ormai conosceranno Adol Christin quasi meglio dei parenti che vedono solo in occasione delle festività natalizie, soprattutto considerando che proprio nel 2023 era stato il protagonista delle vicende proprio dell'ultimo capitolo. Ys X: Nordics, però, al netto di alcuni riferimenti (pochi, molto pochi) agli altri videogiochi della serie, precedenti e successivi, presenta una storia, dei personaggi e degli eventi perfettamente fruibili per i nuovi arrivati. Forse proprio pensando a questi ultimi, gli sviluppatori hanno cercato di offrire anche delle possibilità ludiche il più possibile "moderne", che significa anche "accessibili senza troppi sforzi".
Tra le navi vichinghe
La trama di Ys X: Nordics valorizza il più possibile un connubio molto specifico tra un generico mondo fantasy a carattere insulare e l'immaginario vichingo. Al centro della narrazione vi ritroverete a girare di isola in isola - alcune molto grandi, in grado di ospitare intere città, altre più piccole, pensate esclusivamente per ospitare qualche dungeon o quel pezzo di equipaggiamento che vi serviva per completare l'armamentario dei protagonisti. Effettivamente Ys X: Nordics riesce a offrire qualcosa di "diverso", soprattutto tenendo a mente gli stereotipi del genere nelle produzioni giapponesi. Pur con tutti i limiti della sua estensione, inoltre, sia nell'idea strutturale che in alcune meccaniche di cui parleremo ci ha ricordato molto quel particolarissimo Assassin's Creed IV Black Flag, che magari non assomigliava tanto a un Assassin's Creed, ma era un eccellente gioco sui pirati.
Come già in altri capitoli più noti della serie principale, la storia di Ys X: Nordics non è che brilli per inventiva o colpi di scena. Tutto è abbastanza prevedibile, almeno fino alla metà in poi degli eventi (per i veterani, anche dopo). È coinvolto il solito, alto numero di personaggi secondari che accompagnano i protagonisti, anche se questi ultimi si riducono al già citato Adol e poi alla vichinghissima Karja Balta, che ha riassunto in sé tutto il carisma di cui sono privi gli altri eroi: figlia del leader della balta Seaforce (i vichinghi, una delle due fazioni in lotta per i territori di Nordics, assieme ai demoni), nonché principessa pirata e, ancora, una delle poche nel mondo a saper padroneggiare il mana in combattimento. Guarda un po', proprio lei si ritrova legata (letteralmente) con un vincolo magico a Adol, e sarà costretta a cooperare con lui (e maturare) per salvare il mondo.
La narrazione principale di Ys X: Nordics non è estesa quanto quella dei titoli degli scorsi anni, ma si attesta comunque su circa venticinque ore. Questo considerando che voi "corriate" lungo le missioni principali, perché dedicandosi a tutte le secondarie e, soprattutto, all'esplorazione dell'ampio mondo che vi circonderà è più che possibile raddoppiarle e oltre, per un totale di circa 55-60 ore totali. Sono presenti, inoltre, vari livelli di difficoltà (circa cinque) che permettono di fruire dell'intero pacchetto secondo i propri, personalissimi ritmi. C'è anche una modalità interamente pensata per la fruizione della storia, così che i nuovi arrivati non si scoraggino alla vista di meccaniche ruolistiche magari fino ad oggi ignorate.
Combattimento, esplorazione e… battaglie navali
Il sistema di combattimento di Ys X: Nordics è quello di un hack and slash rapidissimo, che nasconde abilmente la sua profondità sotto un velo di immediatezza tanto divertente quanto brutale. Si inizia semplicemente a premere lo stesso tasto, poi due, poi una combinazione minima: è assai semplice buttare giù i nemici a schermo (per la verità non molto variegati e organizzati tematicamente per la mappa di gioco). Pian piano si inizia a capire che alternare colpi rapidi alle abilità speciali di Adol è fondamentale per arrivare alla fine dei primi scontri. Poi subentra Karja, che può essere alternata al ragazzo dei capelli rossi: è leggermente più lenta, ma picchia più duro e rompe anche le difese apparentemente più complesse. Infine l'inatteso: siccome Ys X: Nordics non propone un party canonico di personaggi, ma soltanto quelli già citati - quindi solo Adol e Karja - ci permette, però, di utilizzarli nello stesso momento.
È sufficiente eseguire il comando R2 (su PlayStation 5) e due protagonisti iniziano a muoversi, attaccare e difendere all'unisono. I colpi sono più forti e finalmente è possibile abbattere anche i boss, troppo resistenti per l'uno e per l'altro presi singolarmente; anche le abilità speciali vengono eseguite in sinergia, mentre la salute aumenta leggermente e interviene il sistema di parata automatico. Ys X: Nordics è tutto giocato, lato gameplay, sull'alternanza del combattimento singolo con quello in doppio. E funziona, perché i vari contesti richiedono ora l'uno ora l'altro. Mancano ovviamente varietà e personalizzazione degli altri capitoli della serie, ma c'è più inventiva, più coraggio di proporre qualcosa di nuovo.
A proposito di "qualcosa di nuovo", il tema vichingo ha permesso agli sviluppatori di introdurre un valido intermezzo tra l'esplorazione delle singole isole e quella dei dungeon asfittici. Dato che è il mare a collegare il Golfo dove si muovono i protagonisti, anche il mare è esplorabile e presenta le sue insidie, vale a dire vascelli nemici che tenteranno di abbordarci ogni tre per due. Il gameplay per mare ricalca da vicino, anche visivamente, quello proposto da Ubisoft con Black Flag, ma senza la stessa profondità: contro le navi nemiche è possibile fare fuoco a distanza (con pochi danni) o da vicino, a distanza ravvicinatissima, facendole persino colare a picco in un colpo. L'abbordaggio vede i protagonisti sul ponte della nave, intenti a sbaragliare orde di nemici tutti identici; qui si sarebbe potuto fare facilmente di meglio.
Nel complesso, la struttura portante di Ys X: Nordics è poi quella canonica. Si potenziano i protagonisti battaglia dopo battaglia (tutte in tempo reale) e perfezionando i rispetti equipaggiamenti; poi si esplora l'isola di turno, si prosegue nella trama, e si va avanti per mare, fino all'isola successiva. Più che puntare sulla varietà, questo capitolo insiste su pochi elementi, ma ben curati e tutti perfettamente in grado di lavorare a incastro, in sinergia. Esattamente come Adol e Karja, così diversi ma così "efficienti" presi in coppia sul campo di battaglia.
Conclusioni
Versione testata PlayStation 5
Digital Delivery
Steam,
PlayStation Store,
Xbox Store,
Nintendo eShop
Ys X: Nordics non è un titolo che intenda stravolgere la serie di riferimento, ma sicuramente rispetto a Lacrimosa of Dana e Monstrum Nox propone delle idee singolari. La progressione alterna l'esplorazione (a terra) di villaggi, pianure e dungeon con intere sessioni per mare, in cui la nostra imbarcazione può affondare le navi nemiche e abbordarle, fino al prossimo porto. Il combattimento, dal canto suo, rinuncia alla complessità garantita da un party dal numero elevato di membri e insiste sulla sola alternanza tra i due protagonisti, che però possono combattere letteralmente insieme grazie a un nuovo sistema di gioco che approfondisce ulteriormente l'azione di base. Certo, non è che questi aspetti siano del tutto esenti da difetti, come pure appare più che obsoleto il comparto grafico-tecnico della produzione, più vicino alla scorsa che all'attuale generazione di console. Considerato però in sé, complessivamente Ys X: Nordics è più che discreto, divertente e, cosa non scontata, perfetto anche per i nuovi arrivati.
PRO
Interessante l'idea del combattimento in coppia
Buona alternanza tra esplorazione per terra e per mare
Tanti, tanti segreti per la mappa
CONTRO
Narrazione prevedibile
Tecnicamente e graficamente datato
Meccaniche variegate, ma non particolarmente approfondite