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Stress Souls III

Tutto quello che abbiamo carpito dalla beta di Dark Souls III

PROVATO di Antonio Fucito   —   19/10/2015

Non smetteremo mai di applaudire la scelta da parte di From Software di mostrare senza timori reverenziali i propri titoli durante lo sviluppo, con un costante flusso di informazioni che arrivano e preparano in maniera adeguata all'uscita nei negozi. Di Dark Souls III abbiamo già scritto in una moltitudine di occasioni, parlando di armi, classi, sistema di magie e ambientazione; nonostante questo il gioco nasconde nel suo "lore" criptico e orientato alle interpretazioni ancora centinaia di segreti, che verranno rivelati - in parte - solo dopo averlo completato più volte. Nel weekend appena concluso lo sviluppatore giapponese ha messo a disposizione per una serie di fortunati utenti una versione beta di Dark Souls III, allo scopo di testare lo stress sui server - poverini, anche loro ogni tanto hanno bisogno dell'analista - mediante tre sessioni da altrettante ore. Inutile dire che ci siamo fiondati anche noi per partecipare, e nonostante la demo fosse identica a quella provata più volte in precedenza, siamo riusciti ad apprezzare ulteriori novità e la componente multigiocatore.

Stress Souls III

La demo partiva dalla scelta di una delle quattro classi/personaggi disponibili, ognuno dei quali differiva non solo per l'equipaggiamento iniziale a disposizione, ma anche per l'abilità associata al tasto L2 (abbiamo provato la versione PlayStation 4). Il tempo a disposizione ci ha permesso di provarli tutti, a partire dal cavaliere dotato di spada e scudo, il quale grazie alla pressione del trigger sinistro si posiziona in modalità di attacco con un movimento lento - denominata Ready Stance - per poi poter sferrare due colpi differenti con R1 e R2, particolarmente utili contro i nemici dotati di scudo. Tali tipi di attacco sono evidenziati da un fascio di luce che causa maggiori danni, ma sono utili anche quando il quantitativo di magia a disposizione ha raggiunto lo zero. Lo schema di comandi e l'interfaccia per il resto sono simili ai precedenti Dark Souls, ma appunto le magie non sono più divise in quantità che è possibile utilizzare, ma legate ad un'apposita barra che si rigenera ai falò o con una fiaschetta, che si affianca a quella Estus e ha come prefisso Ash, cenere. Il Northen Warrior dispone invece di un'ascia e dell'abilità di evocare un urlo di guerra, il quale disorienta i nemici con difesa abbassata e soprattutto potenzia l'attacco a disposizione; gli altri due personaggi, il chierico Herald of White e il mago Academy Warrior, propongono invece magie più classiche, che permettono di potenziare le statistiche fisiche e curare da un lato, attaccare con una spada magica e due tipologie di saette dall'altro. In entrambi i casi le abilità associate ad L2 permettono ad esempio di amplificare questi effetti, ma richiedono ovviamente un tempo di evocazione maggiore, che spesso rende impossibile il loro utilizzo nel bel mezzo di uno scontro.

Abbiamo provato nuovamente Dark Souls III in versione beta, e abbiamo appreso nuove informazioni

Lo stress del network test

La demo comincia come quelle precedenti presso l'High Wall of Lothric, con un falò e due strade a disposizione. I primi nemici non rappresentano particolari problemi per i veterani della saga, dopo poco però si manifestano quelli appostati dietro barili, quelli che lanciano oggetti incendiari dall'alto e quelli che richiamano gli altri mediante una campana. Qualche passo dopo invece si incontra un'imponente viverna impossibile da eliminare - marchio di fabbrico di Hidetaka Miyazaki - e poi un mini boss rappresentato da una deformazione invero molto semplice da affrontare, con qualche fendente in movimento o una scarica di bombe incendiarie. Ma in Dark Souls tutto è lecito per andare avanti, e da subito si nota il level design che ricorda quello del primo capitolo - a nostro parere il migliore della saga - con qualche richiamo anche a Demon's Souls. Nella demo è presente una scorciatoia che permette di tornare velocemente verso il boss principale, e che contribuisce a restituire il senso di grandezza della mappa. Senza dilungarci nuovamente nella descrizione di quanto fatto e visto, nella comodità della nostra prova "da casa" abbiamo scovato un nemico facoltativo racchiuso nelle segrete: si raggiunge trovando una chiave dislocata in prossimità della parte conclusiva, dopodiché basta ritornare sui propri passi, scendere attraverso una scala e quindi accedere alla sua ubicazione mediante un ascensore meccanico. Tale boss si chiama Frost Knight, cavaliere agile che come da copione modifica i suoi attacchi quando la propria barra di energia scende sotto la metà, dispone di ottima resistenza e ad intervalli regolari rilascia "un'alitata" degna delle migliori pubblicità di mentine. Lo scontro avviene in uno spazio piuttosto angusto, e come sempre la migliore strategia è quella di danzare alle sue spalle per attaccarlo, al contempo evitando di rimanere troppo vicini con resistenza bassa o in occasione degli attacchi più letali. Nella strada che invece porta al Boss principale della demo - la Danzatrice della Valle Frigida - si incontrano nemici più coriacei, come i cavalieri e lancieri dotati di scudo imponente; entrambi suggeriscono strategie ponderate in base al personaggio selezionato, perché magari si possono sfruttare le magie nel caso del Clerico, l'affondo con la lancia dell'Academy Warrior oppure le capacità di abbassare la difesa per quanto riguarda il Northen Warrior. Un'altra cosa che abbiamo notato è il ritorno di un sistema simile all'Humanity di Dark Souls: utilizzando un oggetto denominato "Ember" (brace) si ritorna ad uno stato nel quale si dispone di una barra di vitalità più grande; quando si muore invece viene decurtata, con un'aura arancione attorno al personaggio. Non sappiamo ancora quali altre differenze ci saranno tra questi due stati, di sicuro bisognerà aspettare il gioco completo per capirlo.

Stress Souls III

Nello stress test era abilitata inoltre la componente multiplayer, con la possibilità di ricevere assistenza, toccando uno dei segni bianchi lasciati da altri giocatori, offrirla, imprimendo a nostra volta tali segni, oppure invadere un mondo di gioco avversario. In tal senso abbiamo sperimentato varie combinazioni, affrontando la demo in quattro, vendendo invasi da uno o due giocatori mentre eravamo soli o in coppia, aiutando come fantasma altri combattenti bisognosi. In questa configurazione abbiamo avvertito un leggero lag ma ci siamo divertiti non poco, notando ad esempio che quando si elimina un Dark Spirit si recuperano almeno due fiaschette Estus e le immancabili anime, il cui utilizzo completo non è stato ancora rivelato. Tornando al gameplay vero e proprio, abbiamo più volte affermato di come Dark Souls III sia a tutti gli effetti un capitolo canonico della serie, che però ha beneficiato dell'esperienza maturata da parte di From Software con Bloodborne per offrire combattimenti più dinamici e veloci soprattutto nei movimenti: sono le magie, le armi, gli scudi e la loro impugnatura a determinare la pesantezza degli affondi, la velocità di esecuzione e di evocazione. Non è presente quindi il sidestep dell'esclusiva PlayStation 4, ma abbiamo il classico backstep, il rotolamento e la possibilità di pugnalare i nemici alle spalle, questa volta senza dover ricaricare il colpo, e quindi in maniera più semplice rispetto ad esempio a Dark Souls II. L'ambientazione, per quanto abbiamo avuto modo di vedere, sembra essere parecchio estesa e in grado di restituire bene il senso di grandezza; l'impatto è indubbiamente simile a quello di Bloodborne per via dello stesso motore grafico, ma appunto il lore è differente e pienamente innestato nella serie creata da Hidetaka Miyazaki. In termini di tecnica abbiamo a che fare con una risoluzione maggiore rispetto ai precedenti capitoli, ovviamente, un livello di dettaglio sensibilmente migliore ed un frame rate a 30 fotogrammi al secondo, seppur ancora ballerino in questo stress test. La serie di Dark Souls ha sempre brillato per livello artistico, in questa iterazione sarà molto valido anche in quello tecnico, seppur non in linea con le migliori espressioni disponibili su PC e Console. Dopo questo Network Stress Test più persone hanno potuto provare il titolo al di là delle testate di informazione, e sicuramente ci saranno altre occasioni per provarlo prima dell'uscita nei negozi: siamo curiosi di conoscere le vostre opinioni nei commenti!

CERTEZZE

  • Le abilità differenziano maggiormente i personaggi
  • Il sistema di magia
  • L'ambientazione sembra lasciar presagire grandi cose

DUBBI

  • Da verificare bilanciamento e livello di sfida per i veterani e non
  • Quanto risulterà fresco rispetto ai precedenti capitoli?