La storia di Hideo Kojima e Konami ci ricorda quella tra due fidanzati che sono stati troppo tempo assieme, prigionieri l'uno dell'altro e con l'amore di un tempo sotterrato da continui litigi e cose non dette. Perché ne riparliamo adesso? Beh, il talentuoso designer giapponese sembra essere rinato dopo il divorzio dal produttore giapponese: molto più attivo sui Social Network, disponibile in maggiore misura durante le interviste, volto rilassato, addirittura qualche parola in inglese quando è salito sul palco della conferenza Sony di questo E3 2016. E come al solito l'ha toccata piano, col pavimento illuminato ad ogni suo passo in stile Michael Jackson, mentre il pubblico esultava, applaudiva e pregustava l'annuncio del suo primo progetto con Kojima Production e in collaborazione con Sony Interactive Entertainment: Death Stranding. Durato pochi minuti, in realtà, ma sufficienti per infuocare la platea e scatenare centinaia di post sui Social Network, allo scopo di analizzare ogni singolo fotogramma del video e teorizzare su quanto il gioco sarà differente dalle precedenti produzioni.
Death Stranding è il nuovo progetto di Hideo Kojima: abbiamo analizzato il primo trailer del gioco
La teoria del tutto
Dopo il progetto cancellato di Silent Hill con Konami, Hideo Kojima ha rimesso subito in pista il suo amico Norman Reedus, il quale probabilmente sarà il protagonista principale o perlomeno rivestirà un ruolo molto importante. Il titolo del gioco fa riferimento alla definizione che si dà alle balene e ai delfini morti dopo essersi arenati su una spiaggia, nel caso specifico anche a delle creature di un altro mondo. Come al solito una regia e una musica magistrali hanno fatto da sfondo a quanto mostrato, col protagonista che si ritrova nudo sulla riva e cinque personaggi in alto che ricordano i Cavalieri dell'Apocalisse, anche se sono uno in più, in un contesto visivo desaturato e altamente ispirato.
Un trailer concettuale che lascia capire ben poco sull'ambientazione, ancora meno su che tipologia di gioco avremo a che fare; per fortuna un paio di interviste successive ci hanno permesso perlomeno di contestualizzare qualcosa: Death Stranding sarà un titolo action con una forte componente narrativa, e dopo le prime ore, testuali parole, "i giocatori capiranno che si tratta di qualcosa di completamente diverso da quanto hanno sperimentato in passato". Ci troviamo ancora in fase embrionale di sviluppo, perfino il motore grafico non è stato ancora definito, seppure quanto visto nel trailer girasse in tempo reale su PlayStation 4. Analizzando il filmato ancora più nel dettaglio, che per vostra comodità abbiamo inserito nell'articolo, si nota come Norman Reedus abbia al collo alcune piastrine con sul lato delle scritte, corrispondenti ad equazioni di fisica quantistica e teoria della relatività. Un tocco di classe in stile Kojima che potrebbe significare la presenza di elementi di fantascienza nel gioco, se notate presenti anche nelle manette lasciate sulla sabbia.
Il bambino in braccio al protagonista potrebbe avere un significato metaforico - Kojima ha confermato che non c'è nessun riferimento a P.T. - al punto che i più fantasiosi lo hanno associato al senso di mancanza di Kojima verso Metal Gear Solid, e di abbandono subito da Konami. Altri invece hanno notato come anche tutte le creature morte abbiano una sorta di cordone ombelicale, e di conseguenza il bambino potrebbe essere una sorta di clone di Reedus, in questo mondo distopico che continuerà a stuzzicare per mesi e anni i numerosi fan del designer giapponese. Teorie fondate o meno siamo sicuri, infatti, che di Death Stranding sentiremo parlare molte volte e in maniera sempre creativa e un po' ermetica. Dovete sapere inoltre che quel "troll" di Hideo Kojima qualche giorno fa, in un'intervista rilasciata alla stampa americana, aveva indosso una maglietta con la scritta "DS": nessuno ci ha fatto caso, ovviamente, ma è chiaro che da oggi in poi dovremo essere ancora più attenti del solito nell'analizzare ogni tweet, spostamento, allusione o vestiario del disegnatore giapponese. Roba da ricovero in ospedale, ma non siamo tutti un po' eccentrici, noi appassionati di videogiochi?
CERTEZZE
- Il primo progetto inedito di Kojima dopo tanti anni
- Le premesse, come sempre, non sono mai banali
DUBBI
- Quanto tempo ci vorrà per vederlo in forma definitiva?