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La pagella di Xbox One dopo la Gamescom 2017

Come da tradizione, tiriamo le somme sulle performance di Xbox One dopo la Gamescom 2017

SPECIALE di Giorgio Melani   —   29/08/2017

A breve distanza dalla pagella stilata in occasione dell'E3 2017, proviamo a fare un resoconto del panorama relativo a Xbox One in seguito alla Gamescom 2017 e tenendo conto di quanto avevamo messo insieme per presentare la seconda metà dell'anno relativa alla console Microsoft. La casa di Redmond ha portato alla fiera tedesca un evento considerato generalmente alquanto sottotono, ma definibile in linea con l'andamento generale della Gamescom di quest'anno, che è stata piuttosto parca di novità assolute quanto prodiga di materiali relativi a titoli ormai noti e ben stabiliti nelle varie lineup. Si poteva sperare in qualche sorpresa dell'ultimo minuto ma questa non si è verificata, almeno non sul fronte Xbox One, con il maggiore sussulto fornito da Microsoft al di fuori della presentazione dedicata alla console e relativo alla presentazione di Age of Empires IV che, ironicamente, è previsto in esclusiva su PC. D'altra parte, dopo il posticipo di Crackdown 3 il panorama di fine anno era già piuttosto definito e la fiera tedesca si è limitata a fornire alcune precisazioni ulteriori e soprattutto a fornire l'occasione giusta per parlare ancora di Xbox One X, in particolare con l'apertura ufficiale delle prenotazioni per la nuova console destinata a segnare il nuovo step evolutivo delle macchine esclusivamente dedicate al videogioco. Vista la vicinanza della Gamescom all'E3 era chiaro che non ci potesse essere molto altro, anche se negli anni passati Microsoft aveva dimostrato comunque di voler distribuire maggiormente le proprie novità tra i due eventi, propendendo invece quest'anno su un evidente sbilanciamento a favore della fiera di Los Angeles, forse anche a causa di una maggiore parsimonia generale di titoli e materiali da distribuire al pubblico, in una fase evidentemente di transizione per Xbox.

La pagella di Xbox One dopo la Gamescom 2017

La conferenza: voto 6

Una sufficienza convinta per quanto riguarda la conferenza, raggiunta soprattutto grazie alle mancanze evidenziate dalla concorrenza diretta, la quale o non si è proprio scomodata a fornire un minimo contesto di presentazione generale per i propri prodotti (come Sony) o si è limitata a mostrare dei gameplay di titoli noti, certo puntando tutto sulla qualità dei propri giochi ma senza sforzarsi più di tanto di mettere insieme qualcosa di più mediaticamente spettacolare (come Nintendo, non che questo determini necessariamente un effetto negativo sui propri titoli, anzi). All'interno di una tale situazione, quanto messo in piedi da Microsoft ha comunque del lodevole, al di là dei difetti riscontrati. Il format in stile talk show non era affatto una brutta pensata, e in un contesto su scala minore e a budget ridotto come è stata la Gamescom 2017 rappresentava probabilmente la soluzione migliore per assicurare comunque un certo ritmo e mantenere alto l'interesse. Da questo punto di vista, Microsoft ha scelto una soluzione più propensa alla copertura mediatica tradizionale per una fiera di questo stampo, il problema maggiore è derivato dalla sostanziale assenza di novità di rilievo da presentare in questa sede e dal conseguente ritmo troppo blando che ha caratterizzato lo show. Non ha aiutato il risultato l'impiego di Graeme Boyd come conduttore principale, uomo Microsoft storicamente più impostato sul marketing che sullo sviluppo e rapporto con i team, coadiuvato da vari altri conduttori di supporto variopinti ma anch'essi piuttosto distanti dalla sfera prettamente videoludica. In ogni caso, il coinvolgimento in prima linea di vari sviluppatori ha mantenuto vivo l'interesse per tutta la durata dell'evento, dunque si può in definitiva promuovere nel complesso la scelta del talk show come forma di conferenza anche in futuro, possibilmente lavorando meglio sulla conduzione e la gestione dei contenuti.

Le esclusive: voto 6

Siamo alla sufficienza politica per le esclusive, che di per sé sono di ottimo livello ma risultano davvero troppo poche per questa seconda metà dell'anno e soprattutto per supportare il lancio di un nuovo modello di Xbox che dovrebbe aiutare a cambiare le sorti della console Microsoft in generale. Dunque valutiamo in questa sede soprattutto lo scenario relativo ai prossimi mesi, oltre all'effettiva mancanza di novità assolute emerse nel corso della Gamescom 2017, perché, ribadiamo, la qualità delle esclusive singole non è certamente in discussione. Tra queste troviamo il solito Forza Motorsport 7, sempre ottimo anche nella sua capacità di fare da showcase tecnologico per le potenzialità di Xbox One X con i suoi 4K a 60 frame al secondo e l'attesissimo Cuphead che è finalmente indirizzato a raggiungere il mercato e in base alle recenti prove in quel di Colonia sembra rispondere in maniera esaltante alle aspettative. In tutto questo la hit maggiore potrebbe risultare Playerunknown's Battleground, nemmeno tanto a sorpresa considerando i risultati ottenuti dalla versione PC, sebbene non sia ancora chiaro se questa sia destinata ad essere un'esclusiva console assoluta o meno.

La pagella di Xbox One dopo la Gamescom 2017

Il problema è che non sappiamo ancora quando questo sia destinato ad arrivare, visto che oltre al fatto che venga pubblicato direttamente da Microsoft su Xbox One non ci sono stati ulteriori aggiornamenti sull'argomento nel corso della Gamescom. Se il gioco dovesse raggiungere la console nel corso di questo finale del 2017, allora il voto alle esclusive otterrebbe sicuramente un punto in più. Per il resto, troviamo i soliti noti ma solo nella distanza: Sea of Thieves, Crackdown 3, State of Decay 2, giochi di grande impatto ma di cui abbiamo scritto fin troppo, in questi resoconti, a causa dei continui posticipi a cui sono stati sottoposti. Il famoso problema delle esclusive di Xbox One sembra dunque più una questione organizzativa, legata alle tempistiche di uscita, perché in prospettiva di materiale interessante ce n'è, considerando anche la probabile esistenza di ulteriori progetti in corso presso i team interni di cui ancora non si sa praticamente nulla ma che - per forza di cose - devono essere al lavoro su qualcosa. Ci sono dunque diversi aspetti da tenere in considerazione in una valutazione complessiva di questo comparto, e anche la polemica sull'assenza di esclusive a supporto di Xbox One X lascia il tempo che trova, considerando che si tratta dell'aggiornamento di una console esistente, per giunta supportato comunque da una grande quantità di giochi già esistenti in versione "Enhanced", ovvero appositamente modificati. Tuttavia, è indubbio che ci saremmo aspettati di più da Microsoft in questo periodo.

I multipiattaforma: voto 8

Xbox One X doveva rappresentare il nuovo stadio evolutivo delle console attuali e così pare essere andata: le prime impressioni sui giochi modificati per sfruttare al meglio l'hardware della nuova macchina sono entusiastiche, con giudizi positivi anche da parte di coloro che si sono sempre dimostrati particolarmente attenti alle questioni tecniche, come la celebre rubrica Digital Foundry. È vero che non si deve confondere la X con la S, considerando anche il diverso prezzo a cui vengono vendute e dunque il target di giocatori decisamente diverso, ma anche se in misura inizialmente ristretta, dal punto di vista della diffusione, possiamo dire che Xbox si sia ripresa il primato tecnologico sui titoli multipiattaforma. Se si unisce questo fatto a un'ottima concentrazione di titoli in arrivo tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018, si capisce come mai il voto da assegnare ai multipiattaforma sia decisamente positivo, anche considerando che con Xbox One X ci si assicura di giocare effettivamente alla miglior versione possibile dei giochi su console. Tra i titoli maggiori ricordiamo Assassin's Creed Origins che promette di rilanciare una serie ormai stanca verso nuovi orizzonti, il promettente action RPG Anthem, nuovo grande progetto di BioWare, l'immancabile Call of Duty: WWII, e l'ampio portfolio di titoli EA in arrivo con FIFA 18, Star Wars: Battlefront II e Need for Speed: Payback. Un tocco di Giappone arriva finalmente con il picchiaduro di Arc System Works Dragon Ball FighterZ e l'interessante action RPG Code Vein, oltre al ritorno della storica serie Namco con Ace Combat 7: Skies Unknown. Destiny 2 rappresenta ovviamente uno dei titoli di maggiore interesse del prossimo periodo, anche se gli accordi di esclusiva lo avvicinano nettamente all'ambito PlayStation, e poi La Terra di Mezzo: L'Ombra della Guerra, l'horror The Evil Within 2, lo sparatutto classico Wolfenstein II: The New Colossus e l'atteso Monster Hunter: World, tanto per fare una panoramica che comprenda generi e gusti differenti.

Prospettive future: voto 8

Le prenotazioni di Xbox One X a quanto pare sono state da record, e questo ovviamente la dice lunga sulle potenzialità che ancora possono essere espresse dalla console Microsoft. Recuperare l'enorme svantaggio in termini di vendite che separa Xbox One da PlayStation 4 è una missione praticamente impossibile, ma la casa di Redmond non sembra proprio voler abbandonare il campo senza lottare. L'ottima risposta alla nuova console sembrerebbe dar ragione alla scelta di investire tutto sulla potenza, anche a discapito della presenza di esclusive (almeno in una prima fase) e per quanto riguarda i confronti diretti, Xbox One X è capace di surclassare agilmente la concorrenza sui titoli multipiattaforma. Il 2018 poi, come già riferito, si presenta particolarmente foriero di titoli interessanti, anche a discapito del 2017: il piratesco Sea of Thieves, il MMORPG Black Desert Online, il survival State of Decay 2, l'ormai famigerato Crackdown 3, Ori and the Will of Wisps e una pletora di indie (The Last Night, Ashen, Below, Deep Rock Galactic e altri) per rimanere nell'ambito esclusive, a cui vanno aggiunti alcuni pezzi da novanta per quanto riguarda i multipiattaforma come Red Dead Redemption 2, Cyberpunk 2077, Kingdom Hearts III e Beyond Good & Evil 2. L'ottima risposta del pubblico all'apertura delle prenotazioni di Xbox One X dimostra che il marchio ha ancora una certa presa, e soprattutto che la visione del "mostro" da 6 TeraFlops è stata azzeccata da Microsoft, perché la potenza a quanto pare fa vendere le console, in maniera simile a quanto accaduto nei primi anni di PlayStation 4 quando il confronto diretto delle risoluzioni rappresentava il principale argomento a favore della macchina Sony. Insomma, difficile ormai ribaltare le sorti della console war, ma se non altro sembra che Microsoft abbia intenzione di continuare a dare battaglia, in attesa anche di vedere cos'altro verrà fuori da 343 Industries, The Coalition, Playground e Rare.