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La pagella di Switch dopo la Gamescom 2017

Vediamo come se l'è cavata Switch alla Gamescom 2017 e le sue prospettive future

SPECIALE di Giorgio Melani   —   31/08/2017

Dopo la pagella dedicata a PlayStation 4, quella di Xbox One e quella sul mondo PC, proviamo a valutare anche l'andamento di Switch anche alla luce degli elementi emersi nel corso della Gamescom 2017. Ci si aspettava una reazione forte da parte di Nintendo dopo il disastro commerciale (largamente immeritato) di Wii U, ma difficilmente ci saremmo aspettati una situazione del genere. Switch è sul mercato da appena 6 mesi ed è già in grado di surclassare le affermate console già presenti sul mercato in termini di vendite, nonostante si trovi costantemente in stato di sold-out e dunque con la richiesta che continua a superare ampiamente la disponibilità di macchine nei negozi. A questo va aggiunto il fatto di essere stata lanciata a marzo, e aver dunque vissuto finora solo il periodo meno propizio per le vendite delle console, che storicamente si concentrano soprattutto verso la fine dell'anno, tra la cosiddetta "holiday season" americana e il Natale europeo, dunque non ha nemmeno espresso il suo massimo potenziale in termini di vendite. Questa incredibile capacità di attrazione sul pubblico è certamente data anche dalla sua particolare struttura ibrida tra macchina domestica e portatile, questa volta comunicata in maniera perfetta dalla casa di Kyoto, ma deriva in gran parte anche dalla quantità di titoli di grosso calibro lanciati da Nintendo in questo primo metà anno di disponibilità della console sul mercato. Come abbiamo più volte fatto notare, il ritmo imposto dalla compagnia alle produzioni interne ha dell'incredibile, e fa pensare a una pianificazione molto attenta e partita diverso tempo prima dell'effettivo lancio della macchina, conseguente forse anche a uno spostamento di alcuni progetti da Wii U a Switch. Fatto sta che nel giro di otto mesi in totale ci siamo ritrovati una console con i nuovi Zelda e Mario, un Mario Kart, Splatoon 2 e nuove proprietà intellettuali come ARMS, tanto per rimanere alle produzioni interne, ovvero una situazione veramente inusitata.

La conferenza - Voto 7

Nintendo ha ormai scelto una propria formula di comunicazione diversa dalle altre compagnie e non ha intenzione di tornare indietro, evidentemente perché questa sembra ottenere ottimi risultati a fronte di spese probabilmente ridotte. Così anche alla Gamescom 2017, invece di puntare su una conferenza tradizionale c'è stato un fitto programma di video di presentazione e dirette a base di gameplay, con la nuova formula dei "Red Cube" e degli "Special" e "Battle Stage" che fondamentalmente corrispondono ai classici Direct e alle TreeHouse viste all'E3. In questo modo è stato concesso ampio spazio a un gran numero di giochi, con appuntamenti frequenti e distribuiti lungo tutta la settimana della fiera che hanno fornito al pubblico una panoramica ben più dettagliata dei vari titoli presenti di quanto sarebbe stato possibile fare attraverso un evento di stampo più tradizionale. Ovviamente non c'è la spettacolarità tipica dei keynote ma la scelta di Nintendo è puntare esclusivamente sulla qualità dei propri prodotti affidandosi semplicemente al gameplay, trasmesso in diretta e senza particolari trucchi scenografici al pubblico da casa. È dunque una soluzione che rientra perfettamente nella filosofia di Nintendo e risulta ampiamente apprezzata dal pubblico, anche se può essere di difficile fruizione sul lungo termine per la quantità di appuntamenti e la lunghezza di ogni singola trasmissione. Il problema, anche per quanto riguarda la casa di Kyoto, è stata la scarsità di novità presentate a questa Gamescom 2017: praticamente nessuna novità assoluta e due sole presentazioni Special dedicate comunque a giochi ormai ben noti, ovvero Super Mario Odyssey e Metroid: Samus Returns.

Le esclusive - Voto 9

La centralità delle esclusive è una caratteristica storica di Nintendo, che ha sempre progettato e pianificato le proprie console considerando le produzioni software first party come parte integrante della visione specifica della piattaforma, dunque non stupisce che queste rappresentino la spina dorsale dell'offerta videoludica anche su Switch. Stupisce però, come già detto, la quantità e la frequenza di uscite viste finora dal lancio della console, con una lineup mai vista a questi livelli qualitativi e quantitativi nel giro dei primi mesi di esistenza di una nuova macchina. È vero che il periodo che andiamo a prendere in considerazione in questo approfondimento sembra più rilassato rispetto ai primi mesi di lancio, volendo limitarci a quel che rimane del 2017, ma anche la sola presenza di Super Mario Odyssey porta questa categoria su un livello alquanto diverso da quello della concorrenza, con il lancio di un nuovo capitolo della serie principale di Mario che assomiglia più a un evento generazionale (in termini di console, ovviamente) che a una semplice uscita qualsiasi, considerando anche la portata di questo progetto rispetto anche al precedente Super Mario 3D World.

La pagella di Switch dopo la Gamescom 2017

Non dovesse bastare questo, aggiungiamo anche l'ottimo Mario + Rabbids: Kingdom Battle appena uscito, Pokkén Tournament DX in arrivo il 22 settembre, Fire Emblem Warriors il 20 ottobre e anche Xenoblade Chronicles 2, che non ha ancora una data d'uscita definita ma continua a essere collocato nel quarto trimestre del 2017, dunque non c'è nemmeno bisogno di andare a toccare il 2018 per avere una panoramica assolutamente vincente delle esclusive per Switch.

I multipiattaforma - Voto 7

L'altra faccia della medaglia per quanto riguarda la grande particolarità caratteristica delle console Nintendo, è che di conseguenza non riescono ad allinearsi perfettamente con le macchine della concorrenza, risultando spesso arretrate sul fronte della potenza hardware pura o semplicemente troppo differenti per poter consentire una parificazione totale. Questo, ovviamente, vuol dire che per i titoli multipiattaforma bisogna accettare dei compromessi, e anche Switch, nonostante sia un gran bel pezzo di hardware, si propone nella medesima posizione, dovendo trovare un bilanciamento tra l'evoluzione delle componentistiche interne e la sua portabilità. A questo giro, però, Nintendo ha voluto cercare di rimediare alle difficoltà insite nella particolarità della propria console venendo incontro agli sviluppatori: sia cercando di proporre tool di sviluppo in grado di facilitare la conversione, sia dimostrandosi particolarmente attiva nello stimolare la creazione di contenuti e la conversione di titoli sulla propria macchina. Mancano, in ogni caso, quei titoli tecnologicamente più avanzati presenti su PlayStation 4 e Xbox One, ma Switch trova un buon compromesso proponendo una grande quantità di indie - peraltro selezionati spesso in modo da scremare la lineup e presentare dunque una scelta veramente molto interessante - e giochi meno esigenti sul fronte hardware. Tra le prossime uscite troviamo Rayman Legends, Dragon Ball Xenoverse 2, One Piece: Ulimited World Red, The Elder Scrolls V: Skyrim, Nights of Azure 2 e FIFA 18 fra i tripla A, che purtroppo tendono ad arrivare con notevole ritardo ma presentano comunque una lineup alquanto variegata. Notevole l'apporto degli indie con Thimbleweed Park, Axiom Verge, The Flame in the Flood, Rime, Ittle Dew 2, State of Mind, Hollow Knight, Stardew Valley, Rocket League, Owlboy e Monster Boy, tanto per citare i più interessanti.

Prospettive future - Voto 9

Il futuro è roseo per Nintendo Switch, ci sono pochi dubbi al riguardo: gli ottimi risultati di vendita sono stati raggiunti al netto di una costante scarsità di scorte disponibili, ben al di sotto della richiesta effettiva, e di un periodo notoriamente distante dal momento più caldo per gli acquisti di hardware videoludico. È facile dedurre che la situazione possa solo migliorare arrivando alla stagione natalizia, magari con quell'incremento di produzione che Nintendo ha promesso da tempo per poter rispondere a modo alla richiesta di console da parte del pubblico. Anche dal punto di vista software, nonostante non ci siano ancora date precise per quanto riguarda i progetti previsti per il 2018, c'è da dormire sonni tranquilli: Nintendo solitamente presenta i propri titoli solo quando ha qualcosa di concreto da mostrare e magari una finestra di lancio già stabilita, ma presa evidentemente dall'entusiasmo per Switch la casa di Kyoto ha già prospetto alcune uscite in grado di squassare il mercato videoludico anche nel corso del prossimo anno, nonostante Zelda, Mario e altri titoli di grosso calibro siano già stati spesi per il 2017.

La pagella di Switch dopo la Gamescom 2017

Parliamo di Metroid Prime 4, il cui solo logo è bastato per scatenare l'entusiasmo per una serie che da troppi anni è rimasta nel limbo, del nuovo Pokémon per Switch, che per la prima volta dovrebbe rappresentare un capitolo della serie regolare su piattaforma "domestica" a detta di Game Freak, di Dragon Quest XI: Echoes of an Elusive Age, Fire Emblem e di altre produzioni che possono essere considerate "minori" come impatto sul mercato ma rappresentano comunque giochi di altissimo profilo come il nuovo Yoshi, il nuovo capitolo di Kirby, Monster Hunter XX, Dragon Quest X e tanti altri.

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